Merate: per un Uomo delle Istituzioni una degna tomba
La tomba nel campo comune è incolta. Soltanto la piccola lapide con una fotografia dice chi lì sotto ci sono sepolte le spoglie del dottor Giacomo Romerio. Per i più giovani un nome sconosciuto. Eppure per Merate Romerio è stato un grande personaggio, un uomo al servizio dell’Istituzione Comune, per quasi trent’anni.
In Consiglio comunale era entrato nella tornata elettorale del 22 novembre 1964. Si vota per la prima volta col sistema proporzionale, esteso per legge anche ai comuni con 5mila abitanti. In campo i partiti si presentano per la prima volta singolarmente: Dc, Partito Comunista, Partito Socialista, Partito Socialdemocratico e Partito Liberale. Venti i seggi in palio. La Democrazia Cristiana vince col 62% dei consensi; Giacomo Romerio si piazza al terzo posto per preferenze, 416 contro le 518 del sindaco uscente cavalier Enrico Ferrario e di Luigi Zappa (664) che sarà poi eletto sindaco da Consiglio comunale con i 12 voti della Dc e 8 schede bianche delle opposizioni. Il dottor Romerio entra subito in Giunta come assessore effettivo.
Il 7 giugno 1970 si torna al volto e anche questa volta Romerio viene eletto conquistando il terzo posto come preferenze dietro a Zappa e Ferrario.
Nel 1975 inizia il primo mandato Giuseppe Ghezzi - il numero dei consiglieri nel frattempo è salito a trenta - sempre con il dottor Romerio accanto come esponente della Giunta.
Di nuovo eletto anche nel 1980 e quindi, nel 1985 la candidatura a sindaco. Romerio resterà in carica fino al 1990 quando passera la guida di Merate a Mario Gallina.

E’ auspicabile che in occasione del taglio dell’erba e dei lavori di manutenzione che terranno chiuso il cimitero principale di Merate la prossima settimana, l’Amministrazione dia decoro alla tomba, con una dedica che potrebbe suonare così: Uomo delle Istituzioni fu sindaco di Merate dal 1985 al 1990.
Qualcosa del genere. L’erba incolta è segno di un triste oblio.

Il 7 giugno 1970 si torna al volto e anche questa volta Romerio viene eletto conquistando il terzo posto come preferenze dietro a Zappa e Ferrario.
Nel 1975 inizia il primo mandato Giuseppe Ghezzi - il numero dei consiglieri nel frattempo è salito a trenta - sempre con il dottor Romerio accanto come esponente della Giunta.
Di nuovo eletto anche nel 1980 e quindi, nel 1985 la candidatura a sindaco. Romerio resterà in carica fino al 1990 quando passera la guida di Merate a Mario Gallina.

E’ auspicabile che in occasione del taglio dell’erba e dei lavori di manutenzione che terranno chiuso il cimitero principale di Merate la prossima settimana, l’Amministrazione dia decoro alla tomba, con una dedica che potrebbe suonare così: Uomo delle Istituzioni fu sindaco di Merate dal 1985 al 1990.
Qualcosa del genere. L’erba incolta è segno di un triste oblio.
