Nuovo ponte san Michele. Sindaco Baraggia (Aicurzio): “Come un grattacielo accanto alla tour Eiffel”
In un lungo e articolato, oltre che dettagliato intervento, il sindaco di Aicurzio Matteo Baraggia, che già durante il secondo incontro del dibattito pubblico, aveva espresso non solo la sua contrarietà ma aveva avanzato una proposta, è tornato sull'argomento esponendola alla cittadinanza.

Una ipotesi 7 km a sud del san Michele, definita quarta alternativa, e che andrebbe a risolvere il problema ferroviario agganciandosi alla gronda merci Carnate-Bergamo già prevista (e oggetto di espropri), è stata particolarmente apprezzata e su questa si è chiesto agli amministratori di ragionare.
“Il san Michele ricalca l'architettura della tour Eiffel. È un po' come se domani Macron decidesse di costruire un grattacielo a trenta metri dalla torre” ha iconizzato prima di leggere il suo intervento.

Il sindaco Matteo Baraggia
Una ipotesi 7 km a sud del san Michele, definita quarta alternativa, e che andrebbe a risolvere il problema ferroviario agganciandosi alla gronda merci Carnate-Bergamo già prevista (e oggetto di espropri), è stata particolarmente apprezzata e su questa si è chiesto agli amministratori di ragionare.
“Il san Michele ricalca l'architettura della tour Eiffel. È un po' come se domani Macron decidesse di costruire un grattacielo a trenta metri dalla torre” ha iconizzato prima di leggere il suo intervento.
Va preso in considerazione un territorio allargato che abbraccia almeno le province di Milano, Como, Varese, Bergamo, Lecco e Monza della Brianza. Oggi l'attenzione la poniamo all'attraversamento dell'Adda e quali solo le previsioni di infrastrutture sul nostro territorio. Da Carnate a Bergamo è previsto un corridoio infrastrutturale, già oggetto di espropri, per la realizzazione della ferrovia Gronda Nord Est affiancata alla tratta D di pedemontana, un'opera internazionale. Il progetto prevede il raddoppio della linea da Seregno a Carnate e una nuova linea a doppio binario da Carnate a Bergamo attraversando l'Adda a 7,5 km sud/est dell'attuale Ponte San Michele, lunga 24 km comprese le interconnessioni.
I soggetti coinvolti sono: Rete Ferroviaria Italiana s.p.a., il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell'Ambiente e il Ministero dei Beni culturali e la Regione Lombardia.
L'ultimazione dell'opera è prevista per fine 2030, anche se è molto probabile uno slittamento dei termini, fatto salvo che ci sia l'impegno di tutti gli attori a recuperare il tempo perduto.
Nel 2023 è apparsa un'importante novità, cioè l'inizio dei lavori per il DOCFAP (documento di fattibilità di alternative progettuali). Da ciò è derivato un rallentamento della progettazione definitiva della nuova linea. L'Appendice 10 al Contratto di Programma 2022-2026 di Rete Ferroviaria Italiana ha previsto l'avvio di un documento di fattibilità di proposte alternative al progetto preliminare della nuova linea Carnate - Bergamo (Gronda Nord – Est).
Lo scorso anno si è tenuto un primo incontro durante il quale Italferr ci ha illustrato lo scenario di tre ipotesi del nuovo ponte a servizio della linea storica Seregno - Bergamo, senza menzionare la Gronda Nord Est e senza menzionare che il tutto fosse finalizzato quale alternativa alla stessa opera. Se ricordate il mio intervento, bocciai senza mezze misure quelle proposte. Il 22 maggio 2025 si è aperto il Dibattito Pubblico quale fase per definire il Docfap.
E' chiaro a questo punto il silenzio assoluto dei responsabili, così come l'assenza degli attori principali e in modo particolare di Regione Lombardia e dei Ministeri coinvolti, al quesito che ho formulato se il raddoppio della linea Carnate - Paderno d'Adda - Calusco d'Adda - Terno d'Isola - Ponte San Pietro fosse una sostituzione e cancellazione definitiva della Gronda Nord Est. È questa la scelta che vorrebbero portare avanti? Ricordo anche che quando si parla di treni merci internazionali si parla di convogli di 500/600 metri (in Europa lo standard è di 750 metri), con i vagoni lunghi 20 metri fino a un numero di 25/30 vagoni per treno.
Occorre chiarezza!
