Calco: proposta di PGT. In municipio la presentazione
Si è svolta nella serata di mercoledì 9 luglio a Calco la presentazione pubblica della proposta del nuovo Piano di Governo del Territorio, documento fondamentale per pianificare il futuro urbanistico del paese. A introdurre l’incontro sono stati il sindaco Stefano Motta e il vicesindaco Pietro Pozzoni.

Il nuovo P.G.T. sarà articolato in tre parti principali: Documento di Piano, che delinea le strategie generali e individua le aree di possibile urbanizzazione futura, il Piano delle Regole, che disciplina gli interventi nel tessuto urbano esistente, e il Piano dei Servizi, che integra i primi due e si occupa della cosiddetta “città pubblica”.

Nel corso dell’incontro è stato fatto un excursus storico sulle trasformazioni urbanistiche di Calco. Dal 1951, quando iniziarono le prime registrazioni dell’attività edilizia, la popolazione è passata da circa 2.300 abitanti ai 5.450 registrati nel 2021. Un'espansione significativa che ha avuto il suo primo momento normativo importante nel 1984, con l’adozione del Piano Regolatore Generale. L’ultimo Pgt risale al 2011, aggiornato con una variante nel 2015.

Il vice Pozzoni ha parlato delle problematiche incontrate negli ultimi dieci anni, come la crisi edilizia che ha fortemente rallentato le previsioni di sviluppo, tanto che nessuno degli ambiti previsti nel precedente piano è stato realizzato. Le cause sono da ricercare, forse, anche in un impianto normativo eccessivamente complesso e in richieste troppo onerose rivolte agli operatori privati. Anche per questo, uno degli obiettivi principali del nuovo PGT è la semplificazione delle norme tecniche.


Altro tema particolarmente sentito riguarda la risoluzione delle problematiche irrisolte dei piani di lottizzazione degli scorsi decenni, in particolare a Calco Alta, in via Ghislanzoni e in via Saint Germain Laprade. In queste aree, pur essendo state realizzate numerose abitazioni, non sono mai state completate le opere pubbliche previste, come marciapiedi, strade e aree verdi. L’amministrazione ha scelto di affrontare la questione evidenziando su mappa alcune strade in colore bianco, a indicare l’interesse pubblico alla loro acquisizione, tramite concessione o esproprio. L’obiettivo è quello di integrare definitivamente queste infrastrutture nel tessuto urbano e di porre fine a decenni di criticità legate a buche, mancata manutenzione e inadempienze contrattuali.
Ha quindi preso la parola l’architetto Franco Aprà, estensore del Piano, che ha illustrato nel dettaglio la proposta progettuale, ricordando che i cittadini potranno esprimere i propri pareri e, dopo l’adozione in Consiglio, potranno inviare anche osservazioni.

Il tecnico ha illustrato al pubblico la cartina del PGT evidenziando le principali trasformazioni previste. La proposta mantiene alcuni ambiti produttivi già individuati nei precedenti strumenti urbanistici, come quelli situati a sud del cimitero lungo la strada provinciale SP 342dir. Qui si confermano le destinazioni a produzione di beni e servizi, con alcuni adeguamenti ai confini e un miglioramento della viabilità, prevedendo collegamenti tra le vie 11 Settembre, Garibaldi e la provinciale stessa. Inoltre, parte del territorio sarà destinata a verde privato per favorire la continuità ecologica tra le aree agricole limitrofe, creando un corridoio verde all’interno della rete ecologica comunale.

Sempre in ambito produttivo, nella frazione di Arlate è stata prevista una ridefinizione marginale del perimetro di un’area nei pressi del Parco Adda Nord. In questo caso, l’obiettivo è evitare la formazione di spazi abbandonati all’esterno della recinzione del parco, inserendo le superfici a margine tra le zone da tutelare come verde privato, contribuendo al disegno della rete ecologica comunale.

Per quanto riguarda invece le aree residenziali, una delle modifiche più significative riguarda l’ambito C2b di via dei Mulini ad Arlate. In questa zona, precedentemente destinata a un ampliamento residenziale, si propone una drastica riduzione dell’area edificabile, con una riconversione parziale a uso agricolo e la proposta di riclassificazione come ambito agricolo strategico. Le porzioni ancora edificabili saranno soggette a un basso indice di densità e, in caso di impegno alla realizzazione di edilizia residenziale sociale, sarà possibile un lieve aumento della volumetria consentita.

Il nuovo piano introduce anche alcune nuove aree residenziali a bassa densità, come quelle previste nella zona di via Calendoni, nella parte est di Calco. Qui, due piccoli ambiti (denominati ATR-1a e ATR-1b) potranno accogliere un numero molto limitato di unità immobiliari, in continuità con il tessuto residenziale circostante.

Un’altra area già classificata edificabile nei precedenti strumenti urbanistici, situata a nord della frazione di Arlate lungo la strada provinciale, viene confermata come ambito di trasformazione con prescrizioni specifiche a tutela di un sentiero storico presente nell’area.

