MonteRock 2025: musica e partecipazione. Un successo la sesta edizione
Due giornate intense, partecipate e scandite da musica, sport e confronto culturale: il 12 e 13 luglio si è svolta la sesta edizione del MonteRock Festival, che ha nuovamente trasformato il Parco del Curone, in via del Fontanile, in un punto di ritrovo per giovani, famiglie e appassionati provenienti dal territorio e non solo.


Organizzato dall’Associazione Culturale MonteRock, nata dalla Consulta Giovani di Montevecchia, il festival ha mantenuto fede alla sua vocazione: offrire un contesto accessibile e inclusivo dove valorizzare il talento emergente, promuovere dialoghi costruttivi e vivere esperienze collettive a basso impatto ambientale. Il tutto con il patrocinio del Comune e il supporto di diverse realtà territoriali.


Sabato 12 luglio, la manifestazione è iniziata già dalle 9 del mattino con un torneo di pallavolo aperto al pubblico, che ha animato l’area del parco fino a sera. A partire dal tardo pomeriggio, si sono succeduti i momenti culturali e musicali. Alle 18.00, il talk “Non c’è età per le domande: l’intergenerazionalità come risposta all’individualismo” ha proposto uno spunto di riflessione sull’importanza del dialogo tra generazioni in un contesto sociale sempre più individualizzato. Poi spazio alla musica: Lilian More ha aperto le esibizioni alle 19.30, seguita dai Malvax e, in prima serata, dai No One’s Project, band principale della giornata. A chiudere, dalle ore 23.00, la Emo Night, un dj set dal sapore nostalgico, molto apprezzato dal pubblico più giovane.


Domenica 13 luglio ha visto un'impostazione più culturale e riflessiva, pur mantenendo forte il focus sulla musica. Dopo i laboratori pomeridiani e l’apertura dell’area food, alle 18.00 si è tenuto il talk “Il corpo, la nostra cura: le forme artistiche al servizio della riconnessione tra corpo e mente”, che ha approfondito i legami tra arte, benessere e consapevolezza, in collaborazione con esperti e attivisti locali. Sul fronte musicale, Wel ha aperto la serata live alle 19.30, seguito da Elettrica e dalla headliner Giorgieness, che ha portato sul palco uno dei momenti più partecipati e sentiti dell’intera edizione.


Anche quest’anno MonteRock ha messo al centro la sostenibilità. L’organizzazione ha infatti adottato diverse pratiche eco-friendly: raccolta differenziata, eliminazione della plastica monouso, uso di materiali compostabili e valorizzazione di materie prime locali a chilometro zero. Ampio spazio è stato riservato anche all’inclusione e ai diritti umani, temi da sempre al cuore del progetto MonteRock. I talk hanno rappresentato occasioni reali di ascolto e partecipazione attiva, aprendo spazi di confronto su questioni sociali attuali.


L’evento ha raccolto un’ottima affluenza nelle due giornate, confermando la crescita costante di una manifestazione che, edizione dopo edizione, si è guadagnata la fiducia del pubblico e delle realtà locali. Merito di un’organizzazione giovane ma competente, che ha saputo costruire una proposta culturale coerente e accessibile. Grazie alla collaborazione con realtà come Buenavista Cooperativa Sociale e Team4Med di Merate, l’edizione 2025 ha rafforzato la propria identità come festival che unisce intrattenimento e responsabilità sociale.

Con alle spalle un’edizione che ha dimostrato solidità e capacità progettuale, MonteRock si conferma una realtà in continua evoluzione, pronta a raccogliere nuove sfide. Le basi per il futuro ci sono: il festival ora guarda avanti anno dopo anno, dando appuntamento al 2026.


Organizzato dall’Associazione Culturale MonteRock, nata dalla Consulta Giovani di Montevecchia, il festival ha mantenuto fede alla sua vocazione: offrire un contesto accessibile e inclusivo dove valorizzare il talento emergente, promuovere dialoghi costruttivi e vivere esperienze collettive a basso impatto ambientale. Il tutto con il patrocinio del Comune e il supporto di diverse realtà territoriali.


Sabato 12 luglio, la manifestazione è iniziata già dalle 9 del mattino con un torneo di pallavolo aperto al pubblico, che ha animato l’area del parco fino a sera. A partire dal tardo pomeriggio, si sono succeduti i momenti culturali e musicali. Alle 18.00, il talk “Non c’è età per le domande: l’intergenerazionalità come risposta all’individualismo” ha proposto uno spunto di riflessione sull’importanza del dialogo tra generazioni in un contesto sociale sempre più individualizzato. Poi spazio alla musica: Lilian More ha aperto le esibizioni alle 19.30, seguita dai Malvax e, in prima serata, dai No One’s Project, band principale della giornata. A chiudere, dalle ore 23.00, la Emo Night, un dj set dal sapore nostalgico, molto apprezzato dal pubblico più giovane.


Domenica 13 luglio ha visto un'impostazione più culturale e riflessiva, pur mantenendo forte il focus sulla musica. Dopo i laboratori pomeridiani e l’apertura dell’area food, alle 18.00 si è tenuto il talk “Il corpo, la nostra cura: le forme artistiche al servizio della riconnessione tra corpo e mente”, che ha approfondito i legami tra arte, benessere e consapevolezza, in collaborazione con esperti e attivisti locali. Sul fronte musicale, Wel ha aperto la serata live alle 19.30, seguito da Elettrica e dalla headliner Giorgieness, che ha portato sul palco uno dei momenti più partecipati e sentiti dell’intera edizione.


Anche quest’anno MonteRock ha messo al centro la sostenibilità. L’organizzazione ha infatti adottato diverse pratiche eco-friendly: raccolta differenziata, eliminazione della plastica monouso, uso di materiali compostabili e valorizzazione di materie prime locali a chilometro zero. Ampio spazio è stato riservato anche all’inclusione e ai diritti umani, temi da sempre al cuore del progetto MonteRock. I talk hanno rappresentato occasioni reali di ascolto e partecipazione attiva, aprendo spazi di confronto su questioni sociali attuali.


L’evento ha raccolto un’ottima affluenza nelle due giornate, confermando la crescita costante di una manifestazione che, edizione dopo edizione, si è guadagnata la fiducia del pubblico e delle realtà locali. Merito di un’organizzazione giovane ma competente, che ha saputo costruire una proposta culturale coerente e accessibile. Grazie alla collaborazione con realtà come Buenavista Cooperativa Sociale e Team4Med di Merate, l’edizione 2025 ha rafforzato la propria identità come festival che unisce intrattenimento e responsabilità sociale.

Con alle spalle un’edizione che ha dimostrato solidità e capacità progettuale, MonteRock si conferma una realtà in continua evoluzione, pronta a raccogliere nuove sfide. Le basi per il futuro ci sono: il festival ora guarda avanti anno dopo anno, dando appuntamento al 2026.
M.Pen.