C'è querela e querela
Gentile Direttore,
la querela non credo sia stata mossa per capriccio, ma perché, forse, vi siete avventurati più nell’arte dell’allusione che in quella del giornalismo. Se vi foste limitati a una semplice esposizione dei fatti, senza quel tocco da chef a base di “spezie editoriali”, probabilmente non ci sarebbe stato alcun motivo di un'azione legale. E vi sareste anche risparmiati qualche spesa… diciamo poco strategica. È poi suvvia, anche gli avvocati devono pur mantenersi: diamogli pane, almeno quello professionale. Con simpatia, Giacomo
la querela non credo sia stata mossa per capriccio, ma perché, forse, vi siete avventurati più nell’arte dell’allusione che in quella del giornalismo. Se vi foste limitati a una semplice esposizione dei fatti, senza quel tocco da chef a base di “spezie editoriali”, probabilmente non ci sarebbe stato alcun motivo di un'azione legale. E vi sareste anche risparmiati qualche spesa… diciamo poco strategica. È poi suvvia, anche gli avvocati devono pur mantenersi: diamogli pane, almeno quello professionale. Con simpatia, Giacomo
Giacomo
E no, caro Giacomo, il ricorso alla Magistratura deve avere solide basi altrimenti si configura come un tentativo di intimidazione della stampa indipendente. In questo caso lo stesso Pubblico Ministero (l'accusa per intenderci) non ha ravvisato estremi di reato al punto da chiedere egli stesso al GIP il provvedimento di archiviazione. Accolto dal Giudice delle Indagini Preliminari. Il soggetto era personaggio pubblico a elevata visibilità rivestendo la carica di assessore al comune di Merate e consigliere provinciale con deleghe a Cultura e Turismo.
