Montevecchia: la solennità della Vergine del Carmelo
Hanno tenuto dita incrociate e occhi rivolti al cielo sino all'ultimo i montevecchini, sperando nella clemenza del meteo per la solennità della Beata Vergine del Carmelo con la tradizionale processione accompagnata dal simulacro della Madonna che due volte l'anno attraversa le strade del borgo collinare.


E la speranza non è stata delusa. Poco dopo le 10 i portantini con la veste bianca e la mantellina azzurra hanno iniziato a scendere gradino dopo gradino la lunga scalinata che conduce sino alla piazzetta, alternandosi nel trasporto del “baldacchino” dove si erge la statua.


Una tradizione che si rinnova anche nel lunedì dell'Angelo e che è molto sentita dai montevecchini che si danno da fare, ciascuno secondo i propri talenti, per la buona riuscita della celebrazione.


Oltre al trasporto della statua, certamente la parte più impegnativa anche per il coordinamento che richiede tra un cambio e l'altro, ci sono i cantori, i volontari che ornano e preparano la chiesa, i lettori, coloro che sorreggono altoparlanti e candelabri.
Attraversata la piazzetta tra gli sguardi di tante persone fuori porta giunte per una gita e imbattutesi in questa suggestiva celebrazione, la processione si è poi snodata lungo lo stretto vicolo che sbuca nel parcheggio a nord, per poi ridiscendere sino all'ingresso di largo Agnesi. Qui, sotto l'occhio vigile degli agenti della polizia locale che hanno fermato il traffico, il corteo ha rallentato fino quasi a fermarsi per consentire il passaggio sotto il ponticello.
Un punto particolarmente critico che costringe i portantini a una manovra che fa stare tutti col fiato sospeso, in quanto il baldacchino deve abbassarsi sino quasi a raso e procedere così per qualche metro, visto che l'altezza non consente altra soluzione.


Risalita metà della scalinata, la processione ha proseguito lungo il camminamento della via Crucis attorno al colle per poi guadagnare l'ultimo tratto e arrivare sino al portico dove la Madonna è stata adagiata ed è rimasta sino alla benedizione, con lo sguardo proteso sulla valle.


Alla funzione, officiata da don Fabio e da don Luigi, hanno preso parte il sindaco Ivan Pendeggia e molti tra cittadini e non, che hanno trascorso così una mattinata all'insegna della Fede e della tradizione.





E la speranza non è stata delusa. Poco dopo le 10 i portantini con la veste bianca e la mantellina azzurra hanno iniziato a scendere gradino dopo gradino la lunga scalinata che conduce sino alla piazzetta, alternandosi nel trasporto del “baldacchino” dove si erge la statua.


Una tradizione che si rinnova anche nel lunedì dell'Angelo e che è molto sentita dai montevecchini che si danno da fare, ciascuno secondo i propri talenti, per la buona riuscita della celebrazione.


Oltre al trasporto della statua, certamente la parte più impegnativa anche per il coordinamento che richiede tra un cambio e l'altro, ci sono i cantori, i volontari che ornano e preparano la chiesa, i lettori, coloro che sorreggono altoparlanti e candelabri.
Attraversata la piazzetta tra gli sguardi di tante persone fuori porta giunte per una gita e imbattutesi in questa suggestiva celebrazione, la processione si è poi snodata lungo lo stretto vicolo che sbuca nel parcheggio a nord, per poi ridiscendere sino all'ingresso di largo Agnesi. Qui, sotto l'occhio vigile degli agenti della polizia locale che hanno fermato il traffico, il corteo ha rallentato fino quasi a fermarsi per consentire il passaggio sotto il ponticello.
Un punto particolarmente critico che costringe i portantini a una manovra che fa stare tutti col fiato sospeso, in quanto il baldacchino deve abbassarsi sino quasi a raso e procedere così per qualche metro, visto che l'altezza non consente altra soluzione.


Risalita metà della scalinata, la processione ha proseguito lungo il camminamento della via Crucis attorno al colle per poi guadagnare l'ultimo tratto e arrivare sino al portico dove la Madonna è stata adagiata ed è rimasta sino alla benedizione, con lo sguardo proteso sulla valle.


Alla funzione, officiata da don Fabio e da don Luigi, hanno preso parte il sindaco Ivan Pendeggia e molti tra cittadini e non, che hanno trascorso così una mattinata all'insegna della Fede e della tradizione.



Il sindaco Ivan Pendeggia con gli agenti di Polizia locale
S.V.