Risposta - Partigiani sui monti, noi al mare ?
Ciao Direttore, ti chiedo di portare ancora un pò di pazienza, a breve non si parlerà più di referendum e quindi potrò finalmente tornare in silenzio. Vorrei ringraziare il Sig. Fabio per avermi/ ci ricordato che l'art. 48 della Costituzione dichiara che votare sia un " dovere civico". Nulla di più giusto e che io da sempre condivido. Ma............................. perchè anche in questo caso vi è un ma il Sig. Fabio confonde il " voto elettivo" dal voto " referendario abrogativo". Nel voto elettivo si chiede di esprimere una propria preferenza per l'elezione di un Sindaco - Presidente di Regione - partito politico che porterà alla costituzione di un nuovo Governo. Nel caso del voto referendario abrogativo/modificativo come in questo caso, NON andare a votare, è una espressione di voto in quanto si dichiara implicitamente che si vuole che tutto rimanga per come è. Mi aspetto quindi la domanda da furbetto - " perchè allora non andare a votare ". La risposta è semplice. Perchè non voglio correre ben 2 rischi connessi l'uno con l'altro. Siccome chi non vuole cambiare l'attuale legislazione molto probabilmente non andrà a votare, per i motivi prima esposti, andando a votare per il "NO" corro il rischio di far raggiungere il quorum( primo rischio ) e siccome tutti quelli che vogliono il cambiamento voteranno in massa "SI" corro il serissimo rischio, quasi una certezza, di farli vincere ( secondo rischio ). Ma...........................io non voglio che vincano. Sperando di essere stato chiaro nella mia esposizione mi auguro di poter mettere un punto fermo sulla questione e poter tornare solamente a leggere il giornale del Direttore che saluto molto cordialmente.
Emilio