Cernusco: in commissione il rendiconto’24. UPAI assente

Dopo la diffida da parte del Prefetto al Comune di Cernusco Lombardone per non aver ottemperato all’approvazione del rendiconto 2024 entro il termine previsto, il gruppo consiliare di minoranza, Un Passo Avanti Insieme, aveva annunciato che non avrebbe preso parte alla prossima riunione di commissione bilancio in segno di protesta. 
La promessa è stata mantenuta. Nella serata di martedì 20 maggio, attorno al tavolo della sala riunioni al primo piano del municipio c’erano solo l’assessore al bilancio Pietro Santoro e i consiglieri di maggioranza Gerardo Biella, Giovanni Mandelli e  Monica Vanoli
Del perché non si sia riusciti ad approvare il rendiconto entro il termine previsto – il 30 aprile – non si è parlato. Nel corso della riunione l’assessore ha ricapitolato alcune cifre ai colleghi in preparazione all’illustrazione che avverrà in sede di consiglio mercoledì 28 maggio. La seduta è già stata convocata e l’ottavo punto all’ordine del giorno sarà proprio l’approvazione del consuntivo dello scorso anno. Del resto la nota della Prefettura era chiara: 20 giorni per provvedere al mancato adempimento, altrimenti si provvederà al commissariamento. 
Santoro ha elencato le voci di entrate e uscite – capitolo per capitolo – sia inserite nel bilancio previsionale che nel rendiconto, segnalando di quanto le previsioni si siano scostate dalle corrispettive cifre a consuntivo. 
CernuscoCommissioneBilancio1.jpeg (332 KB)
Pietro Santoro, Gerardo Biella, Monica Vanoli, Giovanni Mandelli

Fondamentalmente per tutte le voci lo scostamento è stato piuttosto basso, fatta eccezione per il “titolo quarto”, le entrate in conto capitale. La cifra prevista era stata di 1.156.291 euro, a rendiconto invece ne risultano circa 370.000. L’assessore Santoro ha spiegato che non si è trattato di negligenza, bensì del recepimento della normativa del codice degli appalti, che per l’appunto “ha avuto ripercussioni sul bilancio”. Lo stesso è valso per le spese in conto capitale: previsti 3,7 milioni di euro, spesi effettivamente 1,8 milioni di euro. 
Santoro ha poi fatto presente che nel corso dello scorso anno l’ente ha acceso un nuovo mutuo, ma ne ha rinegoziati due precedenti  e paradossalmente l’indice di indebitamento si è abbassato, raggiungendo quota dell’1,04%. 
L’avanzo di amministrazione al 31 dicembre scorso è stato di 820.132,42 euro. Di questa cifra, circa 35.000 euro sono stati destinati al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, circa 23.000 euro sono stati accantonati per l’indennità di fine mandato e adeguamenti salariali, altri 30.000 euro circa sono andati in Parte Vincolata e altri 50.000 circa nella Parte destinata agli Investimenti. Al netto di queste cifre, restano 680.520,38 euro di cosiddetta “parte libera”, ossia la cifra che resta a disposizione dell’ente. Il consigliere Biella l’ha giudicato “un buon tesoretto per fa fronte alle spese di cui abbiamo bisogno”. 
Prima di chiudere la riunione si è proceduto a fare un paragone tra l’avanzo di amministrazione 2024 (gli 820.132,42 euro) e quello degli anni precedenti. Nel 2022 era stato di 1.331.911 euro, mentre nel 2023 di 901.135 euro. Lo stesso s’è fatto per l’avanzo al netto delle parti accantonate. Nel 2022 la cifra era stata di 848.229 euro, nel 2023 di 330.834 euro e nel 2024, come anticipato, di 680.520 euro.
E.Ma.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.