Olgiate: 180mila € di tasse arretrate per 150 “frontisti”
Ammonta a 180.000 euro la cifra che 150 famiglie “frontiste” (ossia che abitano davanti a un corso d’acqua) nel Comune di Olgiate Molgora dovranno pagare di tasse arretrate per utilizzo di aree demaniali.
Il Comune infatti si è visto sollecitare da Regione la riscossione di questa cifra, che va ricondotta a una Legge Regionale in vigore dal 2003, che prevede per coloro che utilizzano il demanio pubblico per scarico di acque bianche, piuttosto che per eventuali ponticelli, o una qualsiasi altra forma di utilizzo di suolo pubblico, che paghino un’imposta.
La stessa Legge, rinnovata nel 2016, prevede che gli enti deputatati alla riscossione di questa tassa siano i Comuni. Anche Olgiate quindi, recepito il sollecito, ha dato mandato a un’agenzia di riscossione di censire quante siano effettivamente le famiglie che in paese devono pagare questa tassa. Sono stati fatti accertamenti a ritroso fino a 5 anni ed è emerso appunto che 150 famiglie dovranno pagare un totale di 180.000 euro.
Tra chi dovrà pagare vi sono anche grosse aziende a cui spettano cifre cospicue comprese nei 180.000 euro. Tuttavia anche tra i privati cittadini c’è chi dovrà sborsare anche fino a 1.000 euro.
“Ci dispiace moltissimo – commenta il sindaco Giovanni Battista Bernocco. – Noi come Comune abbiamo cercato di rimandare il più possibile questa cosa, ma ora non possiamo più fare diversamente, perché altrimenti potremmo andare incontro a un danno erariale”.
Lo scopo di questa tassa sarebbe quello di accantonare risorse utili alla manutenzione dei torrenti stessi. “Ultimamente sono sempre più frequenti i casi di inondazione e questi soldi servono per intervenire sul bacino demaniale e provvedere alla messa in sicurezza. Motivo per cui siamo stati costretti a riscuotere. Trovo sia corretto informare i cittadini a riguardo, anche se dispiace”.
Il Comune infatti si è visto sollecitare da Regione la riscossione di questa cifra, che va ricondotta a una Legge Regionale in vigore dal 2003, che prevede per coloro che utilizzano il demanio pubblico per scarico di acque bianche, piuttosto che per eventuali ponticelli, o una qualsiasi altra forma di utilizzo di suolo pubblico, che paghino un’imposta.
La stessa Legge, rinnovata nel 2016, prevede che gli enti deputatati alla riscossione di questa tassa siano i Comuni. Anche Olgiate quindi, recepito il sollecito, ha dato mandato a un’agenzia di riscossione di censire quante siano effettivamente le famiglie che in paese devono pagare questa tassa. Sono stati fatti accertamenti a ritroso fino a 5 anni ed è emerso appunto che 150 famiglie dovranno pagare un totale di 180.000 euro.
Tra chi dovrà pagare vi sono anche grosse aziende a cui spettano cifre cospicue comprese nei 180.000 euro. Tuttavia anche tra i privati cittadini c’è chi dovrà sborsare anche fino a 1.000 euro.
“Ci dispiace moltissimo – commenta il sindaco Giovanni Battista Bernocco. – Noi come Comune abbiamo cercato di rimandare il più possibile questa cosa, ma ora non possiamo più fare diversamente, perché altrimenti potremmo andare incontro a un danno erariale”.
Lo scopo di questa tassa sarebbe quello di accantonare risorse utili alla manutenzione dei torrenti stessi. “Ultimamente sono sempre più frequenti i casi di inondazione e questi soldi servono per intervenire sul bacino demaniale e provvedere alla messa in sicurezza. Motivo per cui siamo stati costretti a riscuotere. Trovo sia corretto informare i cittadini a riguardo, anche se dispiace”.
E.Ma.