E la chiamano civiltà
L' Iran non può avere l' atomica! Ma Israele si!
Qualcuno mi può spiegare perché uno Stato che si sta comportando come un terrorista ammazzando sistematicamente donne e bambini non solo palestinesi può rivendicarne l'esclusiva in Medio Oriente peraltro in nome di una solo presunta maggior "civiltà" rispetto a Teheran?
E se il Diritto Internazionale viene calpestato dai " migliori" con quale coerenza chiediamo sia rispettato dagli altri?
E se intere popolazioni sono tenute sotto schiaffo dalle cosiddette nazioni progredite occidentali ( in primis gli Usa) mosse da egoistici calcoli geopolitici come si potrà pretendere che non solo nei congiunti delle loro inermi vittime non possa crescere un insopprimibile odio e il peggior risentimento?
E se si parla e straparla di etica e di rispetto dei valori occidentali e dei diritti umani che li dovrebbero garantire in tutto il mondo ma si osserva ormai sistematicamente prevalere l' uso della forza nelle controversie internazionali come non aspettarsi altrettanti contraccolpi che consacrino l' uso della prepotenza nella vita di tutti i giorni e in particolare nei comportamenti di una gioventù spesso criticata ma con sempre meno modelli credibili da proporre loro?
Sono qui al mare per una breve vacanza ma non riesco a non pensare a chi non molto lontano da noi subisce atrocità di ogni genere. Atrocità contro cui da semplice cittadino tra i 300.000 di Roma per Gaza avevo convintamente manifestato.
Ma la domanda da porsi non può non essere almeno quella di dirci che tutto ciò ci riguarda e che, ad esempio, non ha ragione quel bagnante sentito occasionalmente passando che sentenziava contro i pacifisti da salotto che fanno i ..... con il culo degli altri. E tu che fai, mi si è a stento strozzato in gola, uomo del " io mi faccio i ..... miei". Pensi di essere al sicuro solo perché non sei direttamente coinvolto o ancora peggio perché condividi ciò che quel criminale di Netanyahu e la sua cricca stanno orribilmente compiendo nei confronti di inermi bambini e donne in nome della peggior ipocrisia? Quei volti insanguinati non potrebbero essere quelli dei tuoi figli e nipoti?
Se il mondo gira al contrario, caro cittadino che sentenzia, è anche perché tu affermi che non ti riguarda.
E ti dico: nelle piccole come nelle grandi ingiustizie tocca a tutti e a ognuno di noi stare a guardare rassegnati oppure ....?
E più in tanti si è e più ci si può reciprocamente scuotere dal senso di impotenza che pure ci attanaglia e, in crescendo, incalzare i nostri ignavi governi che pensano solo a riarmarsi invece che fare l'unica cosa realmente efficace per fermare i conflitti. Quella di non fornire armi ai belligeranti e soprattutto a coloro che predicano civiltà ma praticano barbarie.
Tutt' altro che applicare la nostra preziosissima Costituzione che ripudia senza appello la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Che il Dio degli oppressi e la vera umanità di chi continua a credere nella Giustizia possa fare la differenza.
Qualcuno mi può spiegare perché uno Stato che si sta comportando come un terrorista ammazzando sistematicamente donne e bambini non solo palestinesi può rivendicarne l'esclusiva in Medio Oriente peraltro in nome di una solo presunta maggior "civiltà" rispetto a Teheran?
E se il Diritto Internazionale viene calpestato dai " migliori" con quale coerenza chiediamo sia rispettato dagli altri?
E se intere popolazioni sono tenute sotto schiaffo dalle cosiddette nazioni progredite occidentali ( in primis gli Usa) mosse da egoistici calcoli geopolitici come si potrà pretendere che non solo nei congiunti delle loro inermi vittime non possa crescere un insopprimibile odio e il peggior risentimento?
E se si parla e straparla di etica e di rispetto dei valori occidentali e dei diritti umani che li dovrebbero garantire in tutto il mondo ma si osserva ormai sistematicamente prevalere l' uso della forza nelle controversie internazionali come non aspettarsi altrettanti contraccolpi che consacrino l' uso della prepotenza nella vita di tutti i giorni e in particolare nei comportamenti di una gioventù spesso criticata ma con sempre meno modelli credibili da proporre loro?
Sono qui al mare per una breve vacanza ma non riesco a non pensare a chi non molto lontano da noi subisce atrocità di ogni genere. Atrocità contro cui da semplice cittadino tra i 300.000 di Roma per Gaza avevo convintamente manifestato.
Ma la domanda da porsi non può non essere almeno quella di dirci che tutto ciò ci riguarda e che, ad esempio, non ha ragione quel bagnante sentito occasionalmente passando che sentenziava contro i pacifisti da salotto che fanno i ..... con il culo degli altri. E tu che fai, mi si è a stento strozzato in gola, uomo del " io mi faccio i ..... miei". Pensi di essere al sicuro solo perché non sei direttamente coinvolto o ancora peggio perché condividi ciò che quel criminale di Netanyahu e la sua cricca stanno orribilmente compiendo nei confronti di inermi bambini e donne in nome della peggior ipocrisia? Quei volti insanguinati non potrebbero essere quelli dei tuoi figli e nipoti?
Se il mondo gira al contrario, caro cittadino che sentenzia, è anche perché tu affermi che non ti riguarda.
E ti dico: nelle piccole come nelle grandi ingiustizie tocca a tutti e a ognuno di noi stare a guardare rassegnati oppure ....?
E più in tanti si è e più ci si può reciprocamente scuotere dal senso di impotenza che pure ci attanaglia e, in crescendo, incalzare i nostri ignavi governi che pensano solo a riarmarsi invece che fare l'unica cosa realmente efficace per fermare i conflitti. Quella di non fornire armi ai belligeranti e soprattutto a coloro che predicano civiltà ma praticano barbarie.
Tutt' altro che applicare la nostra preziosissima Costituzione che ripudia senza appello la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Che il Dio degli oppressi e la vera umanità di chi continua a credere nella Giustizia possa fare la differenza.
Germano Bosisio