Merate: Tari, lettera aperta all'assessora Silvia Sesana
Il 19 maggio scorso ho inviato all’Assessore Sesana una lettera formale, articolata e documentata, in risposta alla comunicazione dell’Amministrazione sull’aumento della TARI.
A distanza di oltre un mese, non è giunta alcuna replica.
Un silenzio che lascia interdetti, considerando che le questioni sollevate non riguardano polemiche sterili, ma scelte concrete che impattano direttamente sulla vita dei cittadini.
Nel mio intervento ho posto tre domande centrali:
1. Perché una parte significativa dei premi Silea non è stata redistribuita alle famiglie, ma destinata ad altri capitoli di spesa?
2. Quante utenze hanno realmente beneficiato delle agevolazioni TARI? 3. Quali misure strutturali sono previste per il 2026, in termini di incentivi ai comportamenti virtuosi (es. compostaggio domestico, riduzione dell’indiƯerenziato, sistemi premiali legati alla tracciabilità)?
A questi interrogativi non è seguita alcuna risposta uƯiciale. In un momento storico in cui si chiede ai cittadini impegno, responsabilità e consapevolezza ambientale, è lecito chiedere alla politica altrettanta trasparenza e volontà di confronto.
Il Comune di Merate ha ricevuto oltre 90.000 euro in premi ambientali da Silea nel biennio. Solo una parte ridotta è stata destinata alla riduzione delle tariƯe. In assenza di una risposta chiara e pubblica, è inevitabile che sorgano dubbi sulla gestione di queste risorse e sulla visione a medio termine dell’Amministrazione in tema di rifiuti e fiscalità locale.
Merate è stata selezionata come Comune pilota per il primo centro di raccolta 4.0, grazie a fondi PNRR. Un primato che comporta anche responsabilità: innovazione significa anche rendicontare, dialogare e premiare i cittadini che fanno la loro parte.
Confido che l’Assessore voglia fornire nei prossimi giorni le risposte dovute, non solo a chi ha firmato la lettera, ma a tutta la comunità.
La buona amministrazione si misura anche nella capacità di ascoltare e rispondere.
In attesa
A distanza di oltre un mese, non è giunta alcuna replica.
Un silenzio che lascia interdetti, considerando che le questioni sollevate non riguardano polemiche sterili, ma scelte concrete che impattano direttamente sulla vita dei cittadini.
Nel mio intervento ho posto tre domande centrali:
1. Perché una parte significativa dei premi Silea non è stata redistribuita alle famiglie, ma destinata ad altri capitoli di spesa?
2. Quante utenze hanno realmente beneficiato delle agevolazioni TARI? 3. Quali misure strutturali sono previste per il 2026, in termini di incentivi ai comportamenti virtuosi (es. compostaggio domestico, riduzione dell’indiƯerenziato, sistemi premiali legati alla tracciabilità)?
A questi interrogativi non è seguita alcuna risposta uƯiciale. In un momento storico in cui si chiede ai cittadini impegno, responsabilità e consapevolezza ambientale, è lecito chiedere alla politica altrettanta trasparenza e volontà di confronto.
Il Comune di Merate ha ricevuto oltre 90.000 euro in premi ambientali da Silea nel biennio. Solo una parte ridotta è stata destinata alla riduzione delle tariƯe. In assenza di una risposta chiara e pubblica, è inevitabile che sorgano dubbi sulla gestione di queste risorse e sulla visione a medio termine dell’Amministrazione in tema di rifiuti e fiscalità locale.
Merate è stata selezionata come Comune pilota per il primo centro di raccolta 4.0, grazie a fondi PNRR. Un primato che comporta anche responsabilità: innovazione significa anche rendicontare, dialogare e premiare i cittadini che fanno la loro parte.
Confido che l’Assessore voglia fornire nei prossimi giorni le risposte dovute, non solo a chi ha firmato la lettera, ma a tutta la comunità.
La buona amministrazione si misura anche nella capacità di ascoltare e rispondere.
In attesa
Massimiliano - Cittadino di Merate