Sinistra Italiana: no al "Raid Commando" del 23 e 24
Sinistra Italiana: «No all’esercitazione di Italian Raid Commando in programma il 23 e 24 maggio prossimi nei territori di Lecco e Monza e Brianza. Sconcerto per la presenza di studenti e studentesse alla cerimonia del giorno dopo a Monza. Altri devono essere i valori da trasmettere alle giovani generazioni, quelli della pace e della convivenza tra i popoli. Indagheremo rispetto al ruolo degli enti locali coinvolti».
Sinistra Italiana Lombardia esprime la propria forte contrarietà allo svolgimento dell’esercitazione militare “Italiana Raid Commando”, in programma per il 23 e 24 maggio prossimi nel Parco della Valle del Lambro e nell’area di Colle Brianza, tra le province di Lecco e Monza e Brianza. L’evento, che si svolge con il patrocinio del ministero della Difesa, di regione Lombardia, delle province di Lecco e di Monza e Brianza, rappresenta un'iniziativa che solleva forti perplessità dal punto di vista politico ed etico.
Secondo quanto si apprende dal sito ufficiale dell'Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, l’esercitazione ha lo scopo di addestrare militari - sia in servizio attivo che in congedo, italiani e stranieri - a operazioni convenzionali di pattugliamento da combattimento, replicando scenari di guerra a tutti gli effetti. Particolarmente preoccupante risulta la natura fortemente bellicista dell’evento, che prevede l’impiego di veicoli da combattimento, mezzi da ricognizione, artiglieria, sistemi contraerei e mortai, come evidenziato dalla documentazione tecnica disponibile pubblicamente sul sito dell’organizzazione. Suscita inoltre sconcerto l’annuncio della partecipazione di studentesse e studenti alla cerimonia di premiazione, prevista per il 25 maggio in piazza Trento e Trieste a Monza, per la quale sono stati riservati numerosi posti destinati a giovani del territorio.
«Raccogliamo e condividiamo le preoccupazioni espresse da cittadine e cittadini riguardo questa esercitazione - afferma Francesco Racioppi, componente della segreteria provinciale di Sinistra Italiana Monza e Brianza e consigliere comunale a Monza, eletto nella lista civica LabMonza -. In un contesto globale segnato da conflitti armati, massacri di civili e gravi violazioni dei diritti umani, riteniamo inaccettabile che istituzioni pubbliche patrocinino iniziative dal chiaro contenuto militarista. È doveroso interrogarsi sul valore educativo di scelte che vedono coinvolti studentesse e studenti, sulla coerenza di queste manifestazioni con i valori fondativi della nostra Repubblica, che, come sancito dall’articolo 11 della Costituzione, ripudia la guerra come strumento di offesa».
«Chiediamo trasparenza riguardo l’adesione all’iniziativa dei singoli istituti scolastici e informazioni circa il coinvolgimento degli enti pubblici nella promozione dell’iniziativa stessa - sostiene Maria Grazia Caglio, componente della segreteria provinciale di Sinistra Italiana Lecco e vicesindaca e assessora all’Istruzione con delega alla Pace del comune di Osnago -. Riteniamo sbagliato coinvolgere giovani in eventi che normalizzano la dimensione militare e bellica, tanto più in un momento storico segnato da sofferenze e atrocità generate dai conflitti in corso. I valori della pace e della democrazia presenti nella nostra Costituzione devono essere i principi fondamentali sui quali basare l’educazione alla cittadinanza attiva delle nuove generazioni, non invece propugnare la retorica della guerra».
«Rimango sconcertato - conclude Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra - dalla natura bellicista di questo evento. Per questo motivo, con una interrogazione, chiederò alla giunta regionale di conoscere il suo eventuale coinvolgimento istituzionale e il suo sostegno economico ad una iniziativa farsa, al limite del carnevalesco, che avviene in un momento particolarmente tragico per le troppe guerre in giro per il mondo e che richiederebbe ben altro atteggiamento da parte di tutti, istituzioni in testa».
Sinistra Italiana Lombardia seguirà gli sviluppi di questa vicenda, agendo in ogni sede - locale, regionale e nazionale - per tutelare i principi di pace, trasparenza e rispetto dei valori costituzionali, e per chiedere conto del patrocinio pubblico a iniziative che non contribuiscono in alcun modo alla formazione civica delle nuove generazioni.