Ricordo che la Regione Lombardia nell'ambito delle Infrastrutture Ferroviarie definisce la realizzazione della nuova linea Seregno - Bergamo un nuovo collegamento ferroviario con lo scopo di creare un itinerario di gronda per le merci non dirette al capoluogo lombardo, oltre ad offrire un nuovo servizio ferroviario locale per l'area del vimercatese e di attivare un servizio passeggeri di tipo RegioExpress lungo l'itinerario Brescia - Bergamo - Novara - Malpensa. La stessa Regione Lombardia ha richiesto al Governo di riavviare l'iter progettuale dell'opera.
Credo che il nostro territorio non ha necessità di trovare alternative. Dopo 150 anni è arrivato il momento di ridisegnare i tracciati per lo spostamento dei pendolari e delle merci, anche a seguito dell'antropizzazione dei territori. Le nostre province che sono la spina dorsale del Paese Italia, meritano una nuova linea ferroviaria internazionale moderna ed efficiente per garantire sia il servizio di trasporto merci, sia quello dei passeggeri, senza impattare e creare il disagio a persone e attività economiche esistenti, con un ritorno di beneficio economico su vasta scala. Un collegamento moderno ed efficiente che collegherebbe scali aeroportuali, città e paesi sull'asse nord - ovest - est, oltre a salvaguardare i beni storici, architettonici e presagistici dei luoghi interessati.
In merito alla copertura finanziaria dell'intera Gronda Est, che ripeto ha un impatto europeo prevede per il tratto Seregno - Bergamo un costo complessivo di 1 miliardo di euro, pari al 7% del costo previsto per il SOLO PONTE DI MESSINA: di questi ci sono 83 milioni pronti e disponibili per le fasi progettuali. Il costo al km si aggira tra i 20 e i 30 milioni di euro a seconda del tipo di territorio che devo attraversare. Nel caso di ampliamenti di ferrovia esistente il costo può raddoppiare e oltre soprattutto nei casi di attraversamento dei centri abitati. Il raddoppio della attuale linea storica Carnate - Bergamo verrebbe a costare 800 - 1200 milioni di euro (e oltre). Il costo di una strada provinciale a due corsie al massimo è di 500.000 euro al chilometro per un costo complessivo pari a 10 milioni di euro.
Il ponte San Michele da sempre svolge anche la funzione stradale portando il traffico della bergamasca verso il basso lecchese e la Brianza. Le nostre strade provinciali la sp3, la sp342dir, la sp177, la sp2 sono già in sofferenza con il traffico odierno e non sarebbero in grado di raccogliere il traffico in aumento con il ponte a stradale libero e a doppia corsia.
Considerando che da sempre il grande polo accentratore è Milano e il suo hinterland, a seguire il sistema delle autostrade ed infine poli locali con importanti flussi di traffico, come ad esempio il Centro Commerciale il Globo di Cornate d'Adda / Busnago, secondo il mio modesto punto di vista è impensabile realizzare un collegamento Calusco d'Adda - Paderno d'Adda a doppio senso di circolazione e aperto ai mezzi pesanti perché andrebbe ad impattare pesantemente su un assetto viario saturo e attraversando un territorio che si è totalmente modificato negli ultimi 50 anni e che non è in grado di sopportare nuove opere viabilistiche.
E' necessario un nuovo asse viario che collega la bergamasca con l'area brianzola, in affiancamento alla Gronda ferroviaria con una nuova strada provinciale a doppio senso, che andrebbe a svolgere la funzione di circonvallazione di Trezzo, collegamento di più strade provinciali bergamasche al nostra asse viario, sgravando la sp2, la sp 177, la sp 3, ma i cui benefici ricadrebbero anche sul sistema viario del basso lecchese. La nuova strada è da realizzare in affiancamento alla ferrovia, con pista ciclopedonale nel corridoio già previsto da Pedemontana, con la protezione ambientale dello stesso.
Dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico il Ponte San Michele è un'opera d'arte, costruita con la stessa tecnica utilizzata per costruire la Tour Eiffel in Francia, da salvaguardare e valorizzare, così come l'intera aerea. Nelle nostre zone soggiornò per lungo periodo Leonardo da Vinci, che dipinse le sue famose opere in questi luoghi e con questi scorci, o che un certo Dante Alighieri nel XIII secolo nella sua Divina Commedia raccontò le peripezie di alcuni personaggi di questi luoghi come un certo Ezzelino da Romano, uno dei cattivi dell'Inferno di Dante. Il tutto non fu casuale e la notevole importanza storica dei nostri luoghi è ancora tutta da decifrare e scrivere.
S.V.