Il tema della rigenerazione urbana è affrontato con l’individuazione di ambiti specifici in cui si prevede la trasformazione di aree produttive dismesse in nuove zone residenziali. Un esempio si trova tra via Europa e largo Pomeo, dove sarà possibile sostituire l’attuale destinazione produttiva con interventi a carattere residenziale e con funzioni compatibili, escludendo però attività commerciali di grandi dimensioni e insediamenti industriali.

Un secondo ambito, situato lungo la SP 342dir, pur restando destinato a funzioni terziarie, sarà soggetto a incentivi per favorire interventi di ristrutturazione e riuso, sempre con l’esclusione di residenza e grandi superfici di vendita.

Infine, il piano conferma anche alcuni ambiti già assoggettati a Piano Attuativo, come l’area di via Fontana, che mantiene la destinazione residenziale a bassa densità. È prevista anche la realizzazione di un’area parcheggio pubblico all’incrocio tra via Fontana e via San Gottardo, a conferma dell’attenzione del Piano anche per gli aspetti legati alla fruibilità e ai servizi.

L’intera proposta, se attuata nella sua totalità, porterebbe la popolazione di Calco a un massimo di circa 5.700 abitanti, mantenendo però una riduzione del 22% del consumo di suolo rispetto al piano del 2015. L’obiettivo è quello di offrire nuove opportunità abitative e di sviluppo senza espandere ulteriormente l’urbanizzazione. Anche per le abitazioni già costruite vengono introdotte novità: sarà possibile effettuare piccoli ampliamenti, ad esempio aggiungendo una stanza, purché gli interventi siano coerenti con il contesto architettonico. Un modo per permettere ai cittadini di adattare le proprie case alle nuove esigenze senza consumare nuovo territorio.


