Paderno: arriva un tunnel sotto il fiume mantenendo il San Michele per i treni
Il suo nome rimbalza da Belluno a Nizza, da Venezia a Rimini. Sempre collegato a progetti sopra o sotto la terra. Monorotaie sopraelevate da Sedico al Brennero, da Nizza a Ventimiglia. Il suo nome lo si trova facilmente navigando sia pure con titolo di studio variabile, una volta ingegnere, un’altra, architetto. Ma sono certamente errori di stampa.
L’ultimo progetto “rivoluzionario” riguarda proprio il nostro territorio e più precisamente l’attraversamento del fiume Adda tra Paderno e Calusco. Dato che il ponte già c’è il professionista, socio della Società svizzera di ingegneria e architettura Fernando De Simone ha suggerito una galleria sotto il letto del fiume, sull’esempio dì quella che collega Dover a Calais passando a 40 metri mediamente sotto il fondale marino (con punta di 75 metri) per 38 chilometri dei 50 complessivi.
Nel caso nostro si tratta di scavare un tunnel che, data la necessità di scendere sotto gli 87 metri tra il ponte e il livello del fiume, dovrà necessariamente avere imbocchi a 1,5 – 2 chilometri di distanza per superare le pendenze. Secondo il Professionista un’opera del genere non avrebbe un costo superiore a 100 milioni di euro e un tempo di realizzazione non superiore a due anni. In galleria entrerebbero soltanto auto e mezzi pesanti mentre i treni continuerebbero a scavalcare il fiume utilizzando il San Michele dopo i dovuti interventi di rafforzamento. Apparentemente una soluzione più semplice e meno impattante rispetto al progetto nr. 1 di regione Lombardia e Rete Ferroviaria Italiana che invece prevede un nuovo ponte a trenta metri dall’attuale. Ancora non si conoscono le reazioni dei soggetti in campo, Regione e Rfi, appunto e i sindaci del territorio.

Nel caso nostro si tratta di scavare un tunnel che, data la necessità di scendere sotto gli 87 metri tra il ponte e il livello del fiume, dovrà necessariamente avere imbocchi a 1,5 – 2 chilometri di distanza per superare le pendenze. Secondo il Professionista un’opera del genere non avrebbe un costo superiore a 100 milioni di euro e un tempo di realizzazione non superiore a due anni. In galleria entrerebbero soltanto auto e mezzi pesanti mentre i treni continuerebbero a scavalcare il fiume utilizzando il San Michele dopo i dovuti interventi di rafforzamento. Apparentemente una soluzione più semplice e meno impattante rispetto al progetto nr. 1 di regione Lombardia e Rete Ferroviaria Italiana che invece prevede un nuovo ponte a trenta metri dall’attuale. Ancora non si conoscono le reazioni dei soggetti in campo, Regione e Rfi, appunto e i sindaci del territorio.
