Paderno: marciapiedi in via Pozzoni e variazione in CC
La seduta di Consiglio di Paderno di sabato 26 luglio si è aperta con l'approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica per la messa in sicurezza di via Pozzoni, una zona con una forte affluenza pedonale e ciclabile per la presenza dell'oratorio, di Casa Papa Francesco e della parrocchia, ma priva di marciapiede per la stretta conformazione della strada.

L'Amministrazione ha ragionato a lungo su una situazione complessa, fino ad arrivare a una quattordicesima e definitiva ipotesi di realizzazione. Un intervento pensato in due lotti, il primo (parte nord) che si completerà quest'anno, che partendo dall'ingresso dell'oratorio porterà fino alla chiesa, e un secondo previsto per il 2026 (parte sud) di collegamento tra l'oratorio e l'incrocio della SP54. La soluzione più semplice e immediata sarebbe stata quella di rendere la via a senso unico, ma la mancanza di vie prossime circostanti per gestire i flussi di traffico ha costretto a optare verso un'opera costosa in una via, definita dall'ingegnere progettista, “che ogni sindaco vorrebbe non avere”.

I maggiori punti critici individuati sono l'uscita cieca a raso dell'oratorio e la strettoia tra il Granaio e la chiesa, che non permettono un passaggio in sicurezza a coloro che optano per una viabilità leggera. Un marciapiede rialzato costeggerà l'oratorio, spostando i parcheggi presenti più vicino alla Casa San Francesco, fino al Granaio, dove verrà istallato un semaforo a senso unico alternato che regolerà il flusso tra Paderno e Robbiate, via San Tommaso e le vie private circostanti. Nel tratto della strettoia il marciapiede rialzato verrà collocato al lato opposto della strada, per poi proseguire a raso fino al piazzale della chiesa, dove verrà collocato un secondo semaforo per far defluire il traffico veicolare di percorrenza opposta. Il costo complessivo sarà di 207.000 euro, finanziato dai fondi per la gestione del territorio a carattere ambientale dalla Provincia, che a sua volta li riceve dalle Grandi Derivazioni Idriche. Per portare a termine le procedure sarà necessario espropriare una parte dei parcheggi della Casa San Francesco, di proprietà della parrocchia e una parte di aiuola del Granaio, i soggetti interessati sono già in accordo con il Comune per andare avanti con la procedura.

Il Consiglio ha dunque approvato una variazione di bilancio di 83.927 euro con applicazione di 15.500 euro di avanzo libero per coprire spese correnti non ricorrenti. 5.000 euro per un incarico legale a supporto dell'ufficio tecnico per la questione dell'attraversamento dell'Adda e di edilizia privata, 5.000 euro per potature straordinarie resesi necessarie per il maltempo, 3.000 euro per una valutazione sulle alberature di un agronomo e 2.500 euro per un avvio sperimentale di maggior presidio dei parchi. 50.000 euro sono stati messi a disposizione dalla Provincia per un intervento di sostituzione sul semaforo san Michele, che verranno integrati da 7.422 euro dell'ente. “A seguito di lamentele e segnalazioni di cittadini da entrambe le sponde, abbiamo verificato che il semaforo è obsoleto, non rispetta le indicazioni sulle tempistiche che gli sono state programmate” ha spiegato il sindaco Gianpaolo Torchio. Il nuovo sistema sarà tecnologicamente più evoluto, impiegando rilevatori ottici per valutare la lunghezza delle code e stimare una tempistica di attivazione semaforica adeguata al traffico in tempo reale.

La seduta si è conclusa con l'approvazione delle osservazioni al Docfap per il nuovo viadotto, presentate dal 15 maggio con l'avvio del Dibattito Pubblico. I quattro Comuni di prima fascia Imbersago, Paderno, Robbiate e Verderio hanno presentato, nella serata di venerdì 25, la loro posizione rispetto ai tre scenari portati da Rfi, avanzando una proposta condivisa da tutti gli enti del territorio, riproponendo un progetto formulato da Rfi nel 2016 di riqualificazione del San Michele che avrebbe dovuto risolvere per 50 anni il problema dell'attraversamento. Un'altra soluzione alternativa sostenuta, è stata quella stesa dall'architetto Andreotti. “Siamo anche in discussione con i sindaci della Bergamasca per trovare un punto comune su alcune richieste” ha dichiarato Torchio “per sperare di arrivare insieme alla costruzione di una viabilità e sistema di trasporti razionale e non eccessivamente impattante sulla vita delle persone che ci vivono intorno”. Il documento di 14 pagine steso dai quattro sindaci, partendo da un'inquadratura delle esigenze territoriali, ferroviarie e stradali e del valore della valle dell'Adda, analizza le tre ipotesi di Rfi fino ad arrivare ad una loro proposta studiata, che dovrà essere analizzata in maniera attenta e oggettiva dal soggetto proponente del Dibattito (Rfi), che non dovrà cadere in un atteggiamento difensivo rispetto alle proprie proposte. Il capogruppo di Vivere la Piazza Claudio Stella ha ringraziato il primo cittadino per il lavoro di mediazione, di tutela dei cittadini e del territorio, un'operazione non semplice, che però ha riunito tutto il territorio in una voce unita per arrivare alla migliore proposta di un collegamento necessario tra le due sponde.

L'Amministrazione ha ragionato a lungo su una situazione complessa, fino ad arrivare a una quattordicesima e definitiva ipotesi di realizzazione. Un intervento pensato in due lotti, il primo (parte nord) che si completerà quest'anno, che partendo dall'ingresso dell'oratorio porterà fino alla chiesa, e un secondo previsto per il 2026 (parte sud) di collegamento tra l'oratorio e l'incrocio della SP54. La soluzione più semplice e immediata sarebbe stata quella di rendere la via a senso unico, ma la mancanza di vie prossime circostanti per gestire i flussi di traffico ha costretto a optare verso un'opera costosa in una via, definita dall'ingegnere progettista, “che ogni sindaco vorrebbe non avere”.

I maggiori punti critici individuati sono l'uscita cieca a raso dell'oratorio e la strettoia tra il Granaio e la chiesa, che non permettono un passaggio in sicurezza a coloro che optano per una viabilità leggera. Un marciapiede rialzato costeggerà l'oratorio, spostando i parcheggi presenti più vicino alla Casa San Francesco, fino al Granaio, dove verrà istallato un semaforo a senso unico alternato che regolerà il flusso tra Paderno e Robbiate, via San Tommaso e le vie private circostanti. Nel tratto della strettoia il marciapiede rialzato verrà collocato al lato opposto della strada, per poi proseguire a raso fino al piazzale della chiesa, dove verrà collocato un secondo semaforo per far defluire il traffico veicolare di percorrenza opposta. Il costo complessivo sarà di 207.000 euro, finanziato dai fondi per la gestione del territorio a carattere ambientale dalla Provincia, che a sua volta li riceve dalle Grandi Derivazioni Idriche. Per portare a termine le procedure sarà necessario espropriare una parte dei parcheggi della Casa San Francesco, di proprietà della parrocchia e una parte di aiuola del Granaio, i soggetti interessati sono già in accordo con il Comune per andare avanti con la procedura.

Il Consiglio ha dunque approvato una variazione di bilancio di 83.927 euro con applicazione di 15.500 euro di avanzo libero per coprire spese correnti non ricorrenti. 5.000 euro per un incarico legale a supporto dell'ufficio tecnico per la questione dell'attraversamento dell'Adda e di edilizia privata, 5.000 euro per potature straordinarie resesi necessarie per il maltempo, 3.000 euro per una valutazione sulle alberature di un agronomo e 2.500 euro per un avvio sperimentale di maggior presidio dei parchi. 50.000 euro sono stati messi a disposizione dalla Provincia per un intervento di sostituzione sul semaforo san Michele, che verranno integrati da 7.422 euro dell'ente. “A seguito di lamentele e segnalazioni di cittadini da entrambe le sponde, abbiamo verificato che il semaforo è obsoleto, non rispetta le indicazioni sulle tempistiche che gli sono state programmate” ha spiegato il sindaco Gianpaolo Torchio. Il nuovo sistema sarà tecnologicamente più evoluto, impiegando rilevatori ottici per valutare la lunghezza delle code e stimare una tempistica di attivazione semaforica adeguata al traffico in tempo reale.

La seduta si è conclusa con l'approvazione delle osservazioni al Docfap per il nuovo viadotto, presentate dal 15 maggio con l'avvio del Dibattito Pubblico. I quattro Comuni di prima fascia Imbersago, Paderno, Robbiate e Verderio hanno presentato, nella serata di venerdì 25, la loro posizione rispetto ai tre scenari portati da Rfi, avanzando una proposta condivisa da tutti gli enti del territorio, riproponendo un progetto formulato da Rfi nel 2016 di riqualificazione del San Michele che avrebbe dovuto risolvere per 50 anni il problema dell'attraversamento. Un'altra soluzione alternativa sostenuta, è stata quella stesa dall'architetto Andreotti. “Siamo anche in discussione con i sindaci della Bergamasca per trovare un punto comune su alcune richieste” ha dichiarato Torchio “per sperare di arrivare insieme alla costruzione di una viabilità e sistema di trasporti razionale e non eccessivamente impattante sulla vita delle persone che ci vivono intorno”. Il documento di 14 pagine steso dai quattro sindaci, partendo da un'inquadratura delle esigenze territoriali, ferroviarie e stradali e del valore della valle dell'Adda, analizza le tre ipotesi di Rfi fino ad arrivare ad una loro proposta studiata, che dovrà essere analizzata in maniera attenta e oggettiva dal soggetto proponente del Dibattito (Rfi), che non dovrà cadere in un atteggiamento difensivo rispetto alle proprie proposte. Il capogruppo di Vivere la Piazza Claudio Stella ha ringraziato il primo cittadino per il lavoro di mediazione, di tutela dei cittadini e del territorio, un'operazione non semplice, che però ha riunito tutto il territorio in una voce unita per arrivare alla migliore proposta di un collegamento necessario tra le due sponde.
I.Bi.