Osnago: servizi essenziali e geopolitica in Consiglio
La seduta del Consiglio Comunale di Osnago, svoltasi il 26 giugno, ha rappresentato un intenso momento di confronto, attraversando temi che vanno dalle dinamiche geopolitiche del Medio Oriente alla gestione dei servizi essenziali per la cittadinanza. I sei punti all’ordine del giorno hanno acceso il dibattito tra le forze politiche, segnando convergenze, ma anche profonde divergenze.

Uno dei momenti più significativi è stata la discussione del secondo punto, che ha seguito l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, la mozione presentata dal gruppo consiliare Progetto Osnago, firmata da Federico Dusi e Maria Grazia Caglio, in favore del riconoscimento dello Stato di Palestina e della soluzione “due popoli, due stati”. Il testo, ispirato a una mozione analoga approvata all’unanimità nel Consiglio Comunale di Casatenovo, richiama un solido impianto giuridico internazionale: il riconoscimento reciproco tra Israele e l’OLP, gli Accordi di Oslo e diverse risoluzioni delle Nazioni Unite. La mozione sottolinea che la Palestina è stata riconosciuta nel 2012 come Stato osservatore permanente non membro dall’Assemblea Generale dell’ONU, e nel 2014 dal Parlamento Europeo. A fine maggio 2024, 146 su 193 Stati membri ONU (oltre il 75%) avevano riconosciuto formalmente la Palestina entro i confini precedenti al 1967, con Gerusalemme capitale condivisa. Si è ricordato che, nonostante il sostegno di 12 paesi su 15, la proposta per l’ammissione della Palestina come Stato membro dell’ONU è stata bloccata dal veto statunitense lo scorso aprile. Tra le richieste della mozione al governo italiano figurano: il riconoscimento ufficiale della Palestina come Stato sovrano; l’impegno in sede ONU per l’ammissione come membro a pieno titolo; e l’adozione di strumenti diplomatici e legali per fermare l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

L’assessora Caglio, intervenendo, ha richiamato la Carta delle Nazioni Unite, sottolineando che l’obiettivo è promuovere l’uguaglianza tra popoli israeliani e palestinesi. Ha ribadito che la soluzione dei due stati resta "l’unica via realistica per garantire la pace nella regione", e ha condannato tanto l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 – definito “senza precedenti” – quanto la reazione di Israele, ritenuta “inaccettabile” per modalità e durata. Ha rimarcato che Hamas non rappresenta il popolo palestinese, e che solo il rafforzamento dell’Autorità Nazionale Palestinese può portare stabilità. Il dibattito è stato acceso. Il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi ha motivato la propria astensione criticando il testo, ritenuto “sbilanciato” e “condannatorio verso Israele”, sottolineando che il potere attuale nella Striscia di Gaza è in mano a un’organizzazione terroristica. Ha inoltre definito la mozione “un copia-incolla” da testi già bocciati in Parlamento. Caglio ha replicato con decisione: "Hamas non rappresenta il popolo palestinese. L’unico soggetto riconosciuto a livello internazionale resta l’Autorità Nazionale Palestinese". Il sindaco ha ribadito che "solo il reciproco riconoscimento di due stati potrà porre fine a un conflitto tanto lacerante". Anche il consigliere Marco Riva, di Orgoglio Osnago, ha scelto l’astensione, pur condividendo la necessità di una pace duratura. La mozione è stata infine approvata con quattro astensioni.
E' poi stato affrontato velocemente il punto tre all'ordine del giorno, riguardante la conferma degli organi collegiali con funzioni amministrative, indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell'ente. Nello specifico, il Consiglio ha confermato: la commissione per lo statuto e i regolamenti, che è di nomina consiliare; la commissione per la formazione e l'aggiornamento degli albi permanenti per dei giudici popolari di Corte di Assise e di Corte di Assise d'appello, prevista espressamente per legge; la commissione elettorale comunale. Dopo aver verificato l'assenza di osservazioni, il punto è stato messo ai voti e approvato all'unanimità.

