Impotenza
Ci chiedavamo il “che fare?” in questi tempi di guerra sia sul fronte Ucraina, ma in queste ore drammatiche dopo l’aggressione militare di Israele contro l’Iran, anche in Medio Oriente, si va scatenando un conflitto molto più grave, il sentimento più diffuso tra le persone è quello dell’impotenza dei comportamenti individuali e collettivi ad un richiamo alla ragionevolezza.
In Canada si è concluso un vertice dei G7, si è svolto proprio in concomitanza alla dissennata ed illegittima decisione di Netanyahu di sferrare questo bombardamento esteso in Iran senza una esplicita e ferma condanna del Governo di estrema destra israeliano, a dimostrazione della doppia morale e della ipocrisia delle potenze Occidentali, della puntuale condanna a Putin per l’aggressione all’ Ucraina e del connivente colpevole silenzio nei confronti di Netanyahu per la guerra contro l’Iran.
E’ molto strano quello che è avvenuto sotto i nostri occhi in questi giorni convulsi.
Donald Trump che si aggrega in ritardo e lascia questo summit, appositamente per non incontrare il Presidente ucraino, in anticipo, annunciando pesanti decisioni rispetto al Medio Oriente.
Tutti si aspettano un imminente intervento militare degli Stati Uniti a fianco di Israele contro l’Iran.
Auguriamoci che questo non avvenga, innanzi a noi abbiamo già vissuto esperienze di guerre preventive similari, in Afghanistan, in Irak, in Libia in Siria che ci hanno visti direttamente coinvolti e sistematicamente usciti sconfitti rispetto agli esiti finali, che tali conflitti hanno determinato per noi Occidentali.
Ora il rischio di un’altra guerra, è ancor più grande, ma l’esito si prospetta molto simile a quelli citati.
I grandi strateghi guerrafondai stanno esultando per questa escalation militare in questi teatri di guerra e con loro tanti, troppi “cattivi maestri” che hanno individuato quale risposta in Europa di procedere ad un riarmo generalizzato, imponendo il 2, il 3 il 5% delle spese militari per garantirci la sicurezza e soddisfare le loro tesi belliciste.
L’Iran non ha armi nucleari a differenza di Israele, Netanyahu per difendere la sua posizione personale evitando processi e la galera, ha scatenato questo conflitto, sicuramente con l’appoggio strategico e militare degli USA, non avrebbe mai potuto fare quanto sta facendo senza il loro assenso.
Cosa aspettano i governanti europei a fare la loro parte, a difendere i nostri interessi per un Europa Federale e popolare con proprie capacità di difesa comune ed iniziative diplomatiche dirette sia a Mosca come a Kiev ed in Israele e farla finita di di farsi prendere in giro?
C’è in gioco non la nostra sicurezza, oppure il nostro opulente tenore di vita, di mandarci in vacanza, ma la nostra dignità di persone oneste e civili, che vorrebbero vivere in un mondo di eguali con pari diritti, opportunità e responsabilità, non dei soggetti inerti ed impotenti.
In Canada si è concluso un vertice dei G7, si è svolto proprio in concomitanza alla dissennata ed illegittima decisione di Netanyahu di sferrare questo bombardamento esteso in Iran senza una esplicita e ferma condanna del Governo di estrema destra israeliano, a dimostrazione della doppia morale e della ipocrisia delle potenze Occidentali, della puntuale condanna a Putin per l’aggressione all’ Ucraina e del connivente colpevole silenzio nei confronti di Netanyahu per la guerra contro l’Iran.
E’ molto strano quello che è avvenuto sotto i nostri occhi in questi giorni convulsi.
Donald Trump che si aggrega in ritardo e lascia questo summit, appositamente per non incontrare il Presidente ucraino, in anticipo, annunciando pesanti decisioni rispetto al Medio Oriente.
Tutti si aspettano un imminente intervento militare degli Stati Uniti a fianco di Israele contro l’Iran.
Auguriamoci che questo non avvenga, innanzi a noi abbiamo già vissuto esperienze di guerre preventive similari, in Afghanistan, in Irak, in Libia in Siria che ci hanno visti direttamente coinvolti e sistematicamente usciti sconfitti rispetto agli esiti finali, che tali conflitti hanno determinato per noi Occidentali.
Ora il rischio di un’altra guerra, è ancor più grande, ma l’esito si prospetta molto simile a quelli citati.
I grandi strateghi guerrafondai stanno esultando per questa escalation militare in questi teatri di guerra e con loro tanti, troppi “cattivi maestri” che hanno individuato quale risposta in Europa di procedere ad un riarmo generalizzato, imponendo il 2, il 3 il 5% delle spese militari per garantirci la sicurezza e soddisfare le loro tesi belliciste.
L’Iran non ha armi nucleari a differenza di Israele, Netanyahu per difendere la sua posizione personale evitando processi e la galera, ha scatenato questo conflitto, sicuramente con l’appoggio strategico e militare degli USA, non avrebbe mai potuto fare quanto sta facendo senza il loro assenso.
Cosa aspettano i governanti europei a fare la loro parte, a difendere i nostri interessi per un Europa Federale e popolare con proprie capacità di difesa comune ed iniziative diplomatiche dirette sia a Mosca come a Kiev ed in Israele e farla finita di di farsi prendere in giro?
C’è in gioco non la nostra sicurezza, oppure il nostro opulente tenore di vita, di mandarci in vacanza, ma la nostra dignità di persone oneste e civili, che vorrebbero vivere in un mondo di eguali con pari diritti, opportunità e responsabilità, non dei soggetti inerti ed impotenti.
Sergio Fenaroli