Che tristezza
Le cose che un tempo sembravano così fondamentali per la convivenza umana, come la pazienza, la compassione, il rispetto e la reciproca responsabilità sono diventate rare o, peggio, irrilevanti.
Le persone sono diventate isole a sé stanti, troppo assorte per accorgersi delle guerre che ancora infuriano, del clima che cambia rapidamente, della violenza che diventa routine e del lento decadimento del pensiero e della cultura.
Molti, quando si troviamo di fronte a domande che richiedono riflessione, si danno risposte sono troppo spesso superficiali, ironiche o indifferenti; non si fermano a esaminare, ma accettano ciò che gli viene offerto: mezze verità, opinioni affrettate o ben confezionate.
Il pensiero, nella sua forma più profonda, è diventato un atto di resistenza.
Le cose sarebbero diverse se si fosse scelta la profondità alla velocità, la presenza all'esibizione, un’autentica comunicazione, non la sua illusione: like & follow.
Un modo diverso è possibile ma ha bisogno di essere alimentato col pensiero, il coraggio, la presenza e la cura.
Le persone sono diventate isole a sé stanti, troppo assorte per accorgersi delle guerre che ancora infuriano, del clima che cambia rapidamente, della violenza che diventa routine e del lento decadimento del pensiero e della cultura.
Molti, quando si troviamo di fronte a domande che richiedono riflessione, si danno risposte sono troppo spesso superficiali, ironiche o indifferenti; non si fermano a esaminare, ma accettano ciò che gli viene offerto: mezze verità, opinioni affrettate o ben confezionate.
Il pensiero, nella sua forma più profonda, è diventato un atto di resistenza.
Le cose sarebbero diverse se si fosse scelta la profondità alla velocità, la presenza all'esibizione, un’autentica comunicazione, non la sua illusione: like & follow.
Un modo diverso è possibile ma ha bisogno di essere alimentato col pensiero, il coraggio, la presenza e la cura.
A. Colombo