A seguire, è stato discusso il bilancio al 31 dicembre 2024 dell’azienda speciale Retesalute, illustrato dal Sindaco in assenza del direttore Rigamonti. Il documento ha evidenziato un utile d’esercizio di €239.676, in costante crescita negli ultimi tre anni. Il risultato è frutto sia di una gestione attenta, sia di circa €130.000 ricevuti a titolo di indennizzo da recenti sentenze. Le riserve straordinarie sono aumentate di oltre €228.000. Il consigliere Bonanomi ha espresso l’auspicio che gli “errori del passato”, che sono costati circa €200.000 al Comune, non si ripetano. Il consigliere di minoranza Fabio Nicoli, all'interno della sua analisi riguardante il bilancio di Rete Salute, ha definito "insufficiente" il personale dedicato alla tutela minori (solo dieci operatori per tutti i Comuni aderenti) e ha evidenziato l’importanza di privilegiare la prossimità sociale oltre al pareggio di bilancio. Ha poi preso parola il consigliere Riva, il quale ha chiesto chiarimenti sulle condizioni salariali dei dipendenti e su eventuali disservizi nell’educativa scolastica. Cogliendo l'occasione per criticare le posizioni dei partiti d'opposizione in tema di salario minimo, il sindaco Rocca ha chiarito che gli educatori dipendono dalle cooperative e non da Rete Salute stessa, sottolineando che il nodo non è il salario minimo, bensì la generale bassa retribuzione, che comporta un’elevata rotazione del personale.
Successivamente la votazione del punto, che ha registrato quattro astensioni della minoranza, il Consiglio ha approvato il nuovo regolamento per il servizio di refezione scolastica e la commissione mensa, aggiornando un testo ormai obsoleto. Tra le novità: l’introduzione della continuità della commissione fino alla nomina della successiva, l’aumento dei rappresentanti dei genitori (da tre a quattro) e l’adozione di una rotazione degli incarichi (massimo due per anno scolastico). La parte più controversa ha riguardato il limite di quattro visite mensili per commissario, introdotto per evitare interferenze con l’attività scolastica. Il consigliere Riva ha definito la norma “ridicola”, ribadendo che le visite sono volontarie e gratuite, e che la commissione dovrebbe poter intervenire liberamente in caso di criticità. Ha accusato l’assessora Caglio di assenza ingiustificata e l’amministrazione di un atteggiamento “mafioso” nella gestione del controllo. Rocca ha risposto con fermezza, sottolineando che il ruolo dei commissari è di segnalazione, non di ispezione, rimarcando che nessun Comune consente visite illimitate ed accusando Riva di “scarsa obiettività e maleducazione”. Il Sindaco ha infine ringraziato i commissari, il personale docente e quello della Punto Ristorazione per il lavoro svolto. La delibera è stata approvata con i quattro voti contrari della minoranza.
Infine, è stato approvato all'unanimità il regolamento per la disciplina del volontariato civico, che istituisce l’albo comunale dei volontari. Il testo, elaborato dalla Consulta Cultura, Sport e Tempo Libero, nasce per rispondere alla “forte richiesta della cittadinanza di mettersi al servizio del proprio paese”. Sono state identificate quattro aree operative: sociale, ambientale, culturale/ricreativa/sportiva e gestionale. Il regolamento si prefigge di garantire una maggiore tutela per i volontari, compresa una copertura assicurativa e una formazione minima.
La seduta si è conclusa con l’annuncio del probabile prossimo consiglio comunale il 25 luglio, con l’obiettivo di chiudere i principali dossier prima della pausa estiva. Il Sindaco, in chiusura, ha chiesto scusa per i toni a tratti “accesi”, riconoscendo il clima animato della serata.

Uno dei momenti più significativi è stata la discussione del secondo punto, che ha seguito l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, la mozione presentata dal gruppo consiliare Progetto Osnago, firmata da Federico Dusi e Maria Grazia Caglio, in favore del riconoscimento dello Stato di Palestina e della soluzione “due popoli, due stati”. Il testo, ispirato a una mozione analoga approvata all’unanimità nel Consiglio Comunale di Casatenovo, richiama un solido impianto giuridico internazionale: il riconoscimento reciproco tra Israele e l’OLP, gli Accordi di Oslo e diverse risoluzioni delle Nazioni Unite. La mozione sottolinea che la Palestina è stata riconosciuta nel 2012 come Stato osservatore permanente non membro dall’Assemblea Generale dell’ONU, e nel 2014 dal Parlamento Europeo. A fine maggio 2024, 146 su 193 Stati membri ONU (oltre il 75%) avevano riconosciuto formalmente la Palestina entro i confini precedenti al 1967, con Gerusalemme capitale condivisa. Si è ricordato che, nonostante il sostegno di 12 paesi su 15, la proposta per l’ammissione della Palestina come Stato membro dell’ONU è stata bloccata dal veto statunitense lo scorso aprile. Tra le richieste della mozione al governo italiano figurano: il riconoscimento ufficiale della Palestina come Stato sovrano; l’impegno in sede ONU per l’ammissione come membro a pieno titolo; e l’adozione di strumenti diplomatici e legali per fermare l’occupazione israeliana dei territori palestinesi.

L’assessora Caglio, intervenendo, ha richiamato la Carta delle Nazioni Unite, sottolineando che l’obiettivo è promuovere l’uguaglianza tra popoli israeliani e palestinesi. Ha ribadito che la soluzione dei due stati resta "l’unica via realistica per garantire la pace nella regione", e ha condannato tanto l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 – definito “senza precedenti” – quanto la reazione di Israele, ritenuta “inaccettabile” per modalità e durata. Ha rimarcato che Hamas non rappresenta il popolo palestinese, e che solo il rafforzamento dell’Autorità Nazionale Palestinese può portare stabilità. Il dibattito è stato acceso. Il consigliere di minoranza Vittorio Bonanomi ha motivato la propria astensione criticando il testo, ritenuto “sbilanciato” e “condannatorio verso Israele”, sottolineando che il potere attuale nella Striscia di Gaza è in mano a un’organizzazione terroristica. Ha inoltre definito la mozione “un copia-incolla” da testi già bocciati in Parlamento. Caglio ha replicato con decisione: "Hamas non rappresenta il popolo palestinese. L’unico soggetto riconosciuto a livello internazionale resta l’Autorità Nazionale Palestinese". Il sindaco ha ribadito che "solo il reciproco riconoscimento di due stati potrà porre fine a un conflitto tanto lacerante". Anche il consigliere Marco Riva, di Orgoglio Osnago, ha scelto l’astensione, pur condividendo la necessità di una pace duratura. La mozione è stata infine approvata con quattro astensioni.
E' poi stato affrontato velocemente il punto tre all'ordine del giorno, riguardante la conferma degli organi collegiali con funzioni amministrative, indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali dell'ente. Nello specifico, il Consiglio ha confermato: la commissione per lo statuto e i regolamenti, che è di nomina consiliare; la commissione per la formazione e l'aggiornamento degli albi permanenti per dei giudici popolari di Corte di Assise e di Corte di Assise d'appello, prevista espressamente per legge; la commissione elettorale comunale. Dopo aver verificato l'assenza di osservazioni, il punto è stato messo ai voti e approvato all'unanimità.

A seguire, è stato discusso il bilancio al 31 dicembre 2024 dell’azienda speciale Retesalute, illustrato dal Sindaco in assenza del direttore Rigamonti. Il documento ha evidenziato un utile d’esercizio di €239.676, in costante crescita negli ultimi tre anni. Il risultato è frutto sia di una gestione attenta, sia di circa €130.000 ricevuti a titolo di indennizzo da recenti sentenze. Le riserve straordinarie sono aumentate di oltre €228.000. Il consigliere Bonanomi ha espresso l’auspicio che gli “errori del passato”, che sono costati circa €200.000 al Comune, non si ripetano. Il consigliere di minoranza Fabio Nicoli, all'interno della sua analisi riguardante il bilancio di Rete Salute, ha definito "insufficiente" il personale dedicato alla tutela minori (solo dieci operatori per tutti i Comuni aderenti) e ha evidenziato l’importanza di privilegiare la prossimità sociale oltre al pareggio di bilancio. Ha poi preso parola il consigliere Riva, il quale ha chiesto chiarimenti sulle condizioni salariali dei dipendenti e su eventuali disservizi nell’educativa scolastica. Cogliendo l'occasione per criticare le posizioni dei partiti d'opposizione in tema di salario minimo, il sindaco Rocca ha chiarito che gli educatori dipendono dalle cooperative e non da Rete Salute stessa, sottolineando che il nodo non è il salario minimo, bensì la generale bassa retribuzione, che comporta un’elevata rotazione del personale.
Successivamente la votazione del punto, che ha registrato quattro astensioni della minoranza, il Consiglio ha approvato il nuovo regolamento per il servizio di refezione scolastica e la commissione mensa, aggiornando un testo ormai obsoleto. Tra le novità: l’introduzione della continuità della commissione fino alla nomina della successiva, l’aumento dei rappresentanti dei genitori (da tre a quattro) e l’adozione di una rotazione degli incarichi (massimo due per anno scolastico). La parte più controversa ha riguardato il limite di quattro visite mensili per commissario, introdotto per evitare interferenze con l’attività scolastica. Il consigliere Riva ha definito la norma “ridicola”, ribadendo che le visite sono volontarie e gratuite, e che la commissione dovrebbe poter intervenire liberamente in caso di criticità. Ha accusato l’assessora Caglio di assenza ingiustificata e l’amministrazione di un atteggiamento “mafioso” nella gestione del controllo. Rocca ha risposto con fermezza, sottolineando che il ruolo dei commissari è di segnalazione, non di ispezione, rimarcando che nessun Comune consente visite illimitate ed accusando Riva di “scarsa obiettività e maleducazione”. Il Sindaco ha infine ringraziato i commissari, il personale docente e quello della Punto Ristorazione per il lavoro svolto. La delibera è stata approvata con i quattro voti contrari della minoranza.
Infine, è stato approvato all'unanimità il regolamento per la disciplina del volontariato civico, che istituisce l’albo comunale dei volontari. Il testo, elaborato dalla Consulta Cultura, Sport e Tempo Libero, nasce per rispondere alla “forte richiesta della cittadinanza di mettersi al servizio del proprio paese”. Sono state identificate quattro aree operative: sociale, ambientale, culturale/ricreativa/sportiva e gestionale. Il regolamento si prefigge di garantire una maggiore tutela per i volontari, compresa una copertura assicurativa e una formazione minima.
La seduta si è conclusa con l’annuncio del probabile prossimo consiglio comunale il 25 luglio, con l’obiettivo di chiudere i principali dossier prima della pausa estiva. Il Sindaco, in chiusura, ha chiesto scusa per i toni a tratti “accesi”, riconoscendo il clima animato della serata.
M.Pen.