Robbiate: “Fino al Sole, fino alla Luna” contro la violenza
La biblioteca di Robbiate ha tenuto un momento di approfondimento e sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L'occasione è stata data dalla presentazione del romanzo “Fino al Sole, fino alla Luna” di Marisa Mazzini.
Il libro, intenso e toccante, racconta in forma autobiografica la storia di Erika, una bambina cresciuta in una casa dove la violenza è presenza costante, dove l’amore si trasforma in paura e dove il silenzio diventa complice. Attraverso una narrazione lucida e carica di emotività, Erika osserva e cerca di dare un senso agli abusi subiti da lei e da sua madre, trovando rifugio nella storia di Montezuma e della conquista del Messico: una metafora che si intreccia con la sua esperienza personale, un parallelismo che rafforza il messaggio del romanzo. La figura dell’imperatore azteco, incapace di riconoscere il pericolo imminente, si riflette nella madre di Erika, che si ostina a credere in un amore già corrotto dalla violenza. L’autrice ha spiegato come la scrittura sia nata dalla necessità di dare voce a un vissuto ancora oggi taciuto da molti, e soprattutto di raccontare il punto di vista dei bambini, spesso dimenticati nelle narrazioni sulla violenza domestica. “A partire da che cosa si smette di essere brave persone? Dal primo urlo in faccia? Forse dal primo spintone?”, si chiede Erika nel romanzo. Un interrogativo che si fa collettivo, che coinvolge chi legge e lo invita a non voltarsi dall’altra parte. La presentazione è stata accompagnata da letture ad alta voce, testimonianze e riflessioni condivise, creando uno spazio protetto di ascolto e consapevolezza. Il libro è stato simbolicamente abbinato alla miscela delle donne di Caffè Ernani, dedicata alla forza femminile e alla capacità di resistere e rinascere. “Fino al Sole, fino alla Luna”, con le sue 223 pagine e il suo linguaggio diretto e profondo, si annuncia come un romanzo necessario, capace di scuotere le coscienze e di trasformare il dolore in strumento di lotta e consapevolezza. Una lettura che non si dimentica, e che chiede con forza di essere ascoltata.
Il libro, intenso e toccante, racconta in forma autobiografica la storia di Erika, una bambina cresciuta in una casa dove la violenza è presenza costante, dove l’amore si trasforma in paura e dove il silenzio diventa complice. Attraverso una narrazione lucida e carica di emotività, Erika osserva e cerca di dare un senso agli abusi subiti da lei e da sua madre, trovando rifugio nella storia di Montezuma e della conquista del Messico: una metafora che si intreccia con la sua esperienza personale, un parallelismo che rafforza il messaggio del romanzo. La figura dell’imperatore azteco, incapace di riconoscere il pericolo imminente, si riflette nella madre di Erika, che si ostina a credere in un amore già corrotto dalla violenza. L’autrice ha spiegato come la scrittura sia nata dalla necessità di dare voce a un vissuto ancora oggi taciuto da molti, e soprattutto di raccontare il punto di vista dei bambini, spesso dimenticati nelle narrazioni sulla violenza domestica. “A partire da che cosa si smette di essere brave persone? Dal primo urlo in faccia? Forse dal primo spintone?”, si chiede Erika nel romanzo. Un interrogativo che si fa collettivo, che coinvolge chi legge e lo invita a non voltarsi dall’altra parte. La presentazione è stata accompagnata da letture ad alta voce, testimonianze e riflessioni condivise, creando uno spazio protetto di ascolto e consapevolezza. Il libro è stato simbolicamente abbinato alla miscela delle donne di Caffè Ernani, dedicata alla forza femminile e alla capacità di resistere e rinascere. “Fino al Sole, fino alla Luna”, con le sue 223 pagine e il suo linguaggio diretto e profondo, si annuncia come un romanzo necessario, capace di scuotere le coscienze e di trasformare il dolore in strumento di lotta e consapevolezza. Una lettura che non si dimentica, e che chiede con forza di essere ascoltata.
A.Va.