L'attacco di Arianna Meloni al referendum è vergognoso
Referendum-Fragomeli (Pd): “Gravissimo l’attacco di Arianna Meloni. Giorgia si dissoci e ponga al primo posto il rispetto della democrazia e della Costituzione”
“L’attacco di Arianna Meloni ai referendum è gravissimo”. Il consigliere regionale e vicesegretario del Partito democratico lombardo Gian Mario Fragomeli commenta così quanto affermato da Arianna Meloni che ha definito i referendum “ primarie del centro sinistra a spese degli italiani”.
“Nessuno prima d‘ora- attacca Fragomeli- aveva mai messo in discussione i referendum, uno strumento previsto dalla nostra Carta costituzionale per sferrare un attacco tutto politico ai partiti di un altro schieramento. Tutti i referendum abrogativi degli ultimi 20 anni, fatta eccezione per quello sull’acqua pubblica, non hanno raggiunto il quorum e quelli per cui si è votato l’8 e il 9 giugno scorso hanno raggiunto percentuali in linea con quelli delle precedenti consultazioni, ad esempio quello sulle trivelle e la procreazione assistita. Denigrare i referendum, oltretutto per un ‘attacco politico, significa non avere alcun rispetto per la democrazia, per il diritto a raccogliere le firme e per la conseguente espressione popolare. Giorgia Meloni si dissoci immediatamente dalle parole della sorella e dimostri di anteporre ai vincoli famigliari il rispetto per la Costituzione e la democrazia e di onorare il ruolo che ricopre”.
“L’attacco di Arianna Meloni ai referendum è gravissimo”. Il consigliere regionale e vicesegretario del Partito democratico lombardo Gian Mario Fragomeli commenta così quanto affermato da Arianna Meloni che ha definito i referendum “ primarie del centro sinistra a spese degli italiani”.
“Nessuno prima d‘ora- attacca Fragomeli- aveva mai messo in discussione i referendum, uno strumento previsto dalla nostra Carta costituzionale per sferrare un attacco tutto politico ai partiti di un altro schieramento. Tutti i referendum abrogativi degli ultimi 20 anni, fatta eccezione per quello sull’acqua pubblica, non hanno raggiunto il quorum e quelli per cui si è votato l’8 e il 9 giugno scorso hanno raggiunto percentuali in linea con quelli delle precedenti consultazioni, ad esempio quello sulle trivelle e la procreazione assistita. Denigrare i referendum, oltretutto per un ‘attacco politico, significa non avere alcun rispetto per la democrazia, per il diritto a raccogliere le firme e per la conseguente espressione popolare. Giorgia Meloni si dissoci immediatamente dalle parole della sorella e dimostri di anteporre ai vincoli famigliari il rispetto per la Costituzione e la democrazia e di onorare il ruolo che ricopre”.
