San Michele: bene l'incontro col territorio per il nuovo ponte

“Avevamo condiviso da tempo la necessità di un sopralluogo della Commissione Infrastrutture e mobilità al ponte San Michele e nei Comuni che gravitano su di esso, e stamattina la visita si è tenuta. Volevamo capire, anche rispetto all’area circostante, le possibili ipotesi di costruzione del nuovo ponte di attraversamento dell’Adda e tastare il polso della situazione delle comunità. Sono, perciò, soddisfatto di questo primo approccio, ma ho anche portato dei compiti a casa da fare come consigliere regionale”, lo dice Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, di ritorno dall’incontro fra la V Commissione consiliare e il territorio, in particolare con sindaci e amministrazioni comunali.
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“È stata un’occasione fondamentale perché ha permesso ai consiglieri lecchesi e bergamaschi di vedere esattamente lo stato dei luoghi e gli eventuali effetti sull’abitato dell’inserimento nella valle dell’Adda di un nuovo ponte, oltre a poter valutare diverse possibilità. Dovevamo, cioè, verificare con i nostri occhi l’impatto sull’abitato, le eventuali demolizioni di abitazioni e tutto ciò che il progetto porta con sé. Volevo che uscissimo da una lunga fase di ascolto per prendere visione di persona del reale stato dell’arte, delle ipotesi in campo e in discussione nel dibattito pubblico, considerato che i Comitati di cittadini e le amministrazioni comunali possono presentare ulteriori idee di fattibilità”, continua il dem.
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“È stato importante, in particolare, ascoltare le proposte dei Comuni di Paderno d’Adda, Calusco d’Adda e Isola Bergamasca, che pensano a modifiche che riducano l’impatto, soprattutto veicolare, sui loro abitati. E quello che volevamo era proprio questo: valutare, dare sponda, ascoltare. Quindi, intervenendo agli incontri, ho detto che noi, come consiglieri regionali, continueremo ad accompagnare l’iter: in tutti i progetti presentati si parla del posizionamento dell’attraversamento ferroviario, mentre per quello veicolare e stradale si fanno ipotesi solo a nord. Ho fatto presente che manca da valutare la possibilità che ci siano due ponti, uno ferroviario e uno, più a sud, per il traffico automobilistico. E su questo sto valutando di presentare un ordine del giorno all’assestamento di bilancio che si discuterà la prossima settimana”, sottolinea Fragomeli.

“Per quanto mi riguarda, i compiti che porto a casa oggi sono due: uno è quello di fare chiarezza sulle molte preoccupazioni dei lecchesi sventando il rischio che la linea Milano-Carnate-Paderno-Bergamo possa diventare l’alternativa per le merci alla Gronda Nord est. Queste comunità temono il traffico merci sul vecchio ponte e nei paesi anche di notte. Il secondo aspetto è, appunto, valutare di spostare più a sud l’attraversamento veicolare e stradale. Bene il presidente di Commissione, Jonathan Lobati, che ha dato la massima disponibilità, dopo la chiusura del dibattito pubblico, a fare un ragionamento più politico coinvolgendo anche Rfi. Se ne riparla dopo l’estate, quando saranno arrivate le proposte dal territorio”, conclude Fragomeli.
Gian Mario Fragomeli
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