Osnago: adesione unanime allo studio sul nuovo ponte

Si è svolto mercoledì 28 maggio il Consiglio Comunale di Osnago, durante il quale sono stati approvati diversi provvedimenti di rilievo, tra aggiornamenti finanziari, nuove convenzioni e un importante passo avanti sul fronte della sicurezza urbana con l’approvazione del nuovo regolamento sulla videosorveglianza.
Osnago_CCPonte4.png (270 KB)Prima di affrontare i punti all'ordine del giorno richiedenti il voto dei presenti, è stata data comunicazione di una spesa di 6.000 euro prelevata dal fondo di riserva, destinata all’incarico affidato al Dott. Valerio Daniele per analizzare l’esercizio associato delle funzioni comunali con Lomagna. L’incarico servirà a valutare l’efficacia dell’attuale assetto in vista del rinnovo delle convenzioni, la cui scadenza (eccetto per la Polizia Locale) è fissata al 31 dicembre 2025.

A seguire, uno dei punti centrali della seduta è stato l’aggiornamento del regolamento comunale per la disciplina dei sistemi di videosorveglianza, che ha sostituito integralmente quello in vigore dal 2019. Il nuovo testo, composto da 35 articoli, è stato redatto dal comandante della Polizia Locale con la supervisione del Responsabile della Protezione dei Dati, in conformità con le normative europee (in particolare il GDPR – Regolamento UE 679/2016). Il regolamento disciplina in dettaglio l’installazione, la gestione e il trattamento dei dati rilevati dagli impianti comunali. Tra i passaggi più discussi, l’articolo 11, relativo alla possibilità di integrare nel sistema comunale impianti di videosorveglianza realizzati da privati, qualora questi riprendano spazi pubblici come portici o parcheggi. Alcuni consiglieri hanno sollevato dubbi sull’onerosità dell’operazione per i cittadini e sulla legittimità della ripresa di aree pubbliche da parte di soggetti privati. Il sindaco Felice Rocca ha chiarito che si tratta di una facoltà, non un obbligo, e ha ribadito la volontà dell’amministrazione di garantire la sicurezza senza trasformare il paese in un "Grande Fratello". Il regolamento è stato approvato all’unanimità, così come la sua immediata eseguibilità.
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A seguire è stato approvato lo schema di convenzione con la Provincia di Lecco e altri nove comuni per la realizzazione di uno studio sul traffico legato alla futura costruzione del nuovo ponte San Michele tra Paderno e Calusco. Paderno ha scelto di non partecipare, ma Osnago ha confermato la propria adesione con una quota di circa 1.700 euro su un costo complessivo di 46.000 euro (coperto al 50% dalla Provincia di Lecco e al 50% dai comuni aderenti, con un criterio proporzionale basato su distanza dal ponte, abitanti e territorio). Lo studio, che guarda all’orizzonte del 2030 – anno entro il quale l’attuale ponte perderà l’agibilità – analizzerà l’impatto viabilistico dei tre scenari progettuali finora proposti nel dibattito pubblico. Nello specifico: (1) un nuovo ponte affiancato all'esistente, con ferrovia (a due binari) sotto e viadotto stradale (a due corsie) sopra. Meno costoso ma più impattante rispetto al vecchio ponte storico; (2) il completo allontanamento a sud dal ponte attuale, con ferrovia dislocata e spostamento del ponte veicolare nel territorio di Imbersago collegato alla SP56; (3) un mix, con la tratta ferroviaria nella posizione dello "scenario 1", ma il ponte veicolare spostato a Imbersago e collegato alla SP56. Nonostante l'opera sia ritenuta necessaria, i comuni del meratese, tra cui Osnago, chiedono all'interno del dibattito pubblico che vengano realizzate anche le "opere di contorno" indispensabili a gestire il previsto aumento di traffico (stimato in oltre 2.000 camion e 12.000 macchine in più al giorno) per scongiurare la paralisi delle arterie secondarie.
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Durante la discussione sullo schema di convenzione per lo studio del traffico legato al nuovo Ponte San Michele, il clima in Consiglio Comunale si è acceso, culminando in un confronto teso tra il sindaco Felice Rocca e i consiglieri di minoranza del gruppo "Orgoglio Osnago". Le tensioni sono emerse in particolare al momento della dichiarazione di voto: dopo aver espresso preoccupazioni sull'impatto del nuovo ponte e sui tempi di realizzazione, il consigliere Marco Riva è stato inizialmente bloccato dal sindaco, che gli ha contestato di aver già avuto occasione di intervenire. La reazione del consigliere Vittorio Bonanomi è stata veemente: ha rivendicato il diritto della minoranza di esprimersi, accusando il sindaco di voler impedire il confronto e contestandone l’autorità con toni accesi. Solo dopo un acceso scambio verbale, Riva ha proseguito con la dichiarazione di voto, criticando duramente l’atteggiamento del primo cittadino e ricordando il dovere di rappresentare l’intero consiglio, minoranza inclusa. Nonostante il confronto, il gruppo di opposizione ha votato a favore del punto (votazione favorevole all'unanimità), ribadendo la volontà di contribuire al miglioramento della convenzione e sottolineando l'importanza dello studio per gestire le ricadute viabilistiche della futura infrastruttura.

