Riserva Lago: Le intenzioni del Comune e del Parco
Apprendiamo solo da pochi giorni che l’Amministrazione Comunale di Merate a febbraio, ha inoltrato una richiesta a Regione Lombardia per avere maggiore flessibilità rispetto a norme stabilite in passato e che oggi potrebbero essere “non più rispondenti alle necessità di tutela e di gestione del sito”.
Il tutto riferito ai periodi di chiusura di una parte della Riserva Naturale del lago di Sartirana e dimostrando di non aver ben compreso i meccanismi che ne regolano la loro applicazione. Evidente il corto circuito tutto politico dove un’amministrazione di centro sinistra, tradizionalmente più sensibile ai temi ambientali, sconfessa e cerca di ribaltare quanto strenuamente difeso nell’atto della redazione del Piano di Gestione dall’allora assessore Robbiani.
Legittimando, inoltre, il colpevole atteggiamento di tutte quelle amministrazioni che in passato hanno completamente ignorato gli obblighi previsti dal Piano di Gestione e dalle normative della Comunità Europea in materia. Ma c’è di più perchè stiamo curiosamente assistendo ad una grande convergenza di attenzioni su quel sito ma forse, sarebbe più corretto chiamarle intenzioni. Al punto che la notizia giunge a poca distanza dall’altra, dove il presidente del Parco Regionale di Montevecchia e della valle del Curone dichiara testualmente “al termine del monitoraggio verrà redatta una relazione che ci aiuterà a capire se i periodi di chiusura oggi previsti abbiano una reale giustificazione”.
Coincidenza o piuttosto la Riserva Naturale del lago di Sartirana sembra assurgere, suo malgrado, a banco di prova e, spero non vittima sacrificale del nuovo corso della gestione del Parco Regionale di Montevecchia e della valle del Curone che tanto ha fatto preoccupare molte associazioni ambientaliste del territorio”. Vedremo. Intanto quanto richiesto dal Comune di Merate non potrà essere ottenuto grazie ad una sorta di gentile concessione ma potrà essere chiarito solamente attraverso il monitoraggio dell’avifauna presente che, a beneficio dei non addetti ai lavori, segue rigorose metodologie standardizzate.
Grazie per lo spazio e l’attenzione
Cordialmente
Il tutto riferito ai periodi di chiusura di una parte della Riserva Naturale del lago di Sartirana e dimostrando di non aver ben compreso i meccanismi che ne regolano la loro applicazione. Evidente il corto circuito tutto politico dove un’amministrazione di centro sinistra, tradizionalmente più sensibile ai temi ambientali, sconfessa e cerca di ribaltare quanto strenuamente difeso nell’atto della redazione del Piano di Gestione dall’allora assessore Robbiani.
Legittimando, inoltre, il colpevole atteggiamento di tutte quelle amministrazioni che in passato hanno completamente ignorato gli obblighi previsti dal Piano di Gestione e dalle normative della Comunità Europea in materia. Ma c’è di più perchè stiamo curiosamente assistendo ad una grande convergenza di attenzioni su quel sito ma forse, sarebbe più corretto chiamarle intenzioni. Al punto che la notizia giunge a poca distanza dall’altra, dove il presidente del Parco Regionale di Montevecchia e della valle del Curone dichiara testualmente “al termine del monitoraggio verrà redatta una relazione che ci aiuterà a capire se i periodi di chiusura oggi previsti abbiano una reale giustificazione”.
Coincidenza o piuttosto la Riserva Naturale del lago di Sartirana sembra assurgere, suo malgrado, a banco di prova e, spero non vittima sacrificale del nuovo corso della gestione del Parco Regionale di Montevecchia e della valle del Curone che tanto ha fatto preoccupare molte associazioni ambientaliste del territorio”. Vedremo. Intanto quanto richiesto dal Comune di Merate non potrà essere ottenuto grazie ad una sorta di gentile concessione ma potrà essere chiarito solamente attraverso il monitoraggio dell’avifauna presente che, a beneficio dei non addetti ai lavori, segue rigorose metodologie standardizzate.
Grazie per lo spazio e l’attenzione
Cordialmente
Franco Orsenigo