Lomagna: in aula il racconto di marito e moglie dei due ex
Questa mattina nell’aula del tribunale di Lecco, davanti al giudice Martina Beggio, sono comparsi il marito della parte civile e la moglie dell’imputato accusato di minacce e violazione della normativa che disciplina la detenzione di armi e munizioni.
La vicenda che risale al novembre 2022 e che si è svolta a Lomagna riguarda una ormai ex coppia che aveva intrattenuto una relazione extraconiugale e che, dopo il naufragare e il deteriorarsi del rapporto, si è ritrovata in tribunale.
A ripercorrere la vicenda è stato il marito della donna (assistita dall’avvocato Alfredo Casaletto) che, mentre si recava al nuovo lavoro a poche centinaia di metri da casa, aveva incontrato l’imputato il quale l’aveva minacciata con un coltello, dall’impugnatura di avorio, urlando che se avesse rivelato la loro relazione avrebbe fatto una brutta fine. Spaventata la donna aveva avvisato il marito il quale qualche giorno dopo aveva incontrato l’uomo, mentre passeggiava con il cane, e all’invito a lasciare stare la donna, aveva aperto la giacca mostrando una pistola. Terrorizzato il marito della parte civile era tornato a casa, raccontando l’accaduto e chiedendo alla donna di fare denuncia. Una richiesta rimasta inascoltata per paura ma concretizzatasi qualche giorno dopo in un esposto ai carabinieri di Casatenovo. I militari, ravvisato il potenziale pericolo, si erano recati a casa dell’odierno imputato per una perquisizione dove però non avevano trovato il coltello descritto ma una pistola, regolarmente detenuta, e munizioni che non erano invece state segnalate.
Diverso il racconto fatto dall’imputato alla moglie a cui aveva riferito dell’incontro del 7 novembre per un chiarimento con la donna e delle sue continue richieste di denaro.
Il processo è stato aggiornato al 21 ottobre ore 13.45 per la discussione finale.
La vicenda che risale al novembre 2022 e che si è svolta a Lomagna riguarda una ormai ex coppia che aveva intrattenuto una relazione extraconiugale e che, dopo il naufragare e il deteriorarsi del rapporto, si è ritrovata in tribunale.
A ripercorrere la vicenda è stato il marito della donna (assistita dall’avvocato Alfredo Casaletto) che, mentre si recava al nuovo lavoro a poche centinaia di metri da casa, aveva incontrato l’imputato il quale l’aveva minacciata con un coltello, dall’impugnatura di avorio, urlando che se avesse rivelato la loro relazione avrebbe fatto una brutta fine. Spaventata la donna aveva avvisato il marito il quale qualche giorno dopo aveva incontrato l’uomo, mentre passeggiava con il cane, e all’invito a lasciare stare la donna, aveva aperto la giacca mostrando una pistola. Terrorizzato il marito della parte civile era tornato a casa, raccontando l’accaduto e chiedendo alla donna di fare denuncia. Una richiesta rimasta inascoltata per paura ma concretizzatasi qualche giorno dopo in un esposto ai carabinieri di Casatenovo. I militari, ravvisato il potenziale pericolo, si erano recati a casa dell’odierno imputato per una perquisizione dove però non avevano trovato il coltello descritto ma una pistola, regolarmente detenuta, e munizioni che non erano invece state segnalate.
Diverso il racconto fatto dall’imputato alla moglie a cui aveva riferito dell’incontro del 7 novembre per un chiarimento con la donna e delle sue continue richieste di denaro.
Il processo è stato aggiornato al 21 ottobre ore 13.45 per la discussione finale.
S.V.