Infine, è stato affrontato il tema dei servizi pubblici. A Calco l’offerta è oggi più che adeguata, il paese dispone di servizi per una popolazione ben superiore a quella attuale. Il sindaco Motta ha ribadito che la proposta di piano è aperta alla revisione e alla discussione. I dettagli non sono ancora definitivi e, proprio per questo, l’amministrazione ha voluto presentare pubblicamente il progetto.
Il nuovo P.G.T. sarà articolato in tre parti principali: Documento di Piano, che delinea le strategie generali e individua le aree di possibile urbanizzazione futura, il Piano delle Regole, che disciplina gli interventi nel tessuto urbano esistente, e il Piano dei Servizi, che integra i primi due e si occupa della cosiddetta “città pubblica”.
Nel corso dell’incontro è stato fatto un excursus storico sulle trasformazioni urbanistiche di Calco. Dal 1951, quando iniziarono le prime registrazioni dell’attività edilizia, la popolazione è passata da circa 2.300 abitanti ai 5.450 registrati nel 2021. Un'espansione significativa che ha avuto il suo primo momento normativo importante nel 1984, con l’adozione del Piano Regolatore Generale. L’ultimo Pgt risale al 2011, aggiornato con una variante nel 2015.
Il vicesindaco Pietro Pozzoni, il sindaco Stefano Motta e il geometra Marco Manzoni, attuale responsabile dell’Ufficio Tecnico
Il vice Pozzoni ha parlato delle problematiche incontrate negli ultimi dieci anni, come la crisi edilizia che ha fortemente rallentato le previsioni di sviluppo, tanto che nessuno degli ambiti previsti nel precedente piano è stato realizzato. Le cause sono da ricercare, forse, anche in un impianto normativo eccessivamente complesso e in richieste troppo onerose rivolte agli operatori privati. Anche per questo, uno degli obiettivi principali del nuovo PGT è la semplificazione delle norme tecniche.
A destra, l’architetto Franco Aprà
Tra gli altri obiettivi dichiarati vi è il rispetto della Legge Regionale 31, che impone la riduzione del consumo di suolo. La proposta prevede infatti una contrazione di circa il 22-24% rispetto al piano vigente. Inoltre, è stata ribadita l’intenzione di tutelare in modo assoluto le aree verdi, in particolare quelle collinari e di pregio paesaggistico. Il piano tiene conto anche di una previsione di lieve crescita demografica, stimata in circa 200-250 persone nei prossimi anni. Una crescita contenuta, ma sufficiente per garantire il mantenimento dell’attuale rete di servizi, soprattutto quelli scolastici.Altro tema particolarmente sentito riguarda la risoluzione delle problematiche irrisolte dei piani di lottizzazione degli scorsi decenni, in particolare a Calco Alta, in via Ghislanzoni e in via Saint Germain Laprade. In queste aree, pur essendo state realizzate numerose abitazioni, non sono mai state completate le opere pubbliche previste, come marciapiedi, strade e aree verdi. L’amministrazione ha scelto di affrontare la questione evidenziando su mappa alcune strade in colore bianco, a indicare l’interesse pubblico alla loro acquisizione, tramite concessione o esproprio. L’obiettivo è quello di integrare definitivamente queste infrastrutture nel tessuto urbano e di porre fine a decenni di criticità legate a buche, mancata manutenzione e inadempienze contrattuali.
Ha quindi preso la parola l’architetto Franco Aprà, estensore del Piano, che ha illustrato nel dettaglio la proposta progettuale, ricordando che i cittadini potranno esprimere i propri pareri e, dopo l’adozione in Consiglio, potranno inviare anche osservazioni.
Il tecnico ha illustrato al pubblico la cartina del PGT evidenziando le principali trasformazioni previste. La proposta mantiene alcuni ambiti produttivi già individuati nei precedenti strumenti urbanistici, come quelli situati a sud del cimitero lungo la strada provinciale SP 342dir. Qui si confermano le destinazioni a produzione di beni e servizi, con alcuni adeguamenti ai confini e un miglioramento della viabilità, prevedendo collegamenti tra le vie 11 Settembre, Garibaldi e la provinciale stessa. Inoltre, parte del territorio sarà destinata a verde privato per favorire la continuità ecologica tra le aree agricole limitrofe, creando un corridoio verde all’interno della rete ecologica comunale.
Sempre in ambito produttivo, nella frazione di Arlate è stata prevista una ridefinizione marginale del perimetro di un’area nei pressi del Parco Adda Nord. In questo caso, l’obiettivo è evitare la formazione di spazi abbandonati all’esterno della recinzione del parco, inserendo le superfici a margine tra le zone da tutelare come verde privato, contribuendo al disegno della rete ecologica comunale.
Per quanto riguarda invece le aree residenziali, una delle modifiche più significative riguarda l’ambito C2b di via dei Mulini ad Arlate. In questa zona, precedentemente destinata a un ampliamento residenziale, si propone una drastica riduzione dell’area edificabile, con una riconversione parziale a uso agricolo e la proposta di riclassificazione come ambito agricolo strategico. Le porzioni ancora edificabili saranno soggette a un basso indice di densità e, in caso di impegno alla realizzazione di edilizia residenziale sociale, sarà possibile un lieve aumento della volumetria consentita.
Il nuovo piano introduce anche alcune nuove aree residenziali a bassa densità, come quelle previste nella zona di via Calendoni, nella parte est di Calco. Qui, due piccoli ambiti (denominati ATR-1a e ATR-1b) potranno accogliere un numero molto limitato di unità immobiliari, in continuità con il tessuto residenziale circostante.
Un’altra area già classificata edificabile nei precedenti strumenti urbanistici, situata a nord della frazione di Arlate lungo la strada provinciale, viene confermata come ambito di trasformazione con prescrizioni specifiche a tutela di un sentiero storico presente nell’area.
Il tema della rigenerazione urbana è affrontato con l’individuazione di ambiti specifici in cui si prevede la trasformazione di aree produttive dismesse in nuove zone residenziali. Un esempio si trova tra via Europa e largo Pomeo, dove sarà possibile sostituire l’attuale destinazione produttiva con interventi a carattere residenziale e con funzioni compatibili, escludendo però attività commerciali di grandi dimensioni e insediamenti industriali.
Un secondo ambito, situato lungo la SP 342dir, pur restando destinato a funzioni terziarie, sarà soggetto a incentivi per favorire interventi di ristrutturazione e riuso, sempre con l’esclusione di residenza e grandi superfici di vendita.
Infine, il piano conferma anche alcuni ambiti già assoggettati a Piano Attuativo, come l’area di via Fontana, che mantiene la destinazione residenziale a bassa densità. È prevista anche la realizzazione di un’area parcheggio pubblico all’incrocio tra via Fontana e via San Gottardo, a conferma dell’attenzione del Piano anche per gli aspetti legati alla fruibilità e ai servizi.
L’intera proposta, se attuata nella sua totalità, porterebbe la popolazione di Calco a un massimo di circa 5.700 abitanti, mantenendo però una riduzione del 22% del consumo di suolo rispetto al piano del 2015. L’obiettivo è quello di offrire nuove opportunità abitative e di sviluppo senza espandere ulteriormente l’urbanizzazione. Anche per le abitazioni già costruite vengono introdotte novità: sarà possibile effettuare piccoli ampliamenti, ad esempio aggiungendo una stanza, purché gli interventi siano coerenti con il contesto architettonico. Un modo per permettere ai cittadini di adattare le proprie case alle nuove esigenze senza consumare nuovo territorio.
Infine, è stato affrontato il tema dei servizi pubblici. A Calco l’offerta è oggi più che adeguata, il paese dispone di servizi per una popolazione ben superiore a quella attuale. Il sindaco Motta ha ribadito che la proposta di piano è aperta alla revisione e alla discussione. I dettagli non sono ancora definitivi e, proprio per questo, l’amministrazione ha voluto presentare pubblicamente il progetto.
E.Ma.