La dr.sa Bettamio ricorda gli anni duri del Covid e il generoso aiuto dei Crippa

La dottoressa Valentina Bettamio ha rivestito la carica di direttore medico di presidio del San Leopoldo Mandic nei momenti più difficili, quando il virus Covid 19 mieteva vittime ogni giorno. L’unica controffensiva al dilagare della “pestilenza” era il vaccino. Ma occorreva organizzare un hub, un punto dove medici e infermieri potessero somministrarlo in condizioni di sicurezza.
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E ecco la famiglia Crippa, senza esitazioni mettere a disposizione di tutta la Comunità un proprio capannone già destinato all’ampliamento dell’attività produttiva. L’organizzazione degli spazi, la gestione delle centinaia di volontari, l’intero complesso indispensabile per svolgere al meglio l’operazione di somministrazione dei vaccini fu condotta dalla famiglia Crippa e dalla dottoressa Bettamio.
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Prima a destra la dottoressa Valentina Bettamio

Un lavoro eccezionale, che ha portato ad avere il migliore hub di Lombardia per organizzazione, rimasto aperto ben oltre l’accordo inizialmente preso con ASST e ATS. Poi il rapporto è continuato con il sostegno della Famiglia al progetto Dama, di cura delle grandi disabilità.
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La dottoressa Bettamio ha lasciato il Mandic a fine 2023. Qui ha voluto ricordare quegli anni, difficili ma anche entusiasmanti per impegno e volontà. E soprattutto Giuseppe Crippa, il fondatore di Technoprobe, un esempio di genialità, umiltà e generosità.

IL VIDEO DELL'ULTIMO GIORNO DELL'HUB VACCINALE


In memoria di Giuseppe Crippa – Merate, 6 luglio 2025
Con profonda commozione ricordo oggi Giuseppe Crippa, venuto a mancare ieri a Merate.
Durante i drammatici mesi della pandemia da Covid-19, quando ero Direttore Medico del Presidio Ospedaliero di Merate, ho avuto modo di conoscere e apprezzare non solo l’imprenditore, ma soprattutto l’uomo.
In un momento in cui ogni risorsa era preziosa, ad aprile 2021, la famiglia Crippa mise generosamente a disposizione un proprio capannone, sospendendo l’ampliamento delle attività industriali per consentire, in tempi rapidissimi, l’allestimento di un hub vaccinale. Quella scelta non fu solo un atto di responsabilità sociale, ma un gesto concreto di profonda umanità e solidarietà.
Grazie al loro sostegno – anche operativo, giorno dopo giorno – il nostro personale sanitario poté realizzare una campagna vaccinale di massa senza precedenti, lavorando instancabilmente 12 ore al giorno, 7 giorni su 7. La famiglia Crippa non si limitò a offrire uno spazio fisico ma si prese cura delle persone che lo animavano. Ogni dettaglio era pensato per supportarci nel modo più umano possibile: un pasto caldo offerto, un microonde per scaldare il cibo portato da casa, un distributore di bevande sempre a disposizione. E la loro costante presenza esprimeva la volontà precisa di cogliere ogni bisogno da poter soddisfare.
Da allora, il legame nato in quel periodo così difficile non si è mai interrotto. La famiglia Crippa ha continuato a sostenere l’Ospedale di Merate con grande generosità, donando apparecchiature fondamentali che hanno permesso alla struttura di offrire servizi di eccellenza in diversi ambiti, tra cui il percorso DAMA, rivolto alle persone con disabilità, il servizio di Endoscopia e l’Ortopedia che oggi può offrire interventi di chirurgia robotica, e molte altre aree dell’intervento sanitario.
In quei gesti si è manifestata l’essenza più autentica della generosità: discreta, concreta, solidale.
La scomparsa di Giuseppe Crippa lascia un vuoto profondo in tutta la comunità. Ma il suo esempio continuerà a vivere nel ricordo di chi ha avuto il privilegio di lavorare al suo fianco in uno dei momenti più difficili della nostra storia recente, e di chi, ancora oggi, beneficia delle sue scelte lungimiranti e del suo spirito altruista.
A nome mio e di tutto il personale sanitario del Presidio Ospedaliero di Merate, esprimo il più sincero cordoglio alla famiglia Crippa, con profonda gratitudine e affetto.
Valentina Bettamio
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