Una difesa d’ufficio che non concede una riga alla “pietà”
Parentesi: grazie per aver pubblicato (finalmente e dietro sollecitazione) l’ordinanza relativa a sosta e viabilità in occasione del prossimo street food. Era ora. L’auspicio è che chiusa via Viganò, quindi in pratica l’intero asse viario nord del quadrilatero, resti aperta via Manzoni, l’asse sud. Viceversa street food o no il centro resterà del tutto isolato.
Bene, detto questo veniamo al comunicato della maggioranza che, francamente, un po’ come l’ordinanza del comandante Mondella, si è fatto attendere non poco.
Non sappiamo come risponderanno i gruppi di centrodestra, noi, per quanto ci riguarda, ribadiamo che la risposta all’interrogazione di Prospettive per Merate, letta e commentata da Paola Panzeri “. . . . abbia sminuito l’accaduto . . .” derubricato a un fatto circostanziato sul quale - e qui nonostante la gravità del caso ci sia permesso sorridere – la scuola è intervenuta tempestivamente.
Tanto tempestivamente che al culmine del disagiato percorso, il ragazzo ha cambiato scuola. Allora ci si dica una volta per tutte chi è o chi sono gli autori del gesto, che provvedimenti la scuola ha assunto nei loro confronti, quali interventi tempestivi ha fatto per evitare che accadesse il peggio.
Nella più bolsa retorica di sinistra si fa quadrato attorno a un assessore perché il Partito Democratico, ben rappresentato in ViviAmo Merate non può permettersi un passo falso. E sempre retoricamente assolve sé stesso e la scuola lasciando così il ragazzo e la famiglia nel più totale isolamento.
Ben diversa però è stata la reazione dell’opinione pubblica, compatta nella solidarietà allo scolaro. E la supponenza di ViviAmo Merate deflagra in tutta la sua virulenza proprio nel documento diffuso a scoppio ritardato, nel quale non trova posto neppure una riga, nemmeno una parola di umana solidarietà con le vittime, alunno e famiglia. Solo una difesa d’ufficio, una formazione a testuggine che prescinde dalla vicenda ma che odora soltanto di bassa politica.
Ha imparato presto Mattia Salvioni il manuale del perfetto politicante. Per ciò profetizziamo per lui una carriera luminosa.
Bene, detto questo veniamo al comunicato della maggioranza che, francamente, un po’ come l’ordinanza del comandante Mondella, si è fatto attendere non poco.
Non sappiamo come risponderanno i gruppi di centrodestra, noi, per quanto ci riguarda, ribadiamo che la risposta all’interrogazione di Prospettive per Merate, letta e commentata da Paola Panzeri “. . . . abbia sminuito l’accaduto . . .” derubricato a un fatto circostanziato sul quale - e qui nonostante la gravità del caso ci sia permesso sorridere – la scuola è intervenuta tempestivamente.
Tanto tempestivamente che al culmine del disagiato percorso, il ragazzo ha cambiato scuola. Allora ci si dica una volta per tutte chi è o chi sono gli autori del gesto, che provvedimenti la scuola ha assunto nei loro confronti, quali interventi tempestivi ha fatto per evitare che accadesse il peggio.
Nella più bolsa retorica di sinistra si fa quadrato attorno a un assessore perché il Partito Democratico, ben rappresentato in ViviAmo Merate non può permettersi un passo falso. E sempre retoricamente assolve sé stesso e la scuola lasciando così il ragazzo e la famiglia nel più totale isolamento.
Ben diversa però è stata la reazione dell’opinione pubblica, compatta nella solidarietà allo scolaro. E la supponenza di ViviAmo Merate deflagra in tutta la sua virulenza proprio nel documento diffuso a scoppio ritardato, nel quale non trova posto neppure una riga, nemmeno una parola di umana solidarietà con le vittime, alunno e famiglia. Solo una difesa d’ufficio, una formazione a testuggine che prescinde dalla vicenda ma che odora soltanto di bassa politica.
Ha imparato presto Mattia Salvioni il manuale del perfetto politicante. Per ciò profetizziamo per lui una carriera luminosa.
C. B.