Le quattro astensioni della minoranza si sono invece registrate con la seguente delibera, relativa all’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche e degli acquisti per il periodo 2025-2027, causa incremento dei prezzi. Le principali modifiche riguardano due voci: il servizio di pulizia degli immobili comunali, con una spesa ricalcolata in 318.000 euro (a fronte dei precedenti 213.000), e il progetto RECAP per l’efficientamento e l'adeguamento della scuola primaria, che sale a circa 1.468.000 euro (da 1.320.000 euro), di cui 1 milione coperto da un bando regionale.

La variazione di bilancio conseguente – definita "molto slim" – ha però suscitato maggiore discussione. Il finanziamento dei restanti 468.000 euro per il progetto RECAP avverrà tramite un mutuo a tasso fisso con la Cassa Depositi e Prestiti. La minoranza ha votato contro la variazione e la sua immediata eseguibilità, esprimendo perplessità sull’uso del mutuo a fronte di altre entrate comunali come quelle derivanti dal Piano Marasche. Il Sindaco ha però ribadito la strategicità dell’investimento sulla scuola e sottolineato il basso livello di indebitamento del Comune (2,9%). "Il ritorno economico è stimato in 7-8 anni, ma non è il motivo per cui lo facciamo" ha spiegato il sindaco Rocca. "Il motivo per cui lo facciamo è che la scuola necessita di nuovi infissi, nuovi serramenti, un cappotto per un miglior contenimento del calore, pannelli fotovoltaici ed una nuova centrale termica che è arrivata a fine vita. Mi devo porre il problema se devo fare un investimento per il futuro della comunità da 400.000 euro, che garantirà una scuola con una centrale termica nuova per i prossimi 20 anni? Io non me lo porrei nemmeno il problema. Anzi, lo facciamo convintamente, sapendo che ai ragazzi daremo dei luoghi più confortevoli, più caldi e più adeguati alla loro necessità di studio, con standard superiori a quelli di oggi".
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Infine la seduta ha approvato, con la contrarietà della minoranza, la nuova convenzione per l’esercizio associato della funzione catasto insieme al Comune di Merate (capofila) e ad altri nove comuni. La convenzione avrà una durata quinquennale (fino al 2030) e garantirà l’apertura di uno sportello aperto al pubblico presso il Comune di Merate per due giorni a settimana (martedì e venerdì). I costi per il servizio vengono ripartiti tra i comuni sottoscritti, con la quota di Osnago pari a circa 1.400 euro. Nonostante sia stato giudicato in parte obsoleto – solo cinque accessi registrati da cittadini osnaghesi – ed il costo pro-capite per richiesta ritenuto elevato (quasi 300 euro), il servizio è stato mantenuto per garantire continuità, considerata l’adesione della maggioranza dei comuni coinvolti.

Il Consiglio si è concluso con l’indicazione che una nuova seduta potrebbe tenersi nella prima metà di giugno, segno di un’agenda amministrativa ancora ricca di temi in evoluzione, tra infrastrutture, servizi e progettualità territoriali condivise.
Matteo Pennati
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