Osnago: addio a don Piero Cecchi, parroco dall’81 al ’96
La comunità di Osnago piange in queste ore la scomparsa di don Piero Cecchi, parroco del paese dal 1981 al 1996. Per tutti semplicemente Donpi, don Piero era nato in Porta Venezia nel 1936. Ordinato sacerdote nel 1961, dopo alcune esperienze come insegnante in seminario e assistente della gioventù in una parrocchia milanese, fu destinato prima a Lasnigo e poi a Osnago, dove rimase per quindici anni, lasciando un’impronta profonda e duratura.
Ad Osnago don Piero non fu soltanto guida spirituale, ma anche promotore di numerosi progetti sociali e religiosi. Con particolare devozione mariana, si impegnò nella risistemazione del santuario della Madonna di Loreto e nell’edificazione dell’edicola della Madonna della Famiglia, oltre a promuovere la devozione alla Madonna delle Grazie alle Orane, legata a una guarigione che egli stesso definì miracolosa.
Il suo operato si tradusse anche in opere concrete: la Casa di Accoglienza per anziani in via San Carlo, intitolata a don Francesco Gariboldi; la destinazione della “Cassinetta” agli extracomunitari; il restauro e la valorizzazione della sala del Capitolo sopra la sacrestia; l’intitolazione della sala teatrale dell’oratorio a don Giuseppe Sironi, corredata da una scultura bronzea; la realizzazione della piazza con parte del giardino parrocchiale. Resta come segno del suo attaccamento alla liturgia quaresimale e pasquale anche l’artistico crocifisso ligneo che ancora oggi viene portato nelle celebrazioni della Settimana Santa.
Dopo l’esperienza osnaghese, don Piero venne destinato alla parrocchia di San Giovanni Crisostomo a Milano, in via Padova, una delle realtà più complesse e multietniche della città. Qui proseguì la sua missione, orientata all’integrazione e al sostegno degli ultimi. Non esitò ad aprire l’oratorio anche alla comunità islamica, ospitandola per la preghiera quando non aveva altri spazi, e promosse cene “miste” in occasione del Natale, convinto che le diversità etniche e religiose non dovessero mai essere motivo di divisione.
“La comunità filippina, i nordafricani, i latinoamericani, i cinesi – diceva – per me non esistono come categorie. Sono tutti uguali, nessuno è estraneo”. Un messaggio che ha caratterizzato il suo impegno pastorale fino alla pensione, quando nel 2011 rimise il mandato nelle mani dell’arcivescovo Dionigi Tettamanzi.
Tra i tanti messaggi di cordoglio, spicca quello dell’ex sindaco di Osnago, Marco Molgora, che ha voluto ricordare la figura di don Piero con parole cariche di affetto:
"Ci ha lasciati don Piero Cecchi, ex parroco di Osnago. Ho avuto con lui un legame molto forte, sia nelle relazioni istituzionali che nei rapporti personali. Anche dopo la sua partenza da Osnago abbiamo continuato a sentirci e ci siamo incontrati spesso a Milano nella sua parrocchia di San Giovanni Crisostomo, anche in quella realtà molto difficile è riuscito a fare la differenza, a unire la sua fede profonda con l'azione diretta a sostegno degli ultimi. Ci mancherai moltissimo donpi".
La morte di don Piero lascia un vuoto profondo nella comunità osnaghese, che non ha mai dimenticato il suo parroco di riferimento negli anni Ottanta e Novanta. Le sue opere, la sua fede vissuta con concretezza e la sua vicinanza alle persone rimarranno un segno tangibile del suo ministero.

Il suo operato si tradusse anche in opere concrete: la Casa di Accoglienza per anziani in via San Carlo, intitolata a don Francesco Gariboldi; la destinazione della “Cassinetta” agli extracomunitari; il restauro e la valorizzazione della sala del Capitolo sopra la sacrestia; l’intitolazione della sala teatrale dell’oratorio a don Giuseppe Sironi, corredata da una scultura bronzea; la realizzazione della piazza con parte del giardino parrocchiale. Resta come segno del suo attaccamento alla liturgia quaresimale e pasquale anche l’artistico crocifisso ligneo che ancora oggi viene portato nelle celebrazioni della Settimana Santa.

Il vescovo Gianfranco Ravasi con don Piero Cecchi


La foto condivisa dall'ex sindaco Molgora (a sinistra), con don Piero al centro
"Ci ha lasciati don Piero Cecchi, ex parroco di Osnago. Ho avuto con lui un legame molto forte, sia nelle relazioni istituzionali che nei rapporti personali. Anche dopo la sua partenza da Osnago abbiamo continuato a sentirci e ci siamo incontrati spesso a Milano nella sua parrocchia di San Giovanni Crisostomo, anche in quella realtà molto difficile è riuscito a fare la differenza, a unire la sua fede profonda con l'azione diretta a sostegno degli ultimi. Ci mancherai moltissimo donpi".
La morte di don Piero lascia un vuoto profondo nella comunità osnaghese, che non ha mai dimenticato il suo parroco di riferimento negli anni Ottanta e Novanta. Le sue opere, la sua fede vissuta con concretezza e la sua vicinanza alle persone rimarranno un segno tangibile del suo ministero.
