Brivio: messa in occasione del 155° dell’asilo ‘Cesare Cantù’
Nel pomeriggio di sabato 14 giugno la chiesa prepositurale di Brivio ha ospitato la celebrazione di una santa Messa molto partecipata in occasione del 155° anniversario di fondazione della Scuola dell’Infanzia “Cesare Cantù”, un’istituzione che da generazioni rappresenta un punto di riferimento educativo per la comunità briviese.
Fondata nel lontano 1874 come ente morale per rispondere ai bisogni delle famiglie del paese, la scuola è ancora oggi un segno concreto dell’impegno della comunità nei confronti dei più piccoli. La sua ispirazione cristiana, i valori evangelici su cui è fondata e l’appartenenza alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) di Lecco ne fanno una realtà viva e radicata nel territorio.
Alla celebrazione, presieduta dal parroco don Emilio Colombo, hanno partecipato numerosi fedeli. Dai bambini attualmente iscritti, genitori, insegnanti, suore della Famiglia del Sacro Cuore, a ex alunni ormai adulti, e anziani che hanno vissuto l’esperienza dell’asilo molti decenni fa. Un’occasione per ritrovarsi e ringraziare per il dono di una scuola che da 155 anni accoglie, educa e accompagna.
Durante l’omelia, don Emilio si è rivolto con semplicità e affetto ai bambini presenti, condividendo tre pensieri centrati sul significato profondo dell’asilo.
Richiamando la prima lettura, don Emilio ha parlato di Abramo che, vedendo tre ospiti avvicinarsi alla sua tenda, li invita ad entrare, li fa riposare dal caldo e prepara per loro da mangiare e bere. "Ecco cos’è l’asilo", ha detto il parroco: "è il luogo dove si viene accolti, dove c’è spazio per ognuno, dove si sta bene insieme”.
Nella seconda lettura si è parlato di parole mute e di idoli silenziosi. Don Emilio ha allora chiesto ai bambini quali fossero le parole più dolci che conoscessero. Ha ricordato come alla scuola materna si imparino non solo le prime parole, ma anche le parole buone, quelle che costruiscono relazioni e che fanno sentire amati.
Commentando il Vangelo, il sacerdote poi ha sottolineato come Gesù dica che chi accoglie i suoi comandamenti e li osserva, dimostra di amarlo. Così anche a scuola si impara l’obbedienza come forma di amore: seguire le regole, ascoltare le maestre, rispettare gli altri. “Alla scuola materna”, ha concluso don Emilio, "si impara ad accogliere, parlare con amore e obbedire”. Tre semi preziosi che crescono nei bambini e che rimangono anche quando diventano grandi.
Al termine della messa, la festa è proseguita nei locali della scuola con un momento conviviale. È stato organizzato infatti un’apericena all’aperto, giochi e la magia di uno spettacolo tenuto da un mago, che ha fatto brillare gli occhi ai bambini e riportato un sorriso anche sui volti degli adulti. Il 155° anniversario della Scuola dell’Infanzia "Cesare Cantù" è stato così non solo un’occasione di celebrazione, ma anche un forte segno di gratitudine e speranza per il futuro, a conferma di quanto l’impegno educativo sia importante per la comunità di Brivio.
Fondata nel lontano 1874 come ente morale per rispondere ai bisogni delle famiglie del paese, la scuola è ancora oggi un segno concreto dell’impegno della comunità nei confronti dei più piccoli. La sua ispirazione cristiana, i valori evangelici su cui è fondata e l’appartenenza alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) di Lecco ne fanno una realtà viva e radicata nel territorio.
Alla celebrazione, presieduta dal parroco don Emilio Colombo, hanno partecipato numerosi fedeli. Dai bambini attualmente iscritti, genitori, insegnanti, suore della Famiglia del Sacro Cuore, a ex alunni ormai adulti, e anziani che hanno vissuto l’esperienza dell’asilo molti decenni fa. Un’occasione per ritrovarsi e ringraziare per il dono di una scuola che da 155 anni accoglie, educa e accompagna.
Durante l’omelia, don Emilio si è rivolto con semplicità e affetto ai bambini presenti, condividendo tre pensieri centrati sul significato profondo dell’asilo.
Richiamando la prima lettura, don Emilio ha parlato di Abramo che, vedendo tre ospiti avvicinarsi alla sua tenda, li invita ad entrare, li fa riposare dal caldo e prepara per loro da mangiare e bere. "Ecco cos’è l’asilo", ha detto il parroco: "è il luogo dove si viene accolti, dove c’è spazio per ognuno, dove si sta bene insieme”.
Nella seconda lettura si è parlato di parole mute e di idoli silenziosi. Don Emilio ha allora chiesto ai bambini quali fossero le parole più dolci che conoscessero. Ha ricordato come alla scuola materna si imparino non solo le prime parole, ma anche le parole buone, quelle che costruiscono relazioni e che fanno sentire amati.
Commentando il Vangelo, il sacerdote poi ha sottolineato come Gesù dica che chi accoglie i suoi comandamenti e li osserva, dimostra di amarlo. Così anche a scuola si impara l’obbedienza come forma di amore: seguire le regole, ascoltare le maestre, rispettare gli altri. “Alla scuola materna”, ha concluso don Emilio, "si impara ad accogliere, parlare con amore e obbedire”. Tre semi preziosi che crescono nei bambini e che rimangono anche quando diventano grandi.
Al termine della messa, la festa è proseguita nei locali della scuola con un momento conviviale. È stato organizzato infatti un’apericena all’aperto, giochi e la magia di uno spettacolo tenuto da un mago, che ha fatto brillare gli occhi ai bambini e riportato un sorriso anche sui volti degli adulti. Il 155° anniversario della Scuola dell’Infanzia "Cesare Cantù" è stato così non solo un’occasione di celebrazione, ma anche un forte segno di gratitudine e speranza per il futuro, a conferma di quanto l’impegno educativo sia importante per la comunità di Brivio.
E.Ma.