Osnago: è morto Abramo Formenti, coinvolto in un incidente stradale a giugno
Dopo oltre un mese di ricovero all'ospedale Niguarda di Milano, Abramo Formenti è morto.
Il 62enne di Osnago non ce l'ha fatta e questo pomeriggio per lui i medici hanno decretato la morte cerebrale.
Troppo gravi e incompatibili con la vita i traumi riportati nello spaventoso incidente che si era verificato il 19 giugno lungo la tangenziale est di Milano, nel tratto tra Cologno est e Cologno ovest.

Formenti, che per tanti anni aveva lavorato nel panificio di famiglia in via sant'Anna a Osnago, si trovava con altre due persone, un 25enne e un 77enne di Lomagna, a bordo di un furgone e stavano procedendo di buon mattino lungo la trafficaa arteria.
Ad un certo punto il loro mezzo sarebbe stato tamponato da un camion, andando in testacoda per finire poi schiacciato tra il tir e il guard rail. Ad avere la peggio era stato proprio il 62enne che si trovava sul lato passeggero, quello finito contro le paratie in acciaio della strada.
Da subito le sue condizioni erano apparse gravissime e i sanitari, dopo averlo stabilizzato, lo avevano trasferito all'ospedale Niguarda in codice rosso. Qui è rimasto per oltre un mese fino al precipitare della situazione con complicanze che lo hanno portato al decesso.
Il 62enne di Osnago non ce l'ha fatta e questo pomeriggio per lui i medici hanno decretato la morte cerebrale.
Troppo gravi e incompatibili con la vita i traumi riportati nello spaventoso incidente che si era verificato il 19 giugno lungo la tangenziale est di Milano, nel tratto tra Cologno est e Cologno ovest.

Formenti, che per tanti anni aveva lavorato nel panificio di famiglia in via sant'Anna a Osnago, si trovava con altre due persone, un 25enne e un 77enne di Lomagna, a bordo di un furgone e stavano procedendo di buon mattino lungo la trafficaa arteria.
Ad un certo punto il loro mezzo sarebbe stato tamponato da un camion, andando in testacoda per finire poi schiacciato tra il tir e il guard rail. Ad avere la peggio era stato proprio il 62enne che si trovava sul lato passeggero, quello finito contro le paratie in acciaio della strada.
Da subito le sue condizioni erano apparse gravissime e i sanitari, dopo averlo stabilizzato, lo avevano trasferito all'ospedale Niguarda in codice rosso. Qui è rimasto per oltre un mese fino al precipitare della situazione con complicanze che lo hanno portato al decesso.
S.V.