Sinistra Italiana Lombardia intende infine verificare l’eventuale impiego di risorse pubbliche a sostegno di tale manifestazione e fare chiarezza sul ruolo svolto dagli enti patrocinatori nell'organizzazione dell’evento.
Sinistra Italiana Lombardia esprime la propria forte contrarietà allo svolgimento dell’esercitazione militare “Italiana Raid Commando”, in programma per il 23 e 24 maggio prossimi nel Parco della Valle del Lambro e nell’area di Colle Brianza, tra le province di Lecco e Monza e Brianza. L’evento, che si svolge con il patrocinio del ministero della Difesa, di regione Lombardia, delle province di Lecco e di Monza e Brianza, rappresenta un'iniziativa che solleva forti perplessità dal punto di vista politico ed etico.
Secondo quanto si apprende dal sito ufficiale dell'Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, l’esercitazione ha lo scopo di addestrare militari - sia in servizio attivo che in congedo, italiani e stranieri - a operazioni convenzionali di pattugliamento da combattimento, replicando scenari di guerra a tutti gli effetti. Particolarmente preoccupante risulta la natura fortemente bellicista dell’evento, che prevede l’impiego di veicoli da combattimento, mezzi da ricognizione, artiglieria, sistemi contraerei e mortai, come evidenziato dalla documentazione tecnica disponibile pubblicamente sul sito dell’organizzazione. Suscita inoltre sconcerto l’annuncio della partecipazione di studentesse e studenti alla cerimonia di premiazione, prevista per il 25 maggio in piazza Trento e Trieste a Monza, per la quale sono stati riservati numerosi posti destinati a giovani del territorio.
«Raccogliamo e condividiamo le preoccupazioni espresse da cittadine e cittadini riguardo questa esercitazione - afferma Francesco Racioppi, componente della segreteria provinciale di Sinistra Italiana Monza e Brianza e consigliere comunale a Monza, eletto nella lista civica LabMonza -. In un contesto globale segnato da conflitti armati, massacri di civili e gravi violazioni dei diritti umani, riteniamo inaccettabile che istituzioni pubbliche patrocinino iniziative dal chiaro contenuto militarista. È doveroso interrogarsi sul valore educativo di scelte che vedono coinvolti studentesse e studenti, sulla coerenza di queste manifestazioni con i valori fondativi della nostra Repubblica, che, come sancito dall’articolo 11 della Costituzione, ripudia la guerra come strumento di offesa».
«Chiediamo trasparenza riguardo l’adesione all’iniziativa dei singoli istituti scolastici e informazioni circa il coinvolgimento degli enti pubblici nella promozione dell’iniziativa stessa - sostiene Maria Grazia Caglio, componente della segreteria provinciale di Sinistra Italiana Lecco e vicesindaca e assessora all’Istruzione con delega alla Pace del comune di Osnago -. Riteniamo sbagliato coinvolgere giovani in eventi che normalizzano la dimensione militare e bellica, tanto più in un momento storico segnato da sofferenze e atrocità generate dai conflitti in corso. I valori della pace e della democrazia presenti nella nostra Costituzione devono essere i principi fondamentali sui quali basare l’educazione alla cittadinanza attiva delle nuove generazioni, non invece propugnare la retorica della guerra».
«Rimango sconcertato - conclude Onorio Rosati, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra - dalla natura bellicista di questo evento. Per questo motivo, con una interrogazione, chiederò alla giunta regionale di conoscere il suo eventuale coinvolgimento istituzionale e il suo sostegno economico ad una iniziativa farsa, al limite del carnevalesco, che avviene in un momento particolarmente tragico per le troppe guerre in giro per il mondo e che richiederebbe ben altro atteggiamento da parte di tutti, istituzioni in testa».
Sinistra Italiana Lombardia seguirà gli sviluppi di questa vicenda, agendo in ogni sede - locale, regionale e nazionale - per tutelare i principi di pace, trasparenza e rispetto dei valori costituzionali, e per chiedere conto del patrocinio pubblico a iniziative che non contribuiscono in alcun modo alla formazione civica delle nuove generazioni.
Sinistra Italiana Lombardia intende infine verificare l’eventuale impiego di risorse pubbliche a sostegno di tale manifestazione e fare chiarezza sul ruolo svolto dagli enti patrocinatori nell'organizzazione dell’evento.
Sinistra Italiana Lombardia