Merate: la sicurezza viene prima di panini e salamelle

IL COMMENTO
Sicurezza. Ecco la parola chiave. La scelta della nuova Amministrazione comunale, oltre a evitare un disagio lungo tre giorni a residenti e commercianti, ha garantito la sicurezza. Negli anni passati un cliente di un negozio colpito da infarto sarebbe stato soccorso in un tempo eccessivamente lungo tenuto conto che le norme di base non trovavano applicazione piena sul campo. E chi parla e scrive a sproposito è perché non conosce le normative in materia di sicurezza. A qualcuno sembra che lo scorso anno ci fosse un accesso libero per ambulanze e vigili del fuoco di 3,50 metri? Che l’altezza delle coperture delle bancarelle fosse di almeno 4 metri? Che vi fosse la possibilità per i mezzi di soccorso di operare un raggio di svolta di 13 metri? Tanto per citare alcuni parametri che vanno (e andavano) osservati scrupolosamente. La mediazione della Giunta ha centrato l’obiettivo di mantenere la manifestazione sia pure in uno spazio più ristretto, rispettare la quotidianità di residenti e commercianti e garantire una pronta assistenza anche ai visitatori della fiera. Più di così non si poteva fare in uno spazio tanto angusto come il centro cittadino. Chi abita in centro può testimoniare del soccorso prestato a un residente un martedì mattina giorno di mercato, qualche tempo fa. Il poveretto è stato trasportato con una barella avvolto nella coperta termica da due soccorritori tra le bancarelle fino a raggiungere l’ambulanza in via Cornaggia. Infarto, era stata la diagnosi. Salvato per il rotto della cuffia. Credo quindi che a dispetto delle polemiche inevitabili si debba ringraziare il sindaco Mattia Salvioni per la scelta saggia. Poi ci saranno sempre i prepotenti che vogliono imporre i propri desiderata fregandosene dei disagi e dei rischi che provocano. Ma sono asini il cui raglio non sale al cielo.
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