I ragazzi del Viganò e del Rota impegnati nel "Lavèl Folk"
Interessante ed entusiastico coinvolgimento di alcuni studenti del Viganò di Merate e del Rota di Calolziocorte nell’organizzazione del Lavèl Folk 2025, rassegna di musica e balli popolari.
Da circa trent’anni l’associazione culturale Ethnica inaugura l’estate a ritmo di balli e musica popolare dando vita al Lavèl Folk, nella cornice del suggestivo monastero di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte, costruito nel XVI secolo sui resti di un vecchio castello da una comunità di frati, sulle rive dell’Adda

Il festival, in cui stage di danza si sono alternati a concerti d’ascolto e da ballo, si è tenuto tra il 27 e il 29 giugno 2025, e quest’anno ha visto ospiti musicali apprezzati nell’ambito del BalFolk: i Cuaterdü, venerdì 27 giugno; Tacasbandà e Karamaus, sabato 28 giugno; il Trio Maestrale con Filippo Gambetta a chiudere la rassegna, domenica 29 giugno.

Avendo l’associazione Ethnica partecipato al bando “Arti dal Vivo” promosso dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, la grande novità di quest’anno è stata rappresentata dal coinvolgimento di alcuni studenti degli istituti scolastici “Lorenzo Rota” di Calolziocorte e “Francesco Viganò” di Merate, che su base volontaria, invitati dai docenti referenti dell’iniziativa, hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, cimentandosi con la promozione del festival, la realizzazione della brochure dell’associazione Ethnica e dei badge riservati allo staff, con l’assistenza ai tecnici del suono e delle luci e, infine, con l’accoglienza degli ospiti e degli artisti che si sono esibiti, nonché con la presentazione dal palco e la documentazione fotografica dei momenti più rappresentativi.

In un clima di convivialità ed entusiasmo, i volontari dell’associazione, e in primis lo storico presidente Nicola Brighenti, hanno accompagnato e guidato i ragazzi in questa avventura, alla quale si sono avvicinati con la timidezza tipica degli adolescenti, ma anche con grande curiosità e senso di responsabilità, incontrando dal vivo (e non è così scontato in un tempo dominato dall’interazione virtuale) persone di diversa età, dagli anziani ai bambini, passando per i frequentatori appassionati di balli popolari, in una sorta di mega-raduno di vere e proprie “stelle danzanti”.
Dall’istituto Viganò hanno partecipato i seguenti studenti, che hanno messo a frutto anche le conoscenze apprese tra i banchi di scuola, trasformandole in preziose competenze: Sofia Bettinelli, Elide Galbiati e Adele Gervasoni (classe quarta dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione), Matilde Pata (classe terza dell’indirizzo di Turismo), Edoardo Brichak (classe seconda di Informatica e Telecomunicazioni) e Federico Miani (classe prima di Elettronica ed Elettrotecnica). Alcuni di questi ragazzi inoltre si sono mostrati particolarmente interessati e motivati, anche perché già nel corso dell’anno avevano aderito ai progetti di Musica e Teatro organizzati dalla scuola stessa. Manifestando gratitudine per aver dato loro la possibilità di fare questa esperienza, i ragazzi hanno testimoniato ancora una volta come l’arte e la cultura, in ogni forma, siano fondamentali per la formazione umana, pur corredate da competenze tecniche necessarie per affrontare le sfide di un futuro sempre più complesso.
Da circa trent’anni l’associazione culturale Ethnica inaugura l’estate a ritmo di balli e musica popolare dando vita al Lavèl Folk, nella cornice del suggestivo monastero di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte, costruito nel XVI secolo sui resti di un vecchio castello da una comunità di frati, sulle rive dell’Adda

I musicisti
Il festival, in cui stage di danza si sono alternati a concerti d’ascolto e da ballo, si è tenuto tra il 27 e il 29 giugno 2025, e quest’anno ha visto ospiti musicali apprezzati nell’ambito del BalFolk: i Cuaterdü, venerdì 27 giugno; Tacasbandà e Karamaus, sabato 28 giugno; il Trio Maestrale con Filippo Gambetta a chiudere la rassegna, domenica 29 giugno.

Lo staff al completo
Avendo l’associazione Ethnica partecipato al bando “Arti dal Vivo” promosso dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, la grande novità di quest’anno è stata rappresentata dal coinvolgimento di alcuni studenti degli istituti scolastici “Lorenzo Rota” di Calolziocorte e “Francesco Viganò” di Merate, che su base volontaria, invitati dai docenti referenti dell’iniziativa, hanno partecipato all’organizzazione dell’evento, cimentandosi con la promozione del festival, la realizzazione della brochure dell’associazione Ethnica e dei badge riservati allo staff, con l’assistenza ai tecnici del suono e delle luci e, infine, con l’accoglienza degli ospiti e degli artisti che si sono esibiti, nonché con la presentazione dal palco e la documentazione fotografica dei momenti più rappresentativi.

In un clima di convivialità ed entusiasmo, i volontari dell’associazione, e in primis lo storico presidente Nicola Brighenti, hanno accompagnato e guidato i ragazzi in questa avventura, alla quale si sono avvicinati con la timidezza tipica degli adolescenti, ma anche con grande curiosità e senso di responsabilità, incontrando dal vivo (e non è così scontato in un tempo dominato dall’interazione virtuale) persone di diversa età, dagli anziani ai bambini, passando per i frequentatori appassionati di balli popolari, in una sorta di mega-raduno di vere e proprie “stelle danzanti”.
Dall’istituto Viganò hanno partecipato i seguenti studenti, che hanno messo a frutto anche le conoscenze apprese tra i banchi di scuola, trasformandole in preziose competenze: Sofia Bettinelli, Elide Galbiati e Adele Gervasoni (classe quarta dell’indirizzo di Grafica e Comunicazione), Matilde Pata (classe terza dell’indirizzo di Turismo), Edoardo Brichak (classe seconda di Informatica e Telecomunicazioni) e Federico Miani (classe prima di Elettronica ed Elettrotecnica). Alcuni di questi ragazzi inoltre si sono mostrati particolarmente interessati e motivati, anche perché già nel corso dell’anno avevano aderito ai progetti di Musica e Teatro organizzati dalla scuola stessa. Manifestando gratitudine per aver dato loro la possibilità di fare questa esperienza, i ragazzi hanno testimoniato ancora una volta come l’arte e la cultura, in ogni forma, siano fondamentali per la formazione umana, pur corredate da competenze tecniche necessarie per affrontare le sfide di un futuro sempre più complesso.
Claudio Contento