Merate: festa per i 40 anni dell’Osgb. “La sua anima sono il gioco e l’inclusione”
A raccontare meglio di tutti quale è lo spirito dell’OSGB è stato Domenico Rota, allora coadiutore dell’oratorio di Merate che, assieme a Franco Arlati, aveva deciso a metà anni Ottanta di offrire una proposta sportiva di “livello” per i ragazzi così che potessero fermarsi a svolgere le attività negli spazi della parrocchia, senza dover cercare altrov qualche soluzione.


“L’OSGB è come il buon pastore” ha detto sul palco del teatro davanti ad atleti, allenatori, volontari, simpatizzanti della società “lascia nel deserto le 99 pecore per cercare quella smarrita. L’OSGB va alla ricerca del brocco, di quello che tutti scartano, del ragazzo che ha più difficoltà perché è questa la sua anima, di includere tutti attraverso il gioco. Voi non smarritela mai”.

In occasione del traguardo del quarantesimo, il sodalizio bianco-verde, presieduto da Emilio Colombo ha organizzato una serie di eventi (sportivi, musicali, aggregativi, formativi) per ricordare un cammino lungo e faticoso ma ricco di successi e di soddisfazioni.
Come i numeri che continuano a crescere (oltre 400 atleti e più di 60 tra allenatori e dirigenti), le vittorie conquistate, i progetti attuati (dal campo in sintetico al miglioramento delle strutture e attrezzature, che senza l’aiuto degli sponsor, in particolare Technoprobe, e il sostegno delle amministrazioni comunali, non sarebbe stato possibile) e quelli in cantiere.


Emozionato e grato Colombo ha ricordato coloro che si sono spesi anima e corpo per l’OSGB, dai lavori più umili a quelli più organizzativi e logistici: tutti fondamentali e necessari per la buona riuscita delle diverse iniziative.
A prendere la parola sono stati poi don Mauro Malighetti, da meno di un anno in città ma dettosi stupito dei numeri e dello spirito dell’Osgb, il sindaco Mattia Salvioni che ha ricordato i suoi trascorsi, anche grazie a qualche fotogramma proposto dal video iniziale, e infine Domenico Rota e Franco Arlati, artefici dell’avvio di questa avventura.
Al termine della fase “nostalgica” e di ricordi, lo spazio è stato lasciato alle premiazioni partendo da chi, dai polverosi campi dell’oratorio, ne ha fatta di strada, affermandosi a livello nazionale.
Sono così saliti sul palco Alessia Crippa, giocatrice di calcio professionista, e Giacomo Rigoni, campione di volley. Una targa commemorativa è andata ai famigliari di Ennio Airoldi, Cesarino Milani e Beppe Colombo, pilastri della società scomparsi lasciando dietro di sé i frutti del loro impegno.
Un grazie speciale poi agli allenatori: Marco Colombo, Giorgio Crippa, Marco Cereda, Dario Giovenzana, Filippo Valagussa.


A chiudere un riconoscimento per i traguardi all’Under 18 di volley e all’open volley femminile.
Sorpresa per Emilio Colombo, omaggiato di una maglietta ricordo della sua militanza.
La festa si è conclusa con un gustoso aperitivo.

Emilio Colombo e Domenico Rota

“L’OSGB è come il buon pastore” ha detto sul palco del teatro davanti ad atleti, allenatori, volontari, simpatizzanti della società “lascia nel deserto le 99 pecore per cercare quella smarrita. L’OSGB va alla ricerca del brocco, di quello che tutti scartano, del ragazzo che ha più difficoltà perché è questa la sua anima, di includere tutti attraverso il gioco. Voi non smarritela mai”.

In occasione del traguardo del quarantesimo, il sodalizio bianco-verde, presieduto da Emilio Colombo ha organizzato una serie di eventi (sportivi, musicali, aggregativi, formativi) per ricordare un cammino lungo e faticoso ma ricco di successi e di soddisfazioni.
Come i numeri che continuano a crescere (oltre 400 atleti e più di 60 tra allenatori e dirigenti), le vittorie conquistate, i progetti attuati (dal campo in sintetico al miglioramento delle strutture e attrezzature, che senza l’aiuto degli sponsor, in particolare Technoprobe, e il sostegno delle amministrazioni comunali, non sarebbe stato possibile) e quelli in cantiere.


Emozionato e grato Colombo ha ricordato coloro che si sono spesi anima e corpo per l’OSGB, dai lavori più umili a quelli più organizzativi e logistici: tutti fondamentali e necessari per la buona riuscita delle diverse iniziative.
A prendere la parola sono stati poi don Mauro Malighetti, da meno di un anno in città ma dettosi stupito dei numeri e dello spirito dell’Osgb, il sindaco Mattia Salvioni che ha ricordato i suoi trascorsi, anche grazie a qualche fotogramma proposto dal video iniziale, e infine Domenico Rota e Franco Arlati, artefici dell’avvio di questa avventura.
Al termine della fase “nostalgica” e di ricordi, lo spazio è stato lasciato alle premiazioni partendo da chi, dai polverosi campi dell’oratorio, ne ha fatta di strada, affermandosi a livello nazionale.
Sono così saliti sul palco Alessia Crippa, giocatrice di calcio professionista, e Giacomo Rigoni, campione di volley. Una targa commemorativa è andata ai famigliari di Ennio Airoldi, Cesarino Milani e Beppe Colombo, pilastri della società scomparsi lasciando dietro di sé i frutti del loro impegno.
Un grazie speciale poi agli allenatori: Marco Colombo, Giorgio Crippa, Marco Cereda, Dario Giovenzana, Filippo Valagussa.

Gli allenatori e sotto la squadra dell'open volley

A chiudere un riconoscimento per i traguardi all’Under 18 di volley e all’open volley femminile.
Sorpresa per Emilio Colombo, omaggiato di una maglietta ricordo della sua militanza.
La festa si è conclusa con un gustoso aperitivo.
S.V.