San Rocco: stagno “verde” come prima dell’intervento
Come era facile immaginare, la scarsissima profondità e il modesto apporto d’acqua dell’immissario, il tutto “cotto” dai raggi del sole a 30 gradi hanno determinato la ricopertura della superficie dello stagno di San Rocco di una patina verde.

Che, con l’aggiunta del piccolo canneto in fase di crescita e dei rovi all’incile riportano le condizioni del bacino artificiale a prima dell’intervento di riqualificazione iniziato a fine novembre 2024 e non ancora ultimato. Non è dato sapere quanto incida in tutto ciò il non aver asportato l’intera fanghiglia che ricopriva il fondo artificiale, secondo alcune testimonianze di vecchi contadini, in pietra grezza, resta però il fatto che l’immagine non si presta proprio a una inaugurazione. Peraltro non si sa se saranno immessi i pesci, autoctoni o alloctoni né altra fauna ittica, dopo la storditura e l’eliminazione di oltre 150 pesci che nuotavano nello stagno prima dei lavori.

Qualche spiegazione da parte dell’assessorato all’Ecologia e dai relativi uffici tecnici sarebbe auspicabile dato l’investimento di circa 300mila euro.

Che, con l’aggiunta del piccolo canneto in fase di crescita e dei rovi all’incile riportano le condizioni del bacino artificiale a prima dell’intervento di riqualificazione iniziato a fine novembre 2024 e non ancora ultimato. Non è dato sapere quanto incida in tutto ciò il non aver asportato l’intera fanghiglia che ricopriva il fondo artificiale, secondo alcune testimonianze di vecchi contadini, in pietra grezza, resta però il fatto che l’immagine non si presta proprio a una inaugurazione. Peraltro non si sa se saranno immessi i pesci, autoctoni o alloctoni né altra fauna ittica, dopo la storditura e l’eliminazione di oltre 150 pesci che nuotavano nello stagno prima dei lavori.

Qualche spiegazione da parte dell’assessorato all’Ecologia e dai relativi uffici tecnici sarebbe auspicabile dato l’investimento di circa 300mila euro.
