Merate: Piano scuola, dura requisitoria della Maggioni
Altro punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Merate, l’approvazione della convenzione tra la provincia di Lecco e i comuni di Brivio, Calco, Cernusco, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Osnago, Paderno, Robbiate e Verderio per la redazione dell’analisi di traffico degli effetti indotti sulla rete stradale provinciale e comunale con la realizzazione del nuovo ponte San Michele. Nuovo ponte San Michele perché sembra venire avanti – questa è la preferenza espressa anche da Massimo Panzeri – lo scenario uno che prevede la costruzione di un nuovo ponte stradale e ferroviario a circa 30 metri di distanza dall’attuale con doppio binario sotto e doppia corsia sopra. Scenario meno costoso, più veloce da realizzare – inizio lavori 2029, fine lavori 2033 – ma con criticità sulla infrastruttura che conduce al cavalcavia assai rilevanti.

Proprio per comprendere la portata dei flussi di traffico che, secondo alcune fonti, passerebbe da 5mila veicoli/giorno a 15mila e da zero automezzi pesanti a 2.500 – i comuni si sono associati con la provincia per sviluppare questo studio. La spesa, 46mila euro, è per la metà a carico della Provincia stessa e per l’altra metà a carico dei comuni in base a tre parametri: abitanti, porzioni di territorio interessate, distanza dal ponte.
Brevemente Mattia Salvioni ha spiegato il lavoro che sin qui è stato fatto con i diversi incontri tra sindaci e tra sindaci e Rete ferroviaria italiana.
Gli interventi di Massimo Panzeri e Dario Perego sono stati incentrati sulla necessità di non ostacolare l’opera limitandosi a badare ai problemi che essa genererà al fine di evitare che due tra le province più produttive di Lombardia restino senza un rapido collegamento.
La convenzione è stata approvata all’unanimità.
Ultimo punto la mancata presentazione del Piano diritto allo studio. L’interrogazione è stata letta da Franca Maggioni e porta la firma di entrambi i gruppi di opposizione. (CLICCA QUI per il testo dell'interrogazione).
L’assessora Patrizia Riva, dopo aver confermato che è decaduto l’obbligo di presentare in Regione tale piano, ha precisato che entro settembre sarà presentato in forma diversa il piano per l’anno 2025-2026 nonché il riassunto dell’anno che sta terminando. La spiegazione della mancata stesura risiede nella necessità di riallineare il documento del bilancio comunale con il piano scolastico. Il documento sarò portato in Commissione i primi giorni di settembre e poi in Consiglio comunale.
Tra le questioni emerse in sede di dibattito, l’Assessora ha detto che partirà in forma sperimentale il post scuola d’infanzia anche se gli iscritti sono soltanto sette a Sartirana e tre a Merate. Comunque si farà a Sartirana questo “doposcuola”. L’interrogante ha fatto presente la necessità di valutare ben i costi anche perché non basta un educatore in quanto in caso di sua assenza non possono restare soli i dieci bambini. Per quanto concerne il fenomeno del bullismo la Riva ha spiegato che dopo il caso di Pagnano – sul quale ha sostenuto l’Assessora, sono intervenuti gli organismi scolastici - l’Istituto Comprensivo ha messo a disposizione uno psicopedagogista in affiancamento alle strutture esistenti per collaborare con gli insegnanti nell’individuare situazioni critiche e comportamenti e dinamiche disfunzionali.
Molto dura la replica di Franca Maggioni che per quasi cinque anni aveva retto l’assessorato all’Istruzione prima che il sindaco Massimo Panzeri le togliesse la delega.
Non abbiamo dati, non abbiamo numeri, non conosciamo i progetti delle scuole, in pratica non sappiamo nulla del mondo scolastico meratese e questo non era mai accaduto in passato. Quanto all’atto di bullismo – ha scandito la Maggioni – si è trattato di una sconfitta di tutta la Comunità, della scuola, del comune, di tutti noi se la vittima ha dovuto soccombere e cambiare scuola.
Del tutto insoddisfatta.
Sull’ultimo punto del quesito, relativo alla fiducia del Sindaco verso l’Assessora, Mattia Salvioni ha ribadito la piena e totale fiducia nei confronti di Patrizia Riva.

Proprio per comprendere la portata dei flussi di traffico che, secondo alcune fonti, passerebbe da 5mila veicoli/giorno a 15mila e da zero automezzi pesanti a 2.500 – i comuni si sono associati con la provincia per sviluppare questo studio. La spesa, 46mila euro, è per la metà a carico della Provincia stessa e per l’altra metà a carico dei comuni in base a tre parametri: abitanti, porzioni di territorio interessate, distanza dal ponte.
Brevemente Mattia Salvioni ha spiegato il lavoro che sin qui è stato fatto con i diversi incontri tra sindaci e tra sindaci e Rete ferroviaria italiana.
Gli interventi di Massimo Panzeri e Dario Perego sono stati incentrati sulla necessità di non ostacolare l’opera limitandosi a badare ai problemi che essa genererà al fine di evitare che due tra le province più produttive di Lombardia restino senza un rapido collegamento.
La convenzione è stata approvata all’unanimità.
Ultimo punto la mancata presentazione del Piano diritto allo studio. L’interrogazione è stata letta da Franca Maggioni e porta la firma di entrambi i gruppi di opposizione. (CLICCA QUI per il testo dell'interrogazione).
L’assessora Patrizia Riva, dopo aver confermato che è decaduto l’obbligo di presentare in Regione tale piano, ha precisato che entro settembre sarà presentato in forma diversa il piano per l’anno 2025-2026 nonché il riassunto dell’anno che sta terminando. La spiegazione della mancata stesura risiede nella necessità di riallineare il documento del bilancio comunale con il piano scolastico. Il documento sarò portato in Commissione i primi giorni di settembre e poi in Consiglio comunale.
Tra le questioni emerse in sede di dibattito, l’Assessora ha detto che partirà in forma sperimentale il post scuola d’infanzia anche se gli iscritti sono soltanto sette a Sartirana e tre a Merate. Comunque si farà a Sartirana questo “doposcuola”. L’interrogante ha fatto presente la necessità di valutare ben i costi anche perché non basta un educatore in quanto in caso di sua assenza non possono restare soli i dieci bambini. Per quanto concerne il fenomeno del bullismo la Riva ha spiegato che dopo il caso di Pagnano – sul quale ha sostenuto l’Assessora, sono intervenuti gli organismi scolastici - l’Istituto Comprensivo ha messo a disposizione uno psicopedagogista in affiancamento alle strutture esistenti per collaborare con gli insegnanti nell’individuare situazioni critiche e comportamenti e dinamiche disfunzionali.
Molto dura la replica di Franca Maggioni che per quasi cinque anni aveva retto l’assessorato all’Istruzione prima che il sindaco Massimo Panzeri le togliesse la delega.
Non abbiamo dati, non abbiamo numeri, non conosciamo i progetti delle scuole, in pratica non sappiamo nulla del mondo scolastico meratese e questo non era mai accaduto in passato. Quanto all’atto di bullismo – ha scandito la Maggioni – si è trattato di una sconfitta di tutta la Comunità, della scuola, del comune, di tutti noi se la vittima ha dovuto soccombere e cambiare scuola.
Del tutto insoddisfatta.
Sull’ultimo punto del quesito, relativo alla fiducia del Sindaco verso l’Assessora, Mattia Salvioni ha ribadito la piena e totale fiducia nei confronti di Patrizia Riva.
