Imbersago: nuovo ponte, un documento della Consulta

“Questa è una delle sedute più significative di questa Amministrazione, perché approveremo una delle delibere più importante per i prossimi anni”. Così si ha esordito il sindaco di Imbersago Fabio Vergani presentando la convenzione tra la Provincia di Lecco e i comuni di Brivio, Calco, Cernusco, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Osnago, Paderno, Robbiate e Verderio per la redazione dell'analisi del traffico e la valutazione degli effetti indotti sulla rete stradale conseguente al progetto del nuovo ponte per l'attraversamento sull'Adda.
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I Comuni del meratese, insieme alla Provincia, hanno commissionato uno studio, con una spesa di oltre 40mila euro, sostenuto per metà dalla Provincia di Lecco, prendendo in considerazione la prima delle tre proposte portate da RFI: un nuovo ponte in stretto affiancamento al San Michele, ospitando nella parte superiore la viabilità e nella parte inferiore la ferrovia. “Questo documento rappresenta un'assunzione di responsabilità forte da parte dei Comuni, di tenere la massima attenzione rispetto a decisioni che vengono calate da enti superiori. Questa analisi è solamente l'inizio di una serie di attività che terranno impegnati tutti i comuni per gestire la questione della viabilità del territorio, che verrà fortemente impattata dal nuovo viadotto”.
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La preoccupazione per le tre progettualità presentate da RFI rimane alta, in particolare per l'ipotesi che individua come punto di sbarco di un eventuale ponte viabilistico , la rotonda della SP54 sotto la Madonna del Bosco. Un'opzione non sostenibile in mancanza di ulteriori soluzioni per permettere il defluire del traffico, che si bloccherebbe sulla Strada Provinciale e in particolare sulla strozzatura della curva Moratti.
Il consigliere Giovanni Ghislandi si è espresso a nome della Consulta Territorio e Ambiente, che si riunirà con urgenza questa settimana con un singolo punto all'ordine del giorno: per esaminare le progettualità proposte da Rfi, determinare i problemi maggiori e trovare soluzioni tecniche da esporre in un documento da illustrare a Dibattito Pubblico a nome del Comune, per presentare un punto di vista che interpreta i dubbi, le aspettative e le richieste della cittadinanza. “In mezzo a tutta la confusione che è emersa intorno alla questione del ponte, l'unico elemento positivo è l'unione dimostrata dal nostro territorio,che sottolinea l'importanza di sviluppare un dibattito su progetti che riguardano casa nostra e che attualmente, a livello viabilistico, risultano totalmente fuori dalla realtà”. Una approccio totalmente condiviso dalla minoranza, che collaborerà pienamente con la maggioranza per muovere i passi giusti verso una questione che riguarda tutti, a prescindere dalla posizione politica.
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Anche il vicesindaco Elena Codara ha denotato l'importanza dell'unità del territorio sull'argomento. La convenzione mostra come anche gli enti, che si trovano geograficamente più lontani dal ponte, si siano resi conto di quanto sia fondamentale e strategico studiare il nuovo viadotto tenendo in considerazione il territorio. “A parte Merate siamo piccoli comuni, che spesso vengono considerati enti ultimi o che non dovrebbero esistere. La realtà è che quando questi comuni fanno squadra sono un elemento importante, perché hanno da un lato la vicinanza alla propria popolazione e dall'altro la capacità di interloquire con soggetti più grandi di loro, facendo sentire la propria voce”.
“Stiamo costruendo un pezzo di storia, il sentimento di preoccupazione emerso oggi in seduta è un sentimento reale di tutti, che si deve tenere con la corda sempre in tiro, sarà la questione che non perderemo mai di vista e sulla quale concentreremo maggiormente le energie” ha concluso il sindaco.
Il Consiglio ha invitato i cittadini il 5 giugno nella sala Consiliare del municipio di Robbiate per confrontarsi con i sindaci di Imbersago, Paderno, Robbiate e Verderio sul futuro del ponte San Michele e le prospettive del territorio.
I.Bi.
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