Ponte, Comitato "Verghi": criticità del progetto n.1 e le possibili alternative

Un nuovo documento sul progetto di RFI, abbozzato nelle sue linee generali, è stato reso noto dal Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte dei Verghi di Calusco d'Adda. Il testo mette in evidenza le criticità maggiori del progetto nr. 1 - sostenuto dalla Regione per bocca dell'assessora Claudia Terzi e del sottosegretario Mauro Piazza - molto evidenti soprattutto dal punto di vista geologico e le possibili alternative progettuali.
PonteSanMichele.jpg (203 KB)
E' noto che esiste un vasto fronte franoso sul lato lecchese della sponda dell'Adda proprio dove dovrebbero essere posizionati i piloni di sostegno del nuovo ponte. Mentre nemmeno è stata presa in considerazione l'ipotesi di ristrutturare il San Michele, che pure, nel 2018, avrebbe dovuto essere oggetto da parte di RFI di un profondo revamping per fare in modo che il suo orizzonte temporale arrivasse fino al 2050 (e non al 2030).

Ecco il documento.
Nuovo Ponte San Michele: il Comitato del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi evidenzia gravi criticità e chiede a RFI un confronto approfondito sulle alternative progettuali.
Calusco d’Adda, 9 agosto 2025
Il Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi annuncia la pubblicazione, sul sito ufficiale del Dibattito Pubblico di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), delle proprie osservazioni al Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali (DocFAP) relativo al nuovo ponte sull’Adda.
Il testo, frutto di un’approfondita analisi tecnica e giuridica, è stato elaborato per contribuire in modo costruttivo alla realizzazione di un’infrastruttura sostenibile, partecipata e rispettosa del territorio.
Il Comitato, formato da oltre settanta cittadini residenti nel quartiere e in altri comuni dell’Isola bergamasca e del lecchese, è intervenuto nel Dibattito Pubblico con l’obiettivo di tutelare i diritti della comunità e il patrimonio storico-paesaggistico. Nelle osservazioni vengono segnalate lacune rilevanti nel DocFAP: Mancherebbero infatti studi completi sugli impatti sanitari e ambientali, comprese le valutazioni su inquinamento, rumore e vibrazioni; le analisi del rischio idrogeologico risultano carenti e contraddittorie rispetto alle rilevazioni ISPRA pubblicate a luglio 2025 che hanno confermato la presenza di un imponente fronte di frana sul lato lecchese in corrispondenza di quelle che dovrebbero essere le fondamenta del nuovo ponte nella proposta sub 1; inoltre il confronto tra le alternative progettuali non risulta approfondito avendo escluso in partenza l’ipotesi di ristrutturazione del ponte esistente o la possibilità di varianti più a sud; non è stata condotta alcuna valutazione paesaggistica, né è stata coinvolta a dovere la Soprintendenza; le previsioni di abbattimento di immobili privati, fino a quattordici unità, non sono accompagnate da un’adeguata analisi socioeconomica; il progetto, infine, non apparirebbe allineato con alcune normative europee, in particolare per quanto riguarda la valutazione di incidenza ambientale e la pianificazione della resilienza climatica.
Il Comitato ribadisce di non opporsi al potenziamento della rete ferroviaria, ma di chiedere una revisione delle ipotesi progettuali affinché siano garantiti il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, la salvaguardia del ponte storico e della Valle dell’Adda e una partecipazione democratica reale. In questa prospettiva, invita RFI a rivedere tutte le ipotesi alla luce delle valutazioni di ISPRA sulle frane presenti e a valutare scenari alternativi meno impattanti, eventualmente spostando l’attraversamento molto più a sud e adottando tecnologie costruttive innovative. Richiede inoltre il coinvolgimento di esperti indipendenti per approfondire le criticità emerse e un rafforzamento della trasparenza e della concertazione con istituzioni e comunità locali. “Un’opera pubblica deve nascere dall’ascolto e dal rispetto delle comunità che la vivranno. Solo così si costruisce un’infrastruttura sostenibile, utile e condivisa”.
comitato.ponte.monastero@gmail.com 

Walter Previtali, Presidente del Comitato per la Tutela e la Valorizzazione del Quartiere Ponte e Monastero dei Verghi
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.