Lomagna: lo spazio atterra in classe con l'ingegnere Davide Rovelli
Un incontro di ispirazione per i giovani studenti delle classi quarte e quinte della scuola elementare “A. Volta” di Lomagna. A far visita al plesso della primaria è stato l’ingegnere dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) Davide Rovelli, originario di Missaglia. Durante la visita, che si ripete da diversi anni, l’esperto in telecomunicazioni ha condiviso le sue esperienze e conoscenze. Un racconto avvincente e stimolante, per rendere le sfide sui misteri del cielo un oggetto di curiosità e approfondimento.

Rovelli ha spiegato come funziona e a cosa serve la Stazione spaziale internazionale. L’ingegnere ha poi evidenziato alcune nozioni basilari di astronomia, una lezione sui pianeti del sistema solare. Con il supporto delle immagini proiettate sullo schermo, il missagliese ha mostrato agli alunni le immagini del laboratorio in cui lavora per raggiungere obiettivi impossibili da raggiungere, ha rimarcato, senza la collaborazione tra le altre agenzie spaziali. Ne è un esempio il progetto in cui è stato impegnato in prima persona, la realizzazione di un componente del satellite “BepiColombo”, realizzato in collaborazione con JAXA, l’agenzia spaziale giapponese: dopo un primo tentativo fallito nel 2013, il satellite è decollato alla volta di Mercurio. È una missione di esplorazione ancora in corso, con l’aggancio dell’orbita di Mercurio prevista nel 2026. L’obiettivo è di studiare la composizione, la geofisica, l'atmosfera, la magnetosfera, l’origine e l’evoluzione del pianeta più vicino al Sole.

L’interesse dei bambini è stato dimostrato dalle molte domande rivolte all’esperto, a cui sono state fornite risposte chiare e ancora una volta appassionanti. È stato poi fatto vedere un filmato con i saluti di l’astronauta Luca Parmitano, il primo italiano al comando della stazione spaziale internazionale e ad aver fatto una passeggiata spaziale.

Al momento di lasciare la scuola di Lomagna l’ingegner Rovelli ha caricato gli studenti di sogni e responsabilità: “I primi coloni di Marte saranno i bambini oggi”. Gli insegnanti del plesso “A. Volta” hanno riassunto la mattinata con parole di gratitudine verso l’ospite: “Grazie all’ingegnere Davide Rovelli per aver dedicato il suo tempo e le sue competenze ai nostri studenti. La sua disponibilità è un esempio di come la passione per la scienza e la tecnologia possa essere trasmessa con semplicità ed entusiasmo, lasciando un segno indelebile nei giovani ascoltatori”. I docenti hanno concluso: “Grazie per aver reso le nostre giornate più luminose e per aver ispirato le future generazioni di scienziati, ingegneri e esploratori dello spazio”.

Rovelli ha spiegato come funziona e a cosa serve la Stazione spaziale internazionale. L’ingegnere ha poi evidenziato alcune nozioni basilari di astronomia, una lezione sui pianeti del sistema solare. Con il supporto delle immagini proiettate sullo schermo, il missagliese ha mostrato agli alunni le immagini del laboratorio in cui lavora per raggiungere obiettivi impossibili da raggiungere, ha rimarcato, senza la collaborazione tra le altre agenzie spaziali. Ne è un esempio il progetto in cui è stato impegnato in prima persona, la realizzazione di un componente del satellite “BepiColombo”, realizzato in collaborazione con JAXA, l’agenzia spaziale giapponese: dopo un primo tentativo fallito nel 2013, il satellite è decollato alla volta di Mercurio. È una missione di esplorazione ancora in corso, con l’aggancio dell’orbita di Mercurio prevista nel 2026. L’obiettivo è di studiare la composizione, la geofisica, l'atmosfera, la magnetosfera, l’origine e l’evoluzione del pianeta più vicino al Sole.

L’interesse dei bambini è stato dimostrato dalle molte domande rivolte all’esperto, a cui sono state fornite risposte chiare e ancora una volta appassionanti. È stato poi fatto vedere un filmato con i saluti di l’astronauta Luca Parmitano, il primo italiano al comando della stazione spaziale internazionale e ad aver fatto una passeggiata spaziale.

Al momento di lasciare la scuola di Lomagna l’ingegner Rovelli ha caricato gli studenti di sogni e responsabilità: “I primi coloni di Marte saranno i bambini oggi”. Gli insegnanti del plesso “A. Volta” hanno riassunto la mattinata con parole di gratitudine verso l’ospite: “Grazie all’ingegnere Davide Rovelli per aver dedicato il suo tempo e le sue competenze ai nostri studenti. La sua disponibilità è un esempio di come la passione per la scienza e la tecnologia possa essere trasmessa con semplicità ed entusiasmo, lasciando un segno indelebile nei giovani ascoltatori”. I docenti hanno concluso: “Grazie per aver reso le nostre giornate più luminose e per aver ispirato le future generazioni di scienziati, ingegneri e esploratori dello spazio”.
M.P.