Ad memoriam del dr. Gallina

Con la scomparsa dell’Amico (di tutti) Dr. Mario Gallina se ne va una consistente parte della Brianza culturalmente significativa ed umanamente immensa.
Mario era veramente, al di là da ogni piaggeria, una persona colta e preparata, non unicamente nel settore medico; a contatto con le persone sapeva dare il meglio.

Era nato qualche anno prima di me e si era dedicato all’ambito politico amministrativo prima di quanto l’abbia fatto io, assumendo ai miei occhi la figura dell’esempio da imitare.
Lontano, per scelta dai contrasti di partito il suo impegno nei diversi incarichi ricoperti ha sempre rivelato profili altamente altruistici e di servizio, rasentanti l’utopia.
In ambito professionale aveva una cultura medica non indifferente ed una disponibilità non comune nei confronti degli assistiti.
Medico chirurgo era specializzato in ortopedia e traumatologia ed in Medicina Legale e delle Assicurazioni, competenze che lo hanno portato ad essere nominato da diverse autorità giudiziarie Consulente Tecnico d’Ufficio in ambito civile, ovvero perito del Pubblico Ministero in sede di indagine o del Tribunale in sede di giudizio.
Nell’ambito della mia professione ho avuto modo di avere al mio fianco Mario Gallina per diversi decenni; dopo di me, ultimamente, anche mio figlio Francesco.
Mai ho avuto a che fare con lui quale CTU o perito; conoscendone il rigore morale credo avrebbe declinato la nomina.
Era preparato, disponibile e generoso, non però ad avallare desideri delle parti privi di fondamento; non l’ho mai (sottolineo mai) trovato accondiscendente a riconoscere percentuali di invalidità che non avessero fondamento scientifico.
Era sua preoccupazione sapere al momento dell’assunzione di un incarico di medico legale, perito di parte, se la persona, magari coinvolta in un sinistro stradale, fosse indigente o di famiglia monoreddito; in tal caso era disposto a lavorare gratuitamente, ovvero attendere un pagamento postumo rispetto all’ottenimento del risarcimento danni.
Altro profilo primario era la sua fede dono di cui era umile, ma grande testimone.
In uno degli ultimi contatti avuti con lui mi chiedeva nella speranza di poterci rivedere presto, di pregare per lui augurandosi che il Creatore lo aiutasse ad attraversare in pace la porta misteriosa finale.
Ho in me nei confronti di Mario altresì un forte sentimento di gratitudine e riconoscenza per quanto professionalmente ha fatto nei confronti della mia famiglia, soprattutto nei confronti di mia mamma, operandola e standole vicino, con estrema pazienza e generosità, nei momenti di maggior sconforto.
Renato Cogliati, Avvocato e Sindaco di Olgiate Molgora 1983-1988
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