Calco: Motta rimedia alle tante criticità del passato

Caro Michele, ho letto il suo intervento in cui lamenta la mancanza di un marciapiede di collegamento tra la sua abitazione e largo Pomeo. Comprendo bene il suo disagio ma le chiedo cortesemente di rispettare la fila. Come tutti i cittadini sanno lo sport più praticato nei precedenti decenni da parte delle amministrazioni comunali è stato quello di approvare lottizzazioni edilizie senza prevedere i necessari servizi pubblici, compresi i marciapiedi di collegamento, e oltretutto, facendo pagare oneri di urbanizzazione insignificanti. Secondo i bene informati, se Calco avesse applicato in passato alle imprese lottizzanti i normali oneri di urbanizzazione applicati dagli altri comuni della provincia oggi avrebbe strade e marciapiedi lastricati d'oro. La lottizzazione in cui lei risiede è molto più recente di altre, basta pensare alle tre lottizzazioni di Calco Alta, ed alla stessa esigenza di marciapiede che interessa la via Ghislanzoni. Ma si potrebbe dire lo stesso di via Saint Germain La Prade e della via Giovanni XXIII. Tutti luoghi dove la densità edilizia e la presenza di famiglie residenti è più numerosa. Se poi permette un consiglio, si tenga stretta l'Amministrazione Motta per almeno due buone ragioni: primo perché ha invertito la rotta e non ha prodotto ulteriori danni urbanistici e secondo perché sta rimediando alla situazione a partire da quegli interventi (vedi la sistemazione di via San Gottardo ad Arlate e l'intervento in corso su via Nazionale, ma vedi anche la delimitazione del percorso pedonale a raso in via Roma, via Europa, via Vittorio Veneto, via Fontana) dove è maggiore l'interesse pubblico perché ci sono uffici e servizi pubblici primari. Insomma, diamo tempo e rispettiamo la coda.
Veronica
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