Joe Condor
Gentile Direttore
Papa Leone in piena sintonia con Papa Francesco ha scosso le coscienze della parte retriva del mondo cattolico, ha definito il riarmo deciso dal gruppo scoordinato di Stati eufemisticamente definiti Europa a guida Von Der Leyen, già ministra della difesa in uno dei governi Merkel, "falsa propaganda, illusione che produce odio e vendetta, la storia insegna che le guerre hanno solo prodotto morte, fame , distruzione", altro che vis pacem para bellum, declamato da Meloni.
La leggenda che Putin se non fermato arriverà ad occupare il Portogallo, è sostanzialmente una scusa becera per produrre armi, la Germania dopo 80 anni può riarmarsi, magari a debito, le aziende automobilistiche con management incapaci trasformerebbero le vetture in carri armati.
La causa di questa follia si chiama Trump, ha imposto a governanti insulsi e servi, di spendere il 5% del Pil, ovviamente le armi in vendita hanno la targhetta USA, Nato ente inutile, per antonomasia creato nel 1949 è sopravvissuto al Patto di Varsavia inventato per contrastarlo nel 1955, e morto con la caduta del muro di Berlino.
il narcisista squilibrato in Capo, dopo aver alimentato per i creduloni speranze di far cessare tutte le guerre in pochi giorni, ha dato spazio allo stragista nazi sionista Netanyahu, bombardando i siti nucleari iraniani, a detta di chi sa le cose senza ottenere risultato alcuno, o meglio un risultato lo ha ottenuto, consiste nell'aumento della repressione, torture, carcerazioni degli oppositori o presunti tali da parte del regime degli Ayatollah.
Pensando a Trump affiora alla mia mente un vecchio carosello, un condor spennacchiato assaliva in picchiata con sottoposti al seguito un mulino, a volte una funivia, un tram, alla fine i suoi giannizzeri lo elogiavano urlando:. baciamo le medaglie comandante avete colpito ancora! lui rispondeva é che ci ho scritto Joe Condor, poi arrivava il gigante buono acclamato dagli abitanti del borgo e puniva il malcapitato, è una favola, non vedo giganti buoni all'orizzonte.
Grazie per l'attenzione.
Papa Leone in piena sintonia con Papa Francesco ha scosso le coscienze della parte retriva del mondo cattolico, ha definito il riarmo deciso dal gruppo scoordinato di Stati eufemisticamente definiti Europa a guida Von Der Leyen, già ministra della difesa in uno dei governi Merkel, "falsa propaganda, illusione che produce odio e vendetta, la storia insegna che le guerre hanno solo prodotto morte, fame , distruzione", altro che vis pacem para bellum, declamato da Meloni.
La leggenda che Putin se non fermato arriverà ad occupare il Portogallo, è sostanzialmente una scusa becera per produrre armi, la Germania dopo 80 anni può riarmarsi, magari a debito, le aziende automobilistiche con management incapaci trasformerebbero le vetture in carri armati.
La causa di questa follia si chiama Trump, ha imposto a governanti insulsi e servi, di spendere il 5% del Pil, ovviamente le armi in vendita hanno la targhetta USA, Nato ente inutile, per antonomasia creato nel 1949 è sopravvissuto al Patto di Varsavia inventato per contrastarlo nel 1955, e morto con la caduta del muro di Berlino.
il narcisista squilibrato in Capo, dopo aver alimentato per i creduloni speranze di far cessare tutte le guerre in pochi giorni, ha dato spazio allo stragista nazi sionista Netanyahu, bombardando i siti nucleari iraniani, a detta di chi sa le cose senza ottenere risultato alcuno, o meglio un risultato lo ha ottenuto, consiste nell'aumento della repressione, torture, carcerazioni degli oppositori o presunti tali da parte del regime degli Ayatollah.
Pensando a Trump affiora alla mia mente un vecchio carosello, un condor spennacchiato assaliva in picchiata con sottoposti al seguito un mulino, a volte una funivia, un tram, alla fine i suoi giannizzeri lo elogiavano urlando:. baciamo le medaglie comandante avete colpito ancora! lui rispondeva é che ci ho scritto Joe Condor, poi arrivava il gigante buono acclamato dagli abitanti del borgo e puniva il malcapitato, è una favola, non vedo giganti buoni all'orizzonte.
Grazie per l'attenzione.
Fulvio Magni