Se vota il 50%, quorum scenda al 35%

Al signor Emilio, che interpreta il voto alle politiche, alle amministrative e ai referendum " a modo suo", ricordo che un'astensione proposta dalla premier e da due segretari di partito che sono anche ministri non mi sembra francamente il massimo, così come non mi sembra corretto che le principali reti televisive pubbliche, TeleMeloni Rai e Mediaset (entrambe di centrodestra) abbiano dato modestissima pubblicità ai referendum. Non a caso nella classifica francese sulla libertà di stampa l'Italia sia al 49° posto, ultima tra i Paesi occidentali. Ho sempre votato in tutte le elezioni e referendum, sia politici che economici e civili. Se non si condivide una proposta di referendum si vota NO, non ci si lava le mani come Ponzio Pilato (che praticamente mandò a morte Gesù) mostrando indifferenza e menefreghismo su temi comunque importanti! Personalmente sul referendum costituzionale di Renzi, nonostante il mio partito fosse per il SÌ, andai a votare NO perché a mio avviso una legge che cambiava oltre 40 articoli della Costituzione stravolgeva la stessa! Premesso che comunque i SÌ ai referendum sono stati più numerosi di coloro che a suo tempo hanno votato la Meloni, a mio avviso, considerando le astensioni in tutte le elezioni, comprese le politiche e le amministrative, sarebbe opportuno ridurre il quorum al 30/35%. La saluto.
Pietro C.
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