Merate, cani: sul ‘consiglio’ del professor Silvio Garattini
Buongiorno merateonline.
Intanto desidero ringraziare l’associazione L’Incontro e i medici Perego. Manzoni e Galbiati per l’organizzazione e la conduzione della serata, veramente eccezionale, con il professor Silvio Garattini. Mi soffermo su un passaggio che riguarda un argomento piuttosto discusso su questo giornale: i cani. O meglio il numero veramente molto elevato di cani che transitano nel centro cittadino. Suscitando le proteste e le preoccupazioni sia per l’odore e sia per la possibile propagazione di infezioni batteriche per il fatto che questi animali urinano normalmente contro i tigli, e basta vedere la base delle piante la cui corteccia ha assunto un altro colore. Eppure i tigli sono a ridosso dei tavoli posti all’esterno di alcuni locali del centro. Cioè bevi un caffè a un metro dal punto in cui due o più cani hanno urinato. Personalmente non mi siedo più preferendo altri bar sempre in centro ma senza questo problema. Perché è un problema. E qui è tornato molto utile il passaggio del professor Garattini che provo a riassumere: Parlando di prevenzione come migliore cura per evitare malattie gravi o meno gravi, ma comunque evitabili, l’illustre ospite ha menzionato anche gli animali. Ha fatto riferimento in particolare ad animali domestici, cani e gatti, con cui moltissime persone vivono a stretto contatto. Anche gli amici pelosi sono vettori e possono passarci batteri. Sarebbe meglio - ha detto il professore - evitare di averli con noi in alcuni momenti, ad esempio mentre si mangia o si dorme. Figuriamoci se siamo vicinissimi a un punto nel quale i cani urinano se non peggio, perché l’uno attirato dall’odore dell’altro. Mi fermo qui ma credo che qualche ragionamento dovrebbe trovare spazio anche in Comune.
Intanto desidero ringraziare l’associazione L’Incontro e i medici Perego. Manzoni e Galbiati per l’organizzazione e la conduzione della serata, veramente eccezionale, con il professor Silvio Garattini. Mi soffermo su un passaggio che riguarda un argomento piuttosto discusso su questo giornale: i cani. O meglio il numero veramente molto elevato di cani che transitano nel centro cittadino. Suscitando le proteste e le preoccupazioni sia per l’odore e sia per la possibile propagazione di infezioni batteriche per il fatto che questi animali urinano normalmente contro i tigli, e basta vedere la base delle piante la cui corteccia ha assunto un altro colore. Eppure i tigli sono a ridosso dei tavoli posti all’esterno di alcuni locali del centro. Cioè bevi un caffè a un metro dal punto in cui due o più cani hanno urinato. Personalmente non mi siedo più preferendo altri bar sempre in centro ma senza questo problema. Perché è un problema. E qui è tornato molto utile il passaggio del professor Garattini che provo a riassumere: Parlando di prevenzione come migliore cura per evitare malattie gravi o meno gravi, ma comunque evitabili, l’illustre ospite ha menzionato anche gli animali. Ha fatto riferimento in particolare ad animali domestici, cani e gatti, con cui moltissime persone vivono a stretto contatto. Anche gli amici pelosi sono vettori e possono passarci batteri. Sarebbe meglio - ha detto il professore - evitare di averli con noi in alcuni momenti, ad esempio mentre si mangia o si dorme. Figuriamoci se siamo vicinissimi a un punto nel quale i cani urinano se non peggio, perché l’uno attirato dall’odore dell’altro. Mi fermo qui ma credo che qualche ragionamento dovrebbe trovare spazio anche in Comune.
Ernesto