Cernusco: Casa delle arti e della Cultura progetto da fare insieme

In merito alla recente trasformazione dell’ex biblioteca comunale in “Casa delle Arti e della Cultura” e al conseguente cambiamento del sistema gestionale delle attività associative, ritengo doveroso esprimere alcune riflessioni.

Pur riconoscendo che la procedura adottata rientri formalmente nelle prerogative dell’Amministrazione, desta forte perplessità l’assenza di un coinvolgimento – almeno in fase consultiva – delle associazioni culturali e sociali direttamente interessate da questa scelta. Non si tratta soltanto di rispetto delle regole formali, ma di un riconoscimento sostanziale verso le persone e i percorsi che, con impegno e dedizione, contribuiscono a incentivare la vita culturale e sociale del nostro paese.

Una decisione di tale rilievo – approvata in Giunta senza alcuna preventiva condivisione con i soggetti coinvolti – incide sulle modalità operative, sulla progettualità e sull’identità di numerose realtà associative attive nel territorio. È inoltre quanto meno discutibile il fatto che, ad approvazione avvenuta, la Giunta comunale non abbia dato comunicazione ufficiale alle associazioni.

Nel pieno rispetto delle Istituzioni e delle responsabilità attribuite agli organi di governo locale, non contesto il merito della trasformazione in sé – su cui sarebbe comunque opportuno avviare valutazioni puntuali – quanto piuttosto il metodo adottato, che ha escluso ogni forma di partecipazione e trasparenza.

Se, come affermato nella stessa delibera, si intende promuovere una “sinergia tra i vari attori locali”, tale obiettivo non può essere perseguito attraverso atti unilaterali calati dall’alto, ma deve fondarsi su un dialogo aperto e autentico, che riconosca il ruolo, l’esperienza e la dignità delle associazioni coinvolte.

In un momento così delicato, in cui si stanno ridefinendo spazi, funzioni e relazioni tra istituzioni e cittadinanza attiva, diventa ancora più urgente ricostruire un clima di fiducia, attraverso strumenti concreti e inclusivi di partecipazione.

Mi auguro, pertanto, che nell’attuazione della delibera venga istituito un tavolo di confronto operativo, dove sia possibile discutere congiuntamente contenuti, criteri gestionali, modalità di accesso e utilizzo degli spazi, nel segno dell’equità, della trasparenza e della valorizzazione del ricco tessuto associativo locale.
lino Guglielmo 
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