L'importanza dell'opposizione
Da osservatore esterno, mi pare che Panzeri abbia riconosciuto fin da subito la vittoria di Salvioni, e questo non equivale necessariamente a una sua sconfitta personale — almeno non sul piano amministrativo — ma alla sconfitta complessiva di un gruppo che si è presentato sfaldato alle elezioni. I cittadini hanno fatto una scelta, ed è giusto rispettarla: in democrazia, la sovranità appartiene a loro, anche quando — come già accade — alcuni si dicono pentiti. Detto ciò, non vedo perché Panzeri non dovrebbe continuare a fare politica dai banchi della minoranza. L’impegno politico non si esaurisce con l’esito di un’elezione, e spesso proprio l’opposizione può svolgere un ruolo fondamentale di controllo e proposta. Altrimenti, cosa dovrebbero fare quelli che hanno lo 0,3%? Sparire? La politica non è solo governo: è anche presenza, visione, costruzione. Soprattutto a livello locale. E ogni voce rappresentativa ha diritto — e forse anche il dovere — di continuare a farsi sentire.
Pierpaolo
Panzeri, come gli altri consiglieri di opposizione, ha tutto il diritto di restare e portare avanti le idee alla base del programma di "Prospettive per Merate". Semmai la domanda è un'altra: come prepararsi al 2029? E qui il centrodestra dovrebbe avviare una profonda riflessione che non può prescindere da un profondo rinnovamento. Questo aspetto, peraltro, è ampiamente condiviso da numerosi esponenti, più in vista, dei partiti che hanno costituito "Prospettive". In questo senso Panzeri ha molta esperienza da mettere a disposizione di una nuova classe di amministratori.
