Paderno, ponte: una proposta "a sud" da un architetto locale

Nella serata di martedì 17 giugno il sindaco Gianpaolo Torchio ha informato la Consulta Territorio e Ambiente sugli ultimi aggiornamenti riguardo la progettazione del nuovo ponte sull'Adda.
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Il primo cittadino ha comunicato che lo studio del traffico commissionato dai sindaci del meratese, essendo stato approvato a inizio settimana dalla Provincia, arriverà in ritardo rispetto al termine del Dibattito Pubblico. Uno studio che risulterà fondamentale per ragionare sulla mitigazione del traffico che impatterà il territorio drasticamente, a prescindere dal posizionamento del viadotto. Per quanto riguarda un contenimento del passaggio dei mezzi pesanti, Torchio ha ricordato la possibilità, indicata dal consigliere provinciale Mauro Piazza, di mantenere, per un periodo transitorio, le limitazioni attualmente in vigore sul San Michele sul nuovo viadotto, per garantire un flusso veicolare simile a quello attuale nell'attesa della realizzazione di nuove opere viabilistiche. Una proposta che se si risolverà con la semplice limitazione del traffico pesante, non porterà ad una mitigazione della circolazione leggera, che aumenterà almeno del 60%. Il senso unico alternato, attualmente vigente, sarebbe la soluzione che porterebbe più sollievo alla mole di traffico.
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Dopo l'annuncio del Cal e dell'assessore regionale Claudia Terzi della possibilità di realizzare altri due ponti, uno sulla Pedemontana e uno tra Medolago e Suisio, i sindaci del meratese e del monzese hanno instaurato un ragionamento comune per capire l'interconnessione tra queste due opere e il nuovo San Michele. “È possibile che mettiamo sul tavolo questi discorsi in sede separata senza una connessione?” ha commentato Torchio.
Un secondo tema è l'elaborazione, tra i Comuni di Imbersago, Paderno, Robbiate e Verderio, di una risposta sul posizionamento del ponte, un'alternativa all'opzione 1, la più gettonata, proposta da Rfi e Regione, di un unico viadotto. “È quattro anni che poniamo la domanda su come affrontare l'incremento del traffico, una risposta non ci è stata data. Però questo non ci vuole far chiudere nella posizione che il ponte si debba fare da un'altra parte”.
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Il sindaco Gianpaolo Torchio

Il sindaco ha spiegato che è arrivata una proposta da un architetto locale che individua un canale a 1.6 chilometri a sud del San Michele, nel territorio della “campagna” padernese (a nord della Fornace) con un viadotto stradale e ferroviario che sfocerebbe tra Medolago e Calusco sulla sponda bergamasca. Un progetto che sta ricevendo una verifica geologica e che si presenta come un'ipotesi interessante, in quanto non porterebbe a sventrare i centri abitati e asfaltare i paesi. “La nostra idea è di fare un approfondimento, perché pur comportando un importante consumo di suolo e un effetto barriera, risulta meno impattante sull'abitato”. Il dibattito continuerà nei prossimi mesi sia in ambito pubblico, sia in un dialogo tra gli enti per arrivare, dopo il termine di 120 giorni del dibattito pubblico e la classica procedura per le opere pubbliche, ad approvare un ponte sostenibile non solo sotto l'aspetto paesaggistico e ferroviario, ma soprattutto viabilistico.
Durante la seduta la Consulta ha inoltre programmato una ricognizione in paese, durante l'estate, della segnaletica verticale, per individuare cartelli obsoleti o usurati che necessitano di sostituzione. Il gruppo si è trovato in accordo sulla programmazione di più incontri durante l'anno, per la pulizia del paese in collaborazione con Plastic Free e tessendo un rapporto con il gruppo di Cammino. Infine è stato valutato di distribuire un sondaggio sul servizio del deposito biciclette, richiesto da tempo dai cittadini, ma che dopo la sua apertura lo scorso dicembre ha registrato una bassa fruizione.
I.Bi.
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