Ponte, Fragomeli: Micheli nasconde i suoi fallimenti

“Non sono abituato alle chiacchiere e alla rivendicazione di risultati se non con la carta. Quindi quando mi si accusa che non porto a casa i risultati, faccio notare che invece ho portato in evidenza il problema, me lo sono letteralmente accollato. Si parlava della chiusura del ponte di Brivio fin dalla primavera/estate 2025. Cosa ho fatto? Ho chiesto per primo audizioni nelle apposite commissioni consiliare – è a verbale –, ho chiesto che si iniziassero i lavori dopo le Olimpiadi, ho fatto assemblee pubbliche sul territorio, in particolare a Brivio, ho parlato con il sindaco di Cisano Bergamasco, ho incontrato i dipartimenti di Anas Nord Ovest. A tutti ho detto che era illogico iniziare prima, perché ci sono altri cantieri in corso lungo gli attraversamenti dell’Adda e sarebbe stato oltre modo complicato. Quindi rivendico semplicemente quello che ho portato avanti con atti concreti sul territorio, in Regione e ovunque, perché sono abituato non alle chiacchiere, ma alla carta.

Secondo tema: Como–Bergamo, statale 342. Certo, è anche un mio risultato averla fatta ritornare statale da provinciale proprio per consentire gli investimenti di Anas. Peccato che, visto che su quell’opera insisteva un finanziamento del Ministero di circa 500mila euro affinché la provincia progettasse il nuovo allargamento del ponte e lo svincolo a Bulciago, toccasse alla Provincia dare luce al progetto. Ebbene, sono stato interessato a questo progetto, sempre carta canta, con email ufficiale della Provincia di Lecco nel marzo del 2021 e poi più nulla, sto ancora aspettando. Non so se Micheli questo suo fallimento lo riconosce – forse lui è più abituato a tentare di nascondere questi fallimenti –, ma a me non si può certo imputare una cosa che non ho mai ricevuto, perché da quel marzo 2021 non mi è arrivato più nulla: nessuna richiesta, nessuna quantificazione di costi, niente di niente.

Di che cosa dovevo andare a parlare con Anas? Dei fichi secchi, non avendo in mano niente? Quindi non pensi, Micheli, di nascondere il suo fallimento, il suo ritardo, perché forse adesso c'è un progetto, nel 2025, a oltre quattro anni di distanza, del ponte a scavalco. Quattro anni per un progetto definitivo non credo che possa essere un fiore all’occhiello della Provincia e tantomeno del ‘grande lavoro’ che il consigliere delegato alla Viabilità in Provincia di Lecco dovrebbe svolgere per il territorio lecchese.

Per questo eviterei di tirar fuori esempi maldestri, a dimostrazione che qui ci sono invece delle sue responsabilità, visto che da anni sovraintende la struttura provinciale che si occupa della viabilità e ci mette quattro anni per un progetto e non mi ha mai più coinvolto. Non so se perché nel frattempo sono cambiati i colori politici dei governi o perché qualche Ministero è stato occupato dalla Lega. Questo non importa. Rimane il fatto che non può attribuire a me delle responsabilità che sono solo sue”, risponde così Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, alle parole di Mattia Micheli, consigliere provinciale con delega alla Viabilità della Provincia di Lecco.
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