Ponte: Claudia Terzi (con Piazza) ordina, “Si fa qui e basta” Così si distrugge il territorio e si abbandona il San Michele
Ecco che a ridosso del termine del Dibattito Pubblico sul ponte, si riaccendono i riflettori sul Ponte S. Michele e Regione Lombardia, per voce dell'Assessora Terzi, vuole rimettere tutti in riga riproponendo l'assurda soluzione numero 1 con un unico ponte ferroviario e viario da collocare a ridosso del San Michele. Le impressionanti immagini simulate del “nuovo” ponte sono ormai a conoscenza di tutti.
Si fa qui e basta! Così si può riassumere l’esternazione a mezzo stampa (e non in confronto aperto) dell’Assessora ai trasporti, rinforzata dal Consigliere Mauro Piazza il quale, sicuramente non si fa interprete delle preoccupazioni legittime del suo territorio. Quello che ci sembra veramente provocatorio è far passare una soluzione distruttiva e irrazionale per qualcosa che fa l'interesse dei cittadini: una vera bugia. Così come, a sentire Regione Lombardia, questo pubblico dibattito è solo un passaggio formale per arrivare a decisioni già prese. Nel frattempo, infatti, è già stato nominato il Commissario che ha i poteri per rigettare ogni opposizione pubblica o privata: cittadini che temono per l’abbattimento delle loro abitazioni, Comitati, Amministrazioni interessate e anche attività economiche seriamente minacciate di esistenza come il mulino Colombo padernese.
La gestione fallimentare di Brebemi e Pedemontana con notevoli passivi di bilancio, l’impegno per l’opera faraonica sullo stretto (che assorbe il 70% delle risorse per le infrastrutture del Paese) e noti interessi di singoli comuni, legati a società disponibili a riconoscere economicamente scelte politiche a loro favorevoli, fanno sì che venga cancellato con un tratto di penna il lavoro e l’impegno dedicato per individuare (sarebbe questo lo scopo del Pubblico Dibattito) soluzioni razionali, meno impattanti e nel quadro di una programmazione ampia di mobilità condivisa e trasparente.
Sul sito https://www.dpnuovopontesanmichele.it/ , cercando il capitolo “Osservazioni”, ognuno può leggere tutti i documenti pervenuti.
È chiaro che la Regione non intende tenere conto delle osservazioni motivate su cui si sono aggregati non solo Comitati ma molte Amministrazioni. Stiamo parlando di 13 Comuni della sponda lecchese e brianzola in rappresentanza di quasi 80000 abitanti la cui qualità di vita viene messa gravemente in discussione. Essi hanno presentato un documento congiunto che sottolinea le enormi e molteplici criticità delle proposte di RFI e contestualmente, rivendicando il ruolo democratico e il senso legale del dibattito stesso, propongono alternative percorribili, razionali e meno impattanti sull’ambiente vitale.
Da parte nostra, cittadini comuni ma motivati, organizzati, attenti e direttamente esperti di ogni aspetto della vivibilità locale, ribadiamo che a ridosso o accanto al ponte storico non si deve costruire nessun nuovo manufatto.
In condivisione con altre autorevoli voci chiediamo di:
Bisogna assolutamente ascoltare i cittadini, e fermare questa devastazione.
cittadiniponti@gmail.com
Presenti su FB
Si fa qui e basta! Così si può riassumere l’esternazione a mezzo stampa (e non in confronto aperto) dell’Assessora ai trasporti, rinforzata dal Consigliere Mauro Piazza il quale, sicuramente non si fa interprete delle preoccupazioni legittime del suo territorio. Quello che ci sembra veramente provocatorio è far passare una soluzione distruttiva e irrazionale per qualcosa che fa l'interesse dei cittadini: una vera bugia. Così come, a sentire Regione Lombardia, questo pubblico dibattito è solo un passaggio formale per arrivare a decisioni già prese. Nel frattempo, infatti, è già stato nominato il Commissario che ha i poteri per rigettare ogni opposizione pubblica o privata: cittadini che temono per l’abbattimento delle loro abitazioni, Comitati, Amministrazioni interessate e anche attività economiche seriamente minacciate di esistenza come il mulino Colombo padernese.

Sul sito https://www.dpnuovopontesanmichele.it/ , cercando il capitolo “Osservazioni”, ognuno può leggere tutti i documenti pervenuti.
È chiaro che la Regione non intende tenere conto delle osservazioni motivate su cui si sono aggregati non solo Comitati ma molte Amministrazioni. Stiamo parlando di 13 Comuni della sponda lecchese e brianzola in rappresentanza di quasi 80000 abitanti la cui qualità di vita viene messa gravemente in discussione. Essi hanno presentato un documento congiunto che sottolinea le enormi e molteplici criticità delle proposte di RFI e contestualmente, rivendicando il ruolo democratico e il senso legale del dibattito stesso, propongono alternative percorribili, razionali e meno impattanti sull’ambiente vitale.
Da parte nostra, cittadini comuni ma motivati, organizzati, attenti e direttamente esperti di ogni aspetto della vivibilità locale, ribadiamo che a ridosso o accanto al ponte storico non si deve costruire nessun nuovo manufatto.
In condivisione con altre autorevoli voci chiediamo di:
- Recuperare struttura e funzione del S. Michele per una mobilità locale sostenibile secondo progetti già previsti ma non realizzati. Per questo chiediamo alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che, voci non documentate, dicono essere intervenuta con rigide indicazioni nella fase dell’ultima ristrutturazione del 2022 vanificando il progetto iniziale, di esprimersi in modo coerente ora che l’intera visuale del ponte viene minacciata.Grazie anche alla nostra opera di controinformazione, in questi mesi, una maggiore sensibilità verso la conservazione del manufatto e del sito paesaggistico si è attestata sulla richiesta, da molti condivisa, di recupero strutturale e funzionale. Troppi sono gli interrogativi sull’abbandono a se stessa dell’opera storica, che invece avrebbe meritato costanti manutenzioni.
- Riprendere l’attuazione già progettata della gronda ferroviaria Est/Ovest come da tracciato ex Pedemontana (in zona Globo) con annessa una nuova importante arteria di collegamento tra la Bergamasca e la Brianza Vimercatese.
- Collocare il tracciato stradale aggiuntivo al S. Michele in posizione esterna al cono visivo dello stesso, in zona non urbanizzata e in facile connessione con le maggiori arterie.
Bisogna assolutamente ascoltare i cittadini, e fermare questa devastazione.
cittadiniponti@gmail.com
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COMITATO CITTADINI PONTI di Paderno, Verderio, Robbiate