Santa Maria: crisi alla GGT. I lavoratori in sciopero
Uno spiraglio potrebbe essersi aperto e solo nelle prossime ore si saprà se almeno lo stipendio di aprile sarà corrisposto ai 15 lavoratori della GGT di Santa Maria Hoè che da questa mattina hanno incrociato le braccia, bloccando l'ingresso e l'uscita di merci dall'azienda di via Mozzanica.

Nei giorni scorsi, infatti, la proprietà che ha una succursale in Svizzera e la sede legale in Olanda ha comunicato ai 15 dipendenti rimasti (11 sono stati cessati a gennaio e 6 a marzo vista la chiusura di alcuni comparti) che a seguito del blocco dei conti correnti da parte della Prefettura di Milano, derivante dalla vicenda che ha visto la società coinvolta in una indagine della Guardia di Finanza relativa a una ipotesi di reato molto ampia per evasione fiscale, di non poter corrispondere gli stipendi di aprile. E di non avere nemmeno una idea di quando la situazione si sbloccherà. Non prima certamente di qualche mese.
Nonostante la situazione fosse comunque già in bilico, visti i tagli apportati al comparto di Santa Maria della Giulio Giovenzana Trasformazioni S.r.l., che solo nel 2022 aveva festeggiato i 70 anni di attività, nessuno si aspettava un decorso così rapido e drammatico della situazione.
I lavoratori, di tutte le età, donne e uomini, con mutui sulle spalle, si sono trovati così a non avere nulla di certo per i prossimi mesi. A seguire la situazione sono Gabriella Trogu segretario - UILM Lario ed Emanuele Poppa, del medesimo sindacato.
“Abbiamo incontrato la proprietà nei giorni scorsi e ci è stato detto che il blocco dei conti correnti è a data da destinarsi, quindi non c'è alcuna certezza” hanno spiegato “Abbiamo chiesto al giudice del tribunale di Milano un intervento urgente per consentire i pagamenti dei lavoratori ma chiaramente le prospettive sono di mesi. Ma le famiglie non hanno tutto questo tempo. Abbiamo così deciso con i lavoratori di incrociare le braccia e dare vita a un picchetto permanente fino a quando la situazione non si sbloccherà positivamente. Sono state bloccate le merci in entrata e in uscita dall'azienda e vigileremo notte e giorno”.

La sede di Santa Maria, infatti, è rimasta solo un polo logistico diversamente dal passato quando qui si trovavano progettazione e produzione. Questi comparti sono stati chiusi e trasferiti e le persone lasciate a casa.
Nel pomeriggio i sindacati con le RSU sono stati convocati dall'azienda che avrebbe lasciato intendere una apertura nelle prossime ore per andare incontro alle necessità delle famiglie.
Sino a quando, però, non ci sarà qualcosa di certo dai cancelli della GGT non entrerà né uscirà alcun carico.

Nei giorni scorsi, infatti, la proprietà che ha una succursale in Svizzera e la sede legale in Olanda ha comunicato ai 15 dipendenti rimasti (11 sono stati cessati a gennaio e 6 a marzo vista la chiusura di alcuni comparti) che a seguito del blocco dei conti correnti da parte della Prefettura di Milano, derivante dalla vicenda che ha visto la società coinvolta in una indagine della Guardia di Finanza relativa a una ipotesi di reato molto ampia per evasione fiscale, di non poter corrispondere gli stipendi di aprile. E di non avere nemmeno una idea di quando la situazione si sbloccherà. Non prima certamente di qualche mese.
Nonostante la situazione fosse comunque già in bilico, visti i tagli apportati al comparto di Santa Maria della Giulio Giovenzana Trasformazioni S.r.l., che solo nel 2022 aveva festeggiato i 70 anni di attività, nessuno si aspettava un decorso così rapido e drammatico della situazione.
I lavoratori, di tutte le età, donne e uomini, con mutui sulle spalle, si sono trovati così a non avere nulla di certo per i prossimi mesi. A seguire la situazione sono Gabriella Trogu segretario - UILM Lario ed Emanuele Poppa, del medesimo sindacato.
“Abbiamo incontrato la proprietà nei giorni scorsi e ci è stato detto che il blocco dei conti correnti è a data da destinarsi, quindi non c'è alcuna certezza” hanno spiegato “Abbiamo chiesto al giudice del tribunale di Milano un intervento urgente per consentire i pagamenti dei lavoratori ma chiaramente le prospettive sono di mesi. Ma le famiglie non hanno tutto questo tempo. Abbiamo così deciso con i lavoratori di incrociare le braccia e dare vita a un picchetto permanente fino a quando la situazione non si sbloccherà positivamente. Sono state bloccate le merci in entrata e in uscita dall'azienda e vigileremo notte e giorno”.

La sede di Santa Maria, infatti, è rimasta solo un polo logistico diversamente dal passato quando qui si trovavano progettazione e produzione. Questi comparti sono stati chiusi e trasferiti e le persone lasciate a casa.
Nel pomeriggio i sindacati con le RSU sono stati convocati dall'azienda che avrebbe lasciato intendere una apertura nelle prossime ore per andare incontro alle necessità delle famiglie.
Sino a quando, però, non ci sarà qualcosa di certo dai cancelli della GGT non entrerà né uscirà alcun carico.
S.V.