Pescate: ''botta e risposta'' sindaco – giunta provinciale in merito doveri e competenze

"Lavorare di più per i propri cittadini, parlare meno e informarsi prima di criticare". Con questa "dura" frase si conclude un comunicato della giunta provinciale lecchese diretto al sindaco di Pescate Dante De Capitani, che nel corso delle ultime settimane ha espresso sugli organi di stampa riflessioni in merito all'ipotesi di abolire gli enti sovra comunali. Gli assessori lecchesi hanno ricordato al primo cittadino pescatese gli interventi messi in atto dal Settore Viabilità entro i suoi confini, sottolineando il contributo di 10.000 euro elargito all'amministrazione pescatese per la manutenzione straordinaria delle reti idrauliche interferenti con la viabilità di competenza provinciale.

Dante De Capitani


Il sindaco, molto contrariato, ha ribadito che gli esempi fatti erano volti a dimostrare che sarebbe possibile fare a meno delle Province e quindi portare benefici economici al Paese in termini di minori costi per la collettività, senza riferimenti espliciti alla Provincia di Lecco. Il primo cittadino non ci sta ad essere attaccato su un argomento, quello della presenza sul territorio, che da sempre ribadisce come prioritario per la sua amministrazione. "Credo sia la prima volta dalla sua costituzione nel 1995 che l'amministrazione provinciale di Lecco si scagli in questo modo contro un sindaco del suo territorio" ha spiegato. "Io accetto appelli solo dai miei cittadini, gli unici che hanno titolo di valutare il mio operato ed il mio lavoro".

Questo il comunicato diffuso dalla giunta provinciale:

Dopo l’ennesima sorprendente esternazione del neo Sindaco di Pescate Dante De Capitani, come Giunta provinciale siamo costretti, nostro malgrado, a evidenziare le imprecisioni e l’incoerenza delle sue affermazioni. Dante De Capitani, anziché curare gli interessi dei suoi cittadini, dedica parecchio del suo tempo a criticare pubblicamente su vari organi di stampa l’Ente Provincia di Lecco soprattutto per la gestione delle strade provinciali. Il Sindaco lamenta la mancata pulizia delle strade e la poca manutenzione delle strisce pedonali: evidentemente ignora che le norme del codice della strada prevedono che la segnaletica orizzontale di “primo impianto” spetta alla Provincia, mentre la manutenzione della stessa spetta al Comune. Quindi se ci sono strisce pedonali sbiadite, nei centri urbani, è il Comune che deve intervenire. Per i rifiuti vale la stessa cosa: è il Comune che deve intervenire. Il Sindaco di Pescate non conosce nemmeno i numerosi interventi operati dal Settore Viabilità della Provincia. Ad esempio, lo scorso 4 ottobre alle ore 21.00 un trasportatore ha perso due bancali di “pellet” sulla Sp 72 nel territorio di Pescate; è intervenuta la Provincia di Lecco con i propri cantonieri e l’Assessore Stefano Simonetti era presente, mentre il Presidente Daniele Nava è stato costantemente informato telefonicamente sino oltre le ore 23.00. E il Sindaco dov’era? Dormiva sonni tranquilli, mentre la situazione è stata ripristinata in sole due ore. Ci chiediamo: se le competenze fossero regionali, che cosa sarebbe successo?
Spiace che De Capitani si lamenti continuamente della Provincia di Lecco: non lo ha invece fatto quando gli è stato proposto un cospicuo contributo di 10.000 euro per la manutenzione straordinaria delle reti idrauliche interferenti con la viabilità di competenza provinciale. Una risposta concreta della Provincia di Lecco agli ultimi eventi idrogeologici che hanno colpito alcuni Comuni del nostro territorio, un contributo che certamente farà comodo al Comune di Pescate. Mentre il Sindaco critica, la Provincia interviene e cerca di prevenire future criticità.
Anziché perdere tempo in inutili critiche, invitiamo il Sindaco di Pescate a ripristinare la corretta segnaletica orizzontale in prossimità del km 50+530 sulla Sp 583 (zona Bennet); infatti è stata tracciata dal Comune di Pescate una linea discontinua di separazione della carreggiata, senza alcuna autorizzazione della Provincia di Lecco, intervento che non contribuisce ad aumentare la sicurezza.
Negli ultimi anni la Provincia di Lecco ha visto diminuire progressivamente il numero dei cantonieri: peccato che il Sindaco di Pescate, dimostrandosi federalista al contrario, non critica le tante amministrazioni con un numero di maestranze e funzionari sproporzionato rispetto alle reali necessità.
Infine un appello dall’Amministrazione provinciale al Sindaco di Pescate: lavorare di più per i propri cittadini, parlare meno e informarsi prima di criticare.

La Giunta Provinciale

Questa la risposta del sindaco:

Spett.le redazione
Mi permetta di rispondere  alle pesanti esternazioni formulate dalla giunta provinciale di Lecco nei mie confronti, in ordine ad un mio intervento apparso su Merateonline nei giorni scorsi.
Un intervento che poneva l’accento sulla necessità di sopprimere le province  per dare finalmente un taglio ai costi della politica e non solo, sulla scorta anche delle intenzioni formulate dal precedente governo nazionale.
Gli esempi che facevo per sostenere la mia tesi,  anche se  ovviamente basati sulla mia esperienza in questi mesi da sindaco, erano volti a dimostrare che, con un certo coordinamento tra le sedi distaccate delle  Regione e comuni, sarebbe  possibile fare a meno delle province e quindi portare benefici economici al Paese in termini di minori costi per la collettività e quindi per noi tutti.
E il riferimento non era alla provincia di Lecco in particolare, che anzi definivo “un'amministrazione provinciale locale che sicuramente e' un gioiello se paragonata alle altre, elefantiache e lontane dalla gente”,  ma all’istituzione provincia in generale.
Un intervento che invece la provincia di Lecco ha inteso  come un attacco frontale al suo operato, con conseguente levata di scudi dei suoi dieci  assessori e presidente nei confronti di un singolo sindaco di provincia, facciamo pure di un paese lombardo che suona meglio, colpevole di scrivere quello che pensa, e che probabilmente, e sottolinea probabilmente, pensano buona parte degli italiani.
In questi tempi di crisi gravissima col nuovo governo che si appresta come non mai a mettere non solo le mani ma anche i piedi nelle tasche degli italiani, la Giunta provinciale non spiega perchè  ci sia la necessità nel mantenere  le province, ma chiede a me perche’ non ero presente a sbadilare i pellet caduti sulla provinciale il 4 ottobre scorso alle ore 21 o perche’ dopo anni che e’ così,  non cambio la segnaletica sulla strada provinciale in prossimità del centro Bennet.
Neanche mi sembra molto elegante sottolineare che non mi sono risultati sgraditi  i diecimila euro di contributi proposti dalla Provincia  al mio Comune “per la manutenzione straordinaria delle reti idrauliche interferenti con la viabilità di competenza provinciale”, che e’ il minimo che ci si poteva aspettare avendo tutto il paese a lago e anche a monte attraversato da ben tre  viabilità provinciali.
Come dire, siccome il mio Comune prende contributi dalla Provincia di Lecco io non posso discutere  in questo momento storico sull'utilita' economica  della  provincia nel panorama socio-economico italiano, nemmeno come istituzione nazionale.
E se invece la discuto cosa succede? Non prendo piu’ contributi fino alla prossima tornata elettorale? Mi tolgono il battello spazzino delle alghe? Magari rimettono la tassa sui passi carrai solo nel mio Comune?
O da adesso in avanti per pulire le strade provinciali è meglio che chieda solo contributi regionali?
Riguardo gli eventi idrogeologici la frase esplicitata nell’intervento provinciale “Mentre il Sindaco critica, la Provincia interviene e cerca di prevenire future criticità” non  sta ne’ in cielo ne’ in terra.
Le recenti criticità mi hanno visto attivo in prima persona, prima con gli operatori ecologici a  pulire vasche e tombini sulle strade anche provinciali, nel mese di agosto, e poi con la mia Protezione civile di notte in mezzo all’acqua alla frazione Pescalina con il mio assessore col piccone in mano, ma di questo non vado fiero perche’ sono le cose che un sindaco a mio avviso  deve fare.
Posso anche capire che alla Giunta provinciale la prospettiva non tanto remota  di abbandonare poltrone e potere possa non piacere;  un po’ meno capisco che  per questo  si mettano tutti e dieci o undici a scrivere su un giornale  contro il sindaco di Pescate, denotando debolezza di fondo, perchè un livore cosi’ netto  da parte di un organo istituzionale francamente lascia perplessi.
E infine  il loro appello finale  a mò di ciliegina sulla torta, di "lavorare di piu’ per i propri cittadini e parlare di meno..." , lo rispedisco al mittente in maniera decisa, perche’ io accetto appelli solo dai miei cittadini, gli unici che hanno titolo di valutare il mio operato ed il mio lavoro.
Credo sia la prima volta dalla sua  costituzione nel 1995 che l’amministrazione provinciale di Lecco si scagli in questo modo contro un sindaco del suo territorio.
Forse il fatto di essere sindaco da soli sei mesi mi ha portato a ragionare come ragiona su queste questioni la gente comune, la gente che sente di continui tagli alla politica e alle auto blu ma che poi non vede mai questi tagli concretizzarsi.
Ma spero di conservarmi sempre così, o almeno per i prossimi cinque anni.
 
Dante De Capitani



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