Merate: Beton, Salvioni e centrodestra da federare

Ciao Direttore,
una cosa è certa, la notizia dell'acquisizione della ex Beton segna uno storico momento di riappropriazione territoriale di uno spazio che, da oltre un decennio, sembrava destinato al totale abbandono. I meriti sono tutti della famiglia Crippa che continua a segnare le tappe, o se vuoi, a scalare le pagine, dell'almanacco del mecenatismo meratese che era fermo, ormai, da quasi un paio di decenni, se non oltre, a mia memoria. E si perchè è chiaro, e lo hanno detto anche il sindaco e il suo assessore ai lavori pubblici, presentato il programma di rigenerazione e riqualificazione dell'area, con annesso progetto imprenditoriale, Salvioni tirerà fuori dal cassetto quello che lui chiama il "masterplan" che, alle nostri latitudini, come ci hanno insegnato i geometri di cantiere, non ha altro significato che progetti e opere pubbliche in favore della città, come previsto dal PGT. Aldilà delle declamazioni roboanti in salsa "english", tipiche del nuovo corso amministrativo, quasi a segnare il passo con il vecchiume preesistente tanto caro all'architetto Vanotti, Salvioni si troverà dinanzi ad un bivio cruciale per la sua cavalcata verso le stelle, o segnerà il passo con un sviluppo ordinato e sostenibile, sia da un punto di vista culturale che ambientale dell'area - che possa avere un chiaro sbocco economico - oppure si troverà gli indici puntati dei meratesi che con i pollici e medi, poi, impugneranno le matite nelle urne. E' qui che si vedrà la caratura del giovane, oggi leader incontrastato, o meglio, amministratore unico, del vapore. Ti sento già, mi dirai che il ragazzo è sveglio e recettivo, vede quello che altri fanno fatica non solo a vedere, ma anche a comprendere. Si, giusta la tua risposta, ma gli altri chi sarebbero? I due gruppi di minoranza? Battista, la piuma! Il centrodestra versa nel suo momento più desolante e irrilevante della sua stessa storia. Qualche comparsata qua e là, ma nulla che possa scalfire Salvioni. A proposito di comparsate, pare che era stata organizzata una manifestazione unitaria (mi consentirai la battuta usando il gergo sindacale parlando di centrodestra) con tanto di gazebo per raccontare del nulla amministrativo della giunta ad un anno dal suo insediamento. Le voci corrono, soprattutto, negli ambienti che contano e Salvioni ha anticipato il "nannimorettismo" dei suoi avversari che, perduti nel dilemma se andare o non andare al gazebo unitario, sono rimasti al palo fermi non vedendo passare nemmeno la loro preda, che, nel frattempo, ha organizzato un evento pubblico in sala civica e ha distribuito volantini "amazing" sul primo anno di amministrazione, gridano "Bip Bip". Pare che stiano ancora parlando di organizzarsi, forse, voci cittadine così narrano, se ne parlerà dopo la pausa estiva, semprechè Giove in trigono a Urano, consentirà l'intrapresa.
Matrix
Si era tanto speso il Beppe Procopio per organizzare una rimpatriata di tutto il centrodestra, sfasciato dall'ex sindaco Massimo Panzeri, cause purghe prima ai danni di Andrea Robbiani (2022) e poi di Franca Maggioni e dello stesso Procopio a ridosso delle elezioni. Mai si era vista una tale incapacità politica, forse dovuta a una overdose di supponenza. Comunque, è andata come è andata e siccome Procopio è all'indice sia di Panzeri e sia di Dario Perego e "amici" con i quali avrebbe dovuto candidarsi salvo rendersi latitante le ultime settimane, tutto potrà fare salvo che il federatore del centrodestra. E infatti al primo incontro mancavano sia Panzeri sia Perego e del gazebo ancora nulla. Si vedrà in autunno. Nel frattempo il centrodestra, come dici bene, versa nelle condizioni peggiori dal 1995, quando la prima fiammella si accese grazie all'adesione di Perego, allora sindaco, al CDU di Rocco Buttiglione che, per l'appunto, guardava a destra pur restando formalmente al Centro. Mattia Salvioni non ha bisogno della mia difesa d'ufficio. Con questa opposizione viaggia in poltrona Genesis modello classico e ne ha già opzionata una seconda in omaggio. Rifondare il centrodestra significa innanzitutto prendere le distanze dai partiti che altrove lo costituiscono, mantenere in servizio tre o quattro della attuale (retro)guardia e poi iniziare il reclutamento. Un lavoro durissimo. Che il centrosinistra ha fatto sotto traccia. Anche Salvioni non l'hanno sentito arrivare. E quando i vecchi amministratori se ne sono accorti era troppo tardi.

C.B.
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