Parco Adda Nord: i sindaci e il Consiglio incontrano l’assessore regionale Gianluca Comazzi
Una mattinata intensa, di ascolto e confronto, quella di venerdì 20 giugno a Paderno d’Adda. Nella sala consiliare di Cascina Maria si è tenuto un incontro tra l’Assessore Regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi, e i sindaci della Comunità del Parco Adda Nord, insieme ai membri del Consiglio di Gestione dell'ente. Un’occasione preziosa per discutere, in maniera diretta e concreta, le principali sfide e prospettive che coinvolgono il territorio lecchese attraversato dall’Adda.

A fare gli onori di casa è stato il presidente del Parco, Giorgio Monti, che ha espresso grande soddisfazione per l’opportunità di dialogare con l’assessore. Nelle sue parole, l’auspicio di un confronto costante e costruttivo su numerosi temi, dalle infrastrutture al fragile ecosistema della forra, dalla valorizzazione dell’agricoltura e del turismo alla gestione dell’alzaia, senza dimenticare l’importanza delle GEV e dei progetti di servizio civile.
L’assessore Comazzi ha accolto con entusiasmo l’invito, dichiarandosi “un po’ a casa” tra i rappresentanti di un territorio che ha definito “di straordinario valore paesaggistico”, sottolineando la ricchezza di scenari e la profondità storica che lo caratterizzano. Ha ringraziato i sindaci, le guardie ecologiche volontarie, il Consiglio Direttivo e il consigliere regionale Zamperini per il costante impegno. “È fondamentale – ha detto – che tra Regione e parchi ci sia un rapporto fluido, chiaro, basato sul dialogo. Questo incontro è importante, ma tornerò: dobbiamo parlarci sempre”.

L’incontro ha rappresentato anche un momento importante per dare voce alle istanze dei territori. Il sindaco di Paderno d’Adda, Gianpaolo Torchio, ricordando che il parco è come “un filo blu che permette di inanellare una serie di luoghi”, ha richiamato l’attenzione su tre punti cruciali. In primo luogo la forra dell’Adda, tratto unico di rapide, un luogo affascinante frequentato anche da Leonardo da Vinci, che necessita però di un piano di valorizzazione a lungo termine. Il secondo punto toccato dal sindaco è stato il naviglio, un’opera ingegneristica di estrema importanza per il Parco, su cui si auspica però un intervento di riqualificazione anche ai fini della navigabilità. Il dialogo è già stato avviato con il consorzio Villoresi, ma l’intenzione è estenderlo anche alla Regione. L’ultimo punto toccato è stato il già dibattuto tema del secondo ponte sull’Adda. “Non possiamo ignorare l’impatto ambientale – ha detto – e dobbiamo fare molta attenzione a come e dove un’opera così rilevante si inserisce in un territorio che custodisce gioielli come il ponte San Michele, la forra e la diga di Robbiate”.

Anche il sindaco di Verderio, Danilo Villa, ha sottolineato l’importanza della presenza regionale nel dibattito sul nuovo ponte. “Oggi ci interfacciamo quasi esclusivamente con RFI – ha affermato – ma è fondamentale che anche l’assessorato al Territorio entri nel merito. Servono tempi giusti e tavoli di confronto: ci aiuti ad aprire un dialogo istituzionale strutturato”.

Il sindaco di Imbersago, Fabio Vergani, ha invece posto l’accento sulla valorizzazione dei luoghi e sulla necessità di concretezza. “Il traghetto leonardesco è primo in Lombardia nei ‘Luoghi del cuore’ del FAI – ha ricordato – un risultato mai ottenuto prima. Io chiedo però che per fare le cose ci siano risorse e volontà. Il nostro territorio ha un grande potenziale per il turismo sostenibile. I visitatori stranieri lo dimostrano. Abbiamo necessità di sgonfiare questa forma iper-turistica del lago e catalizzare l’attenzione sul fiume”. Ha quindi rilanciato con forza la proposta di ampliare i confini del Parco Adda Nord, facendo squadra tra istituzioni per coniugare tutela e sviluppo. “Facciamo veramente squadra, dobbiamo sì pensare alla tutela ma anche a creare occupazione”.
Il consigliere regionale Giacomo Zamperini, presente all’incontro, ha ribadito il proprio impegno nel fare rete, supportare le idee dei territori e promuovere progettualità condivise. È intervenuto infine anche il sindaco di Cornate d’Adda, Andrea Panzeri, che ha offerto infine una riflessione sulle competenze da definire con maggiore chiarezza tra i vari enti e sulla necessità di valutare con attenzione l’effettiva sostenibilità di alcuni interventi che, pur rispondendo a logiche energetiche, rischiano di compromettere il paesaggio.
L’incontro si è concluso a Imbersago, dove il sindaco Vergani – attuale unico ‘caronte dell'Adda’ – ha accompagnato i partecipanti lungo una traversata del traghetto leonardesco tra le due sponde del fiume.

A fare gli onori di casa è stato il presidente del Parco, Giorgio Monti, che ha espresso grande soddisfazione per l’opportunità di dialogare con l’assessore. Nelle sue parole, l’auspicio di un confronto costante e costruttivo su numerosi temi, dalle infrastrutture al fragile ecosistema della forra, dalla valorizzazione dell’agricoltura e del turismo alla gestione dell’alzaia, senza dimenticare l’importanza delle GEV e dei progetti di servizio civile.
L’assessore Comazzi ha accolto con entusiasmo l’invito, dichiarandosi “un po’ a casa” tra i rappresentanti di un territorio che ha definito “di straordinario valore paesaggistico”, sottolineando la ricchezza di scenari e la profondità storica che lo caratterizzano. Ha ringraziato i sindaci, le guardie ecologiche volontarie, il Consiglio Direttivo e il consigliere regionale Zamperini per il costante impegno. “È fondamentale – ha detto – che tra Regione e parchi ci sia un rapporto fluido, chiaro, basato sul dialogo. Questo incontro è importante, ma tornerò: dobbiamo parlarci sempre”.

Assessore Regionale al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi
Comazzi ha ribadito come l’attuale giunta regionale abbia voluto dare una centralità nuova ai parchi, istituendo un assessorato dedicato, svincolato da quello dell’agricoltura, proprio per garantire un approccio più omogeneo e strategico. Tra le novità normative, ha ricordato che la recente legge regionale ha riconosciuto al parco un ruolo vincolante rispetto alla realizzazione di impianti fotovoltaici, con l’obiettivo di coniugare la necessaria transizione energetica con la tutela del paesaggio. “Abbiamo stanziato cinque milioni di euro per investimenti nei parchi – ha affermato – ma serve anche capacità gestionale da parte di chi li amministra. I parchi devono diventare opportunità, non soltanto vincoli”.L’incontro ha rappresentato anche un momento importante per dare voce alle istanze dei territori. Il sindaco di Paderno d’Adda, Gianpaolo Torchio, ricordando che il parco è come “un filo blu che permette di inanellare una serie di luoghi”, ha richiamato l’attenzione su tre punti cruciali. In primo luogo la forra dell’Adda, tratto unico di rapide, un luogo affascinante frequentato anche da Leonardo da Vinci, che necessita però di un piano di valorizzazione a lungo termine. Il secondo punto toccato dal sindaco è stato il naviglio, un’opera ingegneristica di estrema importanza per il Parco, su cui si auspica però un intervento di riqualificazione anche ai fini della navigabilità. Il dialogo è già stato avviato con il consorzio Villoresi, ma l’intenzione è estenderlo anche alla Regione. L’ultimo punto toccato è stato il già dibattuto tema del secondo ponte sull’Adda. “Non possiamo ignorare l’impatto ambientale – ha detto – e dobbiamo fare molta attenzione a come e dove un’opera così rilevante si inserisce in un territorio che custodisce gioielli come il ponte San Michele, la forra e la diga di Robbiate”.

Anche il sindaco di Verderio, Danilo Villa, ha sottolineato l’importanza della presenza regionale nel dibattito sul nuovo ponte. “Oggi ci interfacciamo quasi esclusivamente con RFI – ha affermato – ma è fondamentale che anche l’assessorato al Territorio entri nel merito. Servono tempi giusti e tavoli di confronto: ci aiuti ad aprire un dialogo istituzionale strutturato”.

Il sindaco di Imbersago, Fabio Vergani, ha invece posto l’accento sulla valorizzazione dei luoghi e sulla necessità di concretezza. “Il traghetto leonardesco è primo in Lombardia nei ‘Luoghi del cuore’ del FAI – ha ricordato – un risultato mai ottenuto prima. Io chiedo però che per fare le cose ci siano risorse e volontà. Il nostro territorio ha un grande potenziale per il turismo sostenibile. I visitatori stranieri lo dimostrano. Abbiamo necessità di sgonfiare questa forma iper-turistica del lago e catalizzare l’attenzione sul fiume”. Ha quindi rilanciato con forza la proposta di ampliare i confini del Parco Adda Nord, facendo squadra tra istituzioni per coniugare tutela e sviluppo. “Facciamo veramente squadra, dobbiamo sì pensare alla tutela ma anche a creare occupazione”.
Il consigliere regionale Giacomo Zamperini, presente all’incontro, ha ribadito il proprio impegno nel fare rete, supportare le idee dei territori e promuovere progettualità condivise. È intervenuto infine anche il sindaco di Cornate d’Adda, Andrea Panzeri, che ha offerto infine una riflessione sulle competenze da definire con maggiore chiarezza tra i vari enti e sulla necessità di valutare con attenzione l’effettiva sostenibilità di alcuni interventi che, pur rispondendo a logiche energetiche, rischiano di compromettere il paesaggio.
L’incontro si è concluso a Imbersago, dove il sindaco Vergani – attuale unico ‘caronte dell'Adda’ – ha accompagnato i partecipanti lungo una traversata del traghetto leonardesco tra le due sponde del fiume.
E